Posa della prima pietra per la nuova galleria, lunedì 6 marzo 2023 a Lamon, alla presenza del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, della vice presidente del Veneto, Elisa De Berti con sindaci e amministratori trentini e bellunesi. Le opere saranno realizzate dalla trentina, 4streets srl. Nel pomeriggio, incontro tra i sindaci della Comunità di Primiero e del Feltrino a Tonadico con Fugatti
NordEst – L’attesa è terminata. Dopo quasi venti anni di annunci e smentite, la nuova galleria Pala rossa a Lamon, lungo la sr50 del Grappa e passo Rolle, sarà presto realizzata. La costruzione dell’opera sarà curata da Veneto Strade per conto della Regione Veneto con contributo della provincia di Trento, Anas SpA e la Provincia di Belluno.
L’intervento complessivo era inizialmente stimato in 25 milioni di euro, dei quali 9 milioni a carico della Provincia autonoma di Trento, 8.010.000 euro erogati dalla Provincia di Belluno attraverso il Fondo per i Comuni Confinanti e 8.000.000 euro stanziati da Anas. Oggi, in seguito all’aumento dei costi delle materie prime, l’importo complessivo è salito a 31.784.557,60 euro. Il tempo contrattuale per completare il tunnel è pari a 480 giorni. Le maggiori somme – salvo ulteriori imprevisti – dovrebbero essere a carico di Anas.
Discorsi, pergamene e prima pietra
Lunedì mattina 6 marzo, alla presenza del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e della vice presidente e assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Elisa De Berti – la posa della prima pietra per la costruzione della galleria “Pala Rossa” lungo la sr50 dello Schenèr, che collega la Provincia di Belluno e le Valli di Primiero e Vanoi. Presenti alla cerimonia, anche gli amministratori del Bellunese – con il presidente della provincia Roberto Padrin – e i sindaci del vicino Trentino.
Il breve tunnel, consentirà di rettificare il tracciato dell’attuale SR 50 ‘del Grappa e del Passo Rolle’, superando un restringimento di carreggiata e riducendo il pericolo di caduta massi determinato dall’estesa parete rocciosa verticale sovrastante la strada. Entro l’estate 2024 l’apertura al traffico e una nuova viabilità che andrà ad adeguare il piano viabile della S.R. 50 del Grappa e Passo Rolle (dal km 52+900 al km 54+250).
Nessun problema per i pendolari
L’intervento prevede inoltre la realizzazione di due bypass provvisori, a doppio senso di marcia, in corrispondenza degli imbocchi sud e nord della nuova galleria e in particolare tra le progressive km 53+000 e km 53+250 (imbocco sud) e tra le progressive km 54+100 e km 54+250 (imbocco nord) al fine di consentire la realizzazione delle opere in progetto evitando l’interferenza tra la normale circolazione stradale ed il cantiere.
La nuova galleria
L’opera sarà lunga 950 metri, di cui 85 metri in galleria artificiale presso l’imbocco sud e 17,50 metri in artificiale presso l’imbocco nord; sarà dotata, tra gli altri, di impianti di illuminazione, ventilazione longitudinale, spegnimento idrico antincendio, monitoraggio delle condizioni ambientali all’interno della galleria e semaforico agli imbocchi. E’ prevista la realizzazione di due piazzole, una per ogni senso di marcia, di cui una collegata all’esterno attraverso un percorso accessibile ai mezzi di soccorso.
Pala rossa, esempio virtuoso
Primiero/Feltrino – Dopo i primi incontri dei giorni scorsi a Feltre, lunedì pomeriggio a Primiero si sono ritrovati gli amministratori del Feltrino e di Primiero, alla presenza del presidente della Provincia di Trento; Maurizio Fugatti. Un momento di confronto, promosso dal presidente della Comunità di Primiero Roberto Pradel e dal presidente dell’Unione montana feltrina Carlo Zanella. Al centro della riunione la gestione dei fondi di confine ma soprattutto le problematiche di stretta attualità legate alla sanità (ospedale di Feltre e Lamon), ai trasporti (verso le scuole feltrine) ma anche all’emergenza idrica con i nuovi progetti in campo, nel vicino Veneto. Il presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti, affiancato dal dirigente generale Sergio Bettotti ha spiegato in particolare come la situazione finaziaria del Trentino sia profondamente mutata dal 2009 ad oggi, proprio per questo è importante aprire una seria riflessione sul futuro. Tra le criticità emerse dai primi cittadini, le difficoltà per alcuni piccoli comuni bellunesi, nello spendere le risorse avendo a volte ridotte strutture tecniche a disposizione. Ma anche l’allargamento ai comuni di seconda fascia, nell’utilizzo dei fondi.