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Nubifragi e frane in Comelico, Zaia dichiara lo stato di crisi

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Nel pomeriggio di sabato 9 agosto,  veri e propri nubifragi hanno causato frane, smottamenti e allagamenti

Maltempo frana

NordEst – Il presidente del Veneto Luca Zaia ha firmato  il decreto che dichiara lo “Stato di Crisi” per gli eccezionali eventi atmosferici del 9 agosto scorso nei territori dei Comuni bellunesi di Santo Stefano di Cadore e di S. Pietro di Cadore. Il provvedimento è da considerare estendibile anche agli altri Comuni contermini qualora dovessero segnalare danni e disagi riconducibili agli stessi eventi meteo eccezionali.
La dichiarazione di Stato di crisi, che costituisce declaratoria di evento eccezionale, permette di attivare le strutture e i finanziamenti per affrontare la situazione. In particolare, la Sezione Protezione Civile regionale, qualora gli Enti e le Strutture competenti formulassero specifiche richieste, è autorizzata a ricorrere alle risorse del “Fondo regionale di Protezione civile” per consentire l’attivazione del Volontariato in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali, delle Amministrazioni provinciali e comunali; per consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente, necessari a garantire la pubblica incolumità e le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione; per acquisire con procedure d’urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza.
La Regione si riserva di chiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri l’eventuale dichiarazione dello “Stato di Emergenza” nazionale.
Nel pomeriggio di sabato 9 agosto, si sono verificati veri e propri nubifragi, che si sono manifestati con fortissima intensità determinando il dissesto idrogeologico di alcuni Comuni situati lungo la Valle del Piave per frane, fango, occlusioni di torrenti, allagamenti, smottamenti e dissesti vari. Tali fenomeni si sono manifestate particolarmente nell’alto Comelico, causando numerose frane che hanno interrotto il traffico, in particolare, all’interno della galleria del Comelico sulla SS n. 52 “Carnica”, dove sono state bloccate per alcune ore una trentina di automobili, mentre sono stati interrotti i collegamenti con molte località e frazioni. Sono scoppiate anche alcune condotte fognarie e sono rimaste allagate numerose abitazioni e fabbriche. Il soccorso è stato immediato, con l’impiego di numerose squadre di Vigili del Fuoco, di mezzi di soccorso della Protezione Civile regionale e locale con l’utilizzo di alcune squadre di volontari, che hanno operato fin dall’inizio del pomeriggio del 9 agosto e durante tutto il giorno successivo.

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