Il 20 giugno riaprirà la maggior parte delle strutture alpinistiche del Trentino, per chi vuole vivere le suggestioni dell’alta quota
Trento – Ai piedi delle vette, i rifugi che più rimangono nel cuore si raccontano appena se ne varca la porta. Bastano delle vecchie foto in bianco nero, una corda di canapa, un mazzo di chiodi da roccia o una piccozza appesi al muro per suscitare curiosità e desiderio di saperne di più, di porre qualche domanda, naturalmente a chi il rifugio lo gestisce e trovarsi catapultati nelle storie delle montagne. Anche per questo, a partire dal 20 giugno, data di avvio della stagione in quota, raggiungere una delle 146 “case degli alpinisti” del Trentino sarà un’esperienza stimolante, unica, ma non riservata a pochi. Inizia già dai primi metri del sentiero. Un’emozione che si rinnova ad ogni passo verso quella che è sempre più spesso la meta dell’escursione, immersi nel silenzio, mentre l’orizzonte si dilata sempre più e si fanno più frequenti gli incontri inaspettati: con gli animali, i profumi, i colori, il rumore dell’acqua, del vento e degli echi che rimbalzano dalle pareti. Con un normale allenamento si possono raggiungere la maggior parte dei rifugi del Trentino e tra questi sono numerosi quelli facilmente accessibili alle famiglie con una breve e poco impegnativa camminata o grazie agli impianti di risalita aperti nei mesi estivi.
Anche trascorrere una o più notti in un rifugio alpino, ai piedi delle grandi pareti delle Dolomiti trentine, Patrimonio mondiale Unesco, è un’esperienza che davvero vale la pena provare e che lascia dentro qualcosa di speciale: i ritmi diversi, i dialoghi serali, la visione delle albe e dei tramonti, improvvisa e sempre nuova.
In cammino nel gruppo del Catinaccio, gli escursionisti troveranno una delle novità: la riapertura dopo alcune stagioni di lavori del rifugio Antermoia. A pochi passi da un incantevole laghetto e al crocevia di importanti percorsi escursionistici è stato completamente rinnovato nei locali e nei servizi, adottando soluzioni altamente ecosostenibili per l’approvvigionamento energetico, come pannelli fotovoltaici abbinati ad un cogeneratore. Rimarrà invece chiuso per importanti lavori di ristrutturazione il rifugio Prospero Marchetti sotto la vetta del Monte Stivo, in posizione panoramica sul Lago di Garda e la conca tra Riva, Torbole e Arco.
Un’altra novità è costituita dalla nuova via ferrata che si affronta, equipaggiati di casco, set con dissipatore e imbragatura, sulla Paganella con partenza dal rifugio La Roda raggiungibile direttamente con gli impianti da Andalo e Fai. Si chiama “Ferrata delle Aquile” e si sviluppa sugli aerei torrioni a picco sopra la Valle dell’Adige incluso il passaggio su un adrenalinico “ponte tibetano” sospeso nel vuoto. Si appoggiano alla rete dei rifugi trentini anche i 40 trekking del progetto “Let’s Dolomites”, selezionati e consigliati dalle Guide Alpine del Trentino tra i gruppi montuosi del territorio, un’altra novità dell’estate. Suddivisi per tre grandi tematiche – Grande emozione, Dalla Guerra alla Pace, Grande adrenalina – prevedono tre giornate di attività con pernottamento in due diversi rifugi.
Info: www.trentinorifugi.com
I 5 rifugi delle nostre Pale quest’anno aprono il 18 Giugno, un invito anche ai molti valligiani Primierotti che ancora non ci sono mai stati a salire e a conoscere i propri rifugi che sono in posti meravigliosi ai piedi delle Pale Patrimonio Unesco, sono ricchi di una storia secolare e nel tempo hanno conosciuto la frequentazione dei più grandi alpinisti della storia, ma anche di importanti personaggi della politica, della letteratura, intellettuali, generali, semplici pastori e Re! Tra le pareti di pietra e legno dei rifugi si respira il profumo del sudore e della fatica di chi ci ha lavorato ed é incisa la storia di oltre un secolo della nostra valle e del turismo che ha permesso di vivere meglio a tutti noi.