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Ponte di solidarietà tra Trentino e Rovereto sulla Secchia dopo il terremoto

A Rovereto sulla Secchia, Comune di Novi (Modena), con centinaia di penne nere, c’erano anche il governatore Ugo Rossi e l’assessore alla protezione civile Tiziano Mellarini. Il taglio del nastro è stato preceduto dalla sfilata lungo le vie del paese e dalla consegna del tricolore agli alunni delle scuole con la cerimonia dell’alzabandiera. Sabato sera  con il coro della SAT

Rovereto sulla Secchia – “Oggi – ha detto il presidente trentino Ugo Rossi – siamo partecipi di una meravigliosa storia di amicizia, di coraggio, di voglia di fare assieme di territori fatti di persone che conoscono l’importanza del fare ogni giorno il proprio dovere. È la dimostrazione che tutto è possibile se ci si crede e se lo si fa assieme”.

All’inaugurazione hanno partecipato anche l’assessore della Regione emilia Romagna alla ricostruzione post sisma Palma Costi,  che ha parlato di coinvolgimento straordinario e di un’opera cementata dall’amicizia, il sindaco di Novi di Modena Luisa Turci che ha detto “ siete tanti, siete meravigliosi” rivolgendosi ai tanti alpini e volontari presenti,  il presidente ANA di Trento Maurizio Pinamonti, che ha sottolineato come quello di oggi sia un traguardo frutto di tenacia e determinazione, il presidente ANA Nazionale Sebastiano Favero.

Presenti anche la presidente del Consiglio regionale Chiara Avanzo, il senatore Franco Panizza e il consigliere Walter Viola, la Procuradora Elena Testor e i sindaci delle città di Trento, Alessandro Andreatta e Rovereto, Francesco Valduga e il presidente del consiglio delle autonomie Paride Gianmoena.

I lavori di costruzione hanno coinvolto molti volontari della Sezione ANA di Trento e della Protezione civile dell’ANA, con circa 25.000 ore di lavoro gratuito ed hanno visto il sostegno di istituzioni ed associazioni. Per questo intervento la Provincia autonoma di Trento ha stanziato 200.000 euro.

Per l’inaugurazione, sono arrivati a Rovereto sulla Secchia moltissimi alpini da Trento e non solo. Grande è stata anche la partecipazione della cittadinanza in un comune che dopo il sisma vuole tornare alla piena normalità. In quattro anni sono venti gli edifici pubblici ripristinati e i due terzi dei nuclei familiari sono tornati nelle loro abitazioni.

Redazione:
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