X

Orsi, Roma valuta trasferimento, proteste animalisti a Trento. In Val di Sole, rinvenuto morto un cucciolo

La carcassa di un piccolo di orso, non figlio di JJ4,  è stata rinvenuta nel pomeriggio di oggi in Bassa Val di Sole, vicino alla ciclabile

 

 

Trento – L’animale (3-4 mesi di età) è stato recuperato dal personale forestale: sarà inviato all’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, che accerterà le cause della morte. Va detto che l’episodio non ha nulla a che fare con JJ4, i cui cuccioloni entrati nel secondo anno di vita (15-16 mesi e circa 40 chili di peso) sono già svezzati e indipendenti. L’esemplare rinvenuto morto appare invece molto piccolo e denutrito. A tal proposito, gli esperti del Servizio faunistico della Provincia autonoma di Trento riferiscono che nel primo anno di vita il tasso di mortalità naturale dei cuccioli di orso può superare il 75%.

Entro i primi dieci giorni di maggio i tecnici dello stesso Ministero avvieranno una serie di interlocuzioni, anche diplomatiche, per capire dove poter eventualmente spostare e ricollocare, sul territorio nazionale o altrove in Europa, parte degli orsi trentini. Dal tavolo è emersa inoltre la richiesta di dotare gli operatori di pubblica sicurezza, così come avviene in altre realtà internazionali, di dispositivi di difesa quali gli spray anti aggressione a principio attivo naturale. Il Ministero ha sottolineato infine l’importanza di ascoltare le associazioni ambientaliste, che saranno a breve convocate.

Sulla sorte dell’orsa JJ4 intanto è intervenuto il ministro Gilberto Pichetto Fratin: “Spero che non venga abbattuta – ha detto – stiamo cercando delle soluzioni per il suo trasferimento entro l’11 maggio”. Cioè la data in cui l’ordinanza di abbattimento firmata dal governatore trentino sarà valutata dal Tar di Trento.

Ok dal Ministero allo spostamento degli esemplari

“Il sottosegretario Claudio Barbaro, che ringrazio per la sensibilità e concretezza dimostrata, ha preso consapevolezza della problematica trentina”. Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti al termine del tavolo tecnico sull’emergenza orsi in Trentino che si è tenuto a Roma venerdì mattina: “Riteniamo importante l’impegno preso oggi dal Ministero dell’ambiente di attivarsi con i propri canali diplomatici per trovare altre aree in Italia o in Europa dove spostare gli orsi in eccesso che sono presenti sul nostro territorio. Lo dimostra il fatto che è già stato convocato un tavolo per i primi di maggio. C’è quindi la volontà di affrontare celermente il problema, individuando soluzioni idonee per il nostro territorio”.

“Al tavolo la Provincia ha portato le sue proposte partendo dalla revisione del Pacobace – ha spiegato l’assessore Giulia Zanotelli – fino ad arrivare a sollecitare l’introduzione dello spray anti orso come richiesto più volte negli anni dall’Amministrazione trentina. Il nostro compito è trovare a breve soluzioni concrete al problema per il bene della nostra comunità”.

“Ho portato al tavolo ministeriale la preoccupazione dei sindaci trentini – ha detto al termine il presidente dei comuni trentini Paride Gianmoena – la gestione dell’orso è oggi un problema per tutto il territorio. Servono azioni immediate e incisive per prevenire ulteriori attacchi da parte degli orsi”.


Le proteste in Trentino

Oipa, l’organizzazione per la protezione degli animali, nel corso di un sit in organizzato sotto il palazzo della Provincia a Trento ha invocato la libertà dell’orso. Pochi manifestanti, rappresentanti di una protesta che però si diffonde on-line. A rappresentare l’associazione c’erano Ornella Dorigatti e Mauro Ianes che hanno fatto un elenco delle inadempienze secondo l’associazione, da parte della Provincia di Trento nella gestione degli orsi sul territorio. Non sono stati creati corridori faunistici, non c’è stato un sistema approfondito di monitoraggio, non c’è stato un controllo dei rifiuti, sono mancate le campagne informative e di formazione nelle scuole. Oipa chiede inoltre che non venga soppressa l’orsa Jj4, il cui destino ora, dopo l’ordinanza di abbattimento firmata dal presidente della Provincia Fugatti in seguito all’aggressione mortale ad Andrea Papi, è affidato al giudizio del Tar di Trento. A maggio la pronuncia sul caso.

Categories: Primo Piano
Redazione:
Related Post