Dopo la cerimonia di settembre 2019 con l’inaugurazione del pronto soccorso, nuova toccante cerimonia giovedì mattina a Feltre
Feltre (Belluno) – Si è tenuta giovedì 25 giugno, l’inaugurazione della nuova sede dell’ Unità Operativa complessa di Rianimazione, del Blocco Chirurgico e della Patologia Neonatale dell’Ospedale di Feltre, alla presenza del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia dei vertici Ulss1 Dolomiti e degli amministratori locali e provinciali.
Ricordando il primario De Boni
Il presidio di Feltre nel Bellunese è infatti da tempo, riferimento extraregionale per l’assistenza ai residenti nella comunità di Primiero, rappresentata dal presidente Roberto Pradel, oltre che riferimento per molti pazienti del Tesino e della Valsugana nel Trentino orientale.
L’intera piastra dell’Ospedale è stata realizzata con un investimento complessivo di 40,8 milioni di euro. Per la nuova rianimazione sono stati spesi 3.601.000 euro, più 449 mila per le apparecchiatura. Il nuovo Gruppo Operatorio, composto da sette sale, è costato 6.163.000 euro, più 1.742 mila di apparecchiature.
Portare il ringraziamento a tutto il personale dell’Ulss 1 Dolomiti per l’efficienza e l’impegno dimostrati durante l’emergenza Covid-19, inaugurare due reparti di punta come la nuova Rianimazione e il nuovo Gruppo Operatorio, rendere omaggio alla memoria del dottor Michele de Boni, amato e stimato gastroenterologo al cui appassionato lavoro si deve la qualifica dell’Ospedale di Feltre a Centro di Riferimento regionale per la gastroenterologia oncologica.
Sono questi i tre obiettivi con i quali il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, accompagnato dall’Assessore regionale Gianpaolo Bottacin, dal direttore generale Adriano Rasi Caldogno e da numerose autorità civili, militari e religiose, è salito al Santa Maria del Prato di Feltre, per un’intensa ora tra incontri con medici e infermieri nella sala convegni, e un attento sopralluogo alle nuove strutture, “che portano – ha detto – questo ospedale nel top della rete ospedaliera regionale e che dimostrano tutta l’attenzione della Regione per la sanità di montagna”, preceduto dalla cerimonia di inaugurazione e dalla scopertura di una stele in memoria del dottor de Boni.
“Anche quando qualche fenomeno ci accusava di trascurare la montagna – ha detto Zaia – noi non abbiamo mai mollato la presa, e questi sono i risultati: l’eccellenza, in questo caso di Feltre, cresce ancora. E non ci fermeremo, né nel bellunese, né in tutto il resto del Veneto, perché alle sole tecnologie di ultima generazione dedichiamo ogni anno, anche in questo particolarmente difficile, 70 milioni di euro”.
Il governatore ha sottolineato inoltre che: “La gestione e la plancia di comando dell’emergenza, in Veneto, è stata tutta pubblica. Il privato, non è da demonizzare, perché anzi è un buon partner e anche uno stimolo a far meglio in una competizione virtuosa con il pubblico, si è messo a disposizione per aiutare al bisogno. Due esempi?
Il San Camillo di Treviso e Villa Salus di Mestre. Si sono offerti senza chiedere niente in cambio e sono divenuti due della rete dei Covid-Hospital che abbiamo creato in Veneto. Questo si chiama fare squadra”. Zaia ha anche espresso la convinzione che le nuove dotazioni del Santa Maria del Prato saranno molto utili per rafforzare l’attrattività della struttura da fuori regione, che, nel 2019, ha registrato un attivo di 1.361.000 euro.
La cerimonia di inaugurazione
Pubblicato da Adriano Rasi Caldogno – DG Ulss 1 Dolomiti su Giovedì 25 giugno 2020
Pubblicato da Adriano Rasi Caldogno – DG Ulss 1 Dolomiti su Giovedì 25 giugno 2020