Presidente Conte, a febbraio piano con interventi strutturali
NordEst – I vigili del fuoco sono intervenuti lungo la strada regionale 203 in località Vries di Agordo per la caduta di un grosso masso di circa quattro metri cubi, che ha schiacciato un’auto parcheggiata in prossima della strada e sfiorato delle abitazioni.
La sala emergenze insediata in Prefettura ha disposto l’evacuazione delle abitazioni a rischio. Nella zona vi sono state forti nevicate e piovaschi nelle ultime ore.
Anas conferma: mezzi in azione
In merito alla gestione della viabilità durante le nevicate che hanno interessato la strada statale 51 “Alemagna” nella zona di Cortina d’Ampezzo, Anas (Gruppo FS Italiane) precisa che nell’area del bellunese sono operativi ininterrottamente da venerdì 43 mezzi sgombraneve/spargisale e altrettanti operatori oltre al personale di sorveglianza, coordinamento e sala operativa.
Sulla strada statale 51 “di Alemagna” si sono registrate questa mattina alcune criticità dovute alle abbondanti nevicate e all’intraversamento di mezzi pesanti, risolte comunque in mattinata. In particolare, nel tratto di Cortina Anas è intervenuta con 2 turbine e 4 camion, tutti provvisti di catene ed idonea attrezzatura invernale, a supporto della ditta esterna incaricata alla quale era in uso un mezzo Anas. Anas ha inoltre contestato il disservizio alla ditta in questione. Il traffico attualmente è regolare.
Il passo Cimabanche è chiuso per una slavina nel territorio della provincia di Bolzano. La Prefettura di Belluno ha emesso il divieto di circolazione ai mezzi pesanti sulla SS51, SS51bis e SS52 nel tratto in provincia di Belluno.
Massima allerta per le valanghe
Un diciottenne di Canazei è stato travolto da una valanga mentre faceva fuori pista sul versante verso Arabba. Estratto dalla neve dopo 20 minuti, può considerarsi miracolato.
Cinque sciatori sono usciti illesi dopo essere stati travolti da una valanga a Livinallongo del Col di Lana, nel bellunese, nella zona del Passo Pordoi.
Scontro fra treni
Un vagone di un treno merci che viaggiava in direzione Vicenza è deragliato scontrandosi sabato a Castelfranco con un secondo convoglio che viaggiava in direzione Treviso. Nell’urto non vi è stato nessun ferito.
“Sto seguendo, in contatto con il Dipartimento della Protezione Civile – scrive Conte – gli sviluppi di questa nuova ondata di maltempo che nelle ultime ore sta coinvolgendo buona parte dell’Italia, soprattutto l’Alto Adige, l’Emilia Romagna, la Campania e che sta creando notevoli disagi ai cittadini e alle comunità coinvolte”. “Un augurio di pronta guarigione – scrive ancora il premier – va alle persone e ai carabinieri ricoverati dopo essere stati soccorsi a causa della piena del Reno e massimo sostegno a tutta la macchina dei soccorritori al lavoro. Purtroppo siamo sempre in continua apprensione quando si abbattono questi eventi atmosferici, a causa di un territorio fragile che presenta notevoli problemi legati al dissesto idrogeologico”. “Lo ribadisco – prosegue il post – la nostra priorità è mettere in sicurezza il territorio, con azioni di contrasto e prevenzione del rischio idrogeologico, e fare un tagliando alla nostra rete viaria, per buona parte datata, a strade, ponti, viadotti. Per questo presenteremo in queste settimane di febbraio un grande Piano nazionale, in coordinamento con il Ministero dell’Ambiente. Siamo pronti ad avviare da subito centinaia di progetti e opere immediatamente cantierabili, non solo per fronteggiare l’emergenza ma anche realizzare interventi strutturali. Vogliamo e dobbiamo rendere il nostro territorio più sicuro e protetto”, conclude il premier Conte.
“Dall’Alto Adige alla Campania all’Emilia Romagna il maltempo che sta investendo l’Italia sta aggredendo un territorio molto fragile. Il 79% dell’Italia ha problemi di dissesto. Per questo ho investito una task force del Ministero sul dissesto, per collaborare costantemente con le Regioni e affinché i progetti presentati diventino cantierabili”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, in visita oggi in Trentino, ribadendo che “abbiamo a disposizione 6,6 miliardi di euro, spendibili in 900 milioni ogni tre anni. Possiamo fin da subito finanziare i progetti cantierabili come è avvenuto proprio martedì scorso con Sardegna e Sicilia a cui abbiamo dato 142 milioni di euro per aprire i cantieri. Mettere in sicurezza il nostro Paese è la più grande opera pubblica necessaria”. Costa aggiunge: “Vogliamo cantieri diffusi per interventi di ripristino ambientale: il che significa anche posti di lavoro oltre che tutela del territorio. Non possiamo continuamente inseguire l’emergenza, dobbiamo prevenire e prenderci cura del Paese. Serve un piano strutturale di prevenzione e i fondi a disposizione costituiscono un piano Marshall contro il dissesto. Alle Regioni quindi dico: presentate i progetti e il ministero dell’Ambiente è al vostro fianco sempre”, conclude.