Lettera ai fedeli Padova, ‘ma la Chiesa non merita questo’
Nordest – “Mi vergogno, e vorrei chiedere io stesso perdono per quelli che, nostri amici, hanno attentato alla credibilità del nostro predicare”. Così il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, si rivolge ai fedeli in una lettera aperta sul caso del parroco, don Andrea Contin, accusato di aver organizzato orge in canonica, indagato per violenza privata e sfruttamento della prostituzione. “Sento il bisogno di farmi presente in questo momento di sofferenza della nostra Diocesi.
Immagino – scrive il prelato – quanto siate provati, confusi, scandalizzati da vicende collegabili con la nostra Chiesa”. Chiesa, conclude il vescovo, che “non merita di essere ridotta solo a tutti gli errori e peccati commessi nella sua recente storia, come fosse una storia di malefatte.
Questo male, che fa tanto rumore, non mi impedisce di ricordare i tanti preti e diaconi che hanno sacrificato la vita nella coerenza, con umiltà e fedeltà, il bene che tanti uomini e donne stanno vivendo nella discrezione e fuori dai riflettori”.