Primo tentativo di sorvolo già nella notte con l’elicottero di Trento, ma con esito negativo. Mercoledì mattina attivo anche il Suem di Belluno. Il corpo, ritrovato in territorio trentino
Le ricerche
Le operazioni di ricerca in montagna erano cominciate nella serata di martedì coinvolgendo il Soccorso Alpino e Speleologico Veneto e Trentino, le forze dell’ordine, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco volontari e i permanenti di Trento con i droni. Nella notte sono stati perlustrati i sentieri che si snodano sui versanti trentino e veneto attorno alla zona del passo Valles, dove è stata rinvenuta la macchina dell’uomo. Effettuato anche un sorvolo, ma con esito negativo, da parte dell’elicottero di Trentino Emergenza, dotato di visori notturni.
Le ricerche sono riprese mercoledì mattina via terra dagli operatori delle Stazioni San Martino di Castrozza, Primiero, Caoria e Moena del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, e della Stazione di Val Biois del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto. Presente anche il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e i Vigili del Fuoco, oltre alle forze dell’ordine. Attivati anche il gruppo tecnici di ricerca e le unità cinofile del Soccorso Alpino. Il corpo senza vita dell’escursionista – dopo una segnalazione dal drone con termocamera – è stato individuato dall’equipaggio dell’elicottero Falco 2, decollato da Belluno. Ottenute le autorizzazioni da parte delle autorità, la salma è stata recuperata dall’elicottero veneto e trasferita a passo Valles.
Chi era Noal
Simone Noal era molto conosciuto a Ponte nelle Alpi (Belluno), dove lavorava come responsabile dell’Eurobrico di zona. La notizia della sua scomparsa ha avuto un forte impatto sulla comunità locale, che si è mobilitata prontamente per supportare le operazioni di ricerca. Noal era partito il 19 agosto per una passeggiata in montagna, utilizzando la sua Jeep Renegade bianca, indossando abbigliamento da montagna e portando con sé uno zaino.