Noto come “Sten, maestro del friabile”
Trento – Mondo dell’alpinismo in lutto: l’uomo deceduto venerdì a Tavolara, precipitato mentre si arrampicava su una delle parti più alte della scogliera dell’isola che si trova sul versante nord-orientale della costa sarda, è Giuliano Stenghel, famoso alpinista di Rovereto che in Gallura era di casa. Sten, come lo chiamavano gli amici, era Istruttore nazionale d’alpinismo dal 1978, ma anche istruttore emerito del Cai e socio accademico del Gism.
Amante delle montagne e delle grandi salite in roccia, era considerato un acrobata delle ascensioni. Nel mondo alpinistico era conosciuto come il “maestro del friabile” per la capacità di muoversi su rocce difficili ed estremamente friabili anche con poche protezioni.
Potrebbe essere stato proprio un eccesso di sicurezza su una scogliera che conosceva benissimo a costargli la vita. Stenghel ha perso l’equilibrio, andando a sbattere più volte sulle rocce sottostanti e finendo in mare quando ormai era già morto. A lanciare l’allarme sono state le persone che si trovavano a bordo di una barca nelle vicinanze. La guardia costiera è intervenuta e ha riportato il corpo sulla banchina del porto di Olbia, cercando di favorire i soccorsi dei sanitari, il cui intervento si è però rivelato inutile.
Giuliano Stenghel poteva vantare l’apertura di 200 vie nuove e moltissime prime ascensioni solitarie. Con l’aiuto dei migliori amici, all’amore per la montagna dedicò anche un’iniziativa sociale attraverso la fondazione dell’associazione “Serenella Onlus”, intitolata alla prima moglie Serenella, morta prematuramente.
L’isola, dalla forma allungata e quasi piatta, è il fulcro, nonché simbolo caratterizzante di uno spettacoli indimenticabile: l’area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo, che si estende per 76 chilometri sul litorale di Loiri Porto San Paolo, Olbia e San Teodoro e per 15 mila ettari su acque cristalline, insenature e calette, da Capo Ceraso fino a Punta s’Isuledda. Ne fanno parte anche le isolette di porfido rosso di Molara e Molarotto, il pittoresco isolotto di Proratora, le ‘gemelle’ Isola Piana e Isola dei Cavalli e ancora le piccolissime isole dei Porri, dei Topi, del Drago e l’isolotto Rosso, infine Capo Coda Cavallo, lembo di terra granitica che si estende in un tratto di mare riparato. Sono tutti luoghi ideali per gli amanti di escursioni in barca, diving e snorkeling.
In breve
E’ morto al Santa Chiara di Trento il motociclista vicentino, di Valdagno, Celestino Doriano Cailotto di 57 anni rimasto vittima di un incidente nel pomeriggio del 13 agosto 2020, sulla statale della Valsugana. L’impatto era stato violento, lungo il lago di Caldonazzo, all’altezza di San Cristoforo. Il motociclista viaggiava in direzione di Trento quando si è violentemente scontrato con un’automobile.