Così il Presidente del Veneto commenta il decreto sull’occupazione varato dal governo Letta
Venezia – “La disoccupazione al nord non esiste. Lo ha certificato il Governo di Roma con l’ennesimo sberleffo a quei territori, come il Veneto, che mantengono l’intera Italia, prima di tutto quelle sprecona, che piange il morto per fregare il vivo. Fa ribrezzo constatare che di quanto previsto dal decreto legge per il rilancio dell’occupazione poco o nulla arriverà per dare anche una parziale risposta ai 170 mila disoccupati del Veneto e alle altre decine di migliaia di uomini e donne espulsi dal mondo del lavoro da una crisi che ha colpito prima di tutto il nord, che lavora, che produce e che sta combattendo in drammatica solitudine la battaglia per sopravvivere”.
Lo dichiara il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, commentando “nella maniera più negativa possibile” il decreto sull’occupazione varato oggi dal governo Letta.
“Il grosso di quanto deciso – incalza Zaia – andrà per l’ennesima volta al Sud e per l’ennesima volta al Nord resteranno le briciole. E’ una grave ingiustizia che si perpetua – prosegue il presidente del Veneto – ma anche una stupidaggine, perché il buon senso vorrebbe che in un momento di profonda crisi come questo i sostegni andassero, almeno in egual misura, sui territori effettivamente produttivi, dove ci sono le aziende che producono e danno lavoro e dove, proprio per questo, la situazione occupazionale è più grave, al limite dell’emergenza sociale”.