Il 15% degli altoatesini soffre di raffreddore da fieno, un problema che diventa di stretta attualità con l’arrivo della bella stagione
Bolzano – Per agevolare l’opera di prevenzione di questa patologia, il bollettino settimanale pollinico emesso dall’Agenzia per l’ambiente è di importanza fondamentale: nel 2015 si festeggiano i 20 anni del servizio.
Dopo l’avvio dell’attività nel 1994, presso il laboratorio biologico dell’Appa con uno studio sul volo pollinico, il servizio di informazione venne attivato a partire dal 1995. “In questi 20 anni – hanno sottolineato durante la conferenza stampa l’assessore all’ambiente Richard Theiner e il direttore dell’Appa Flavio Ruffini – il laboratorio biologico si è adoperato per assicurare una diffusione tempestiva ed estesa delle informazioni, consentendo ai cittadini che soffrono di allergie non solo di migliorare la propria qualità di vita, ma anche di ridurre i costi sociali di questa patologia”. Da 15 anni il servizio di informazione pollinica è presente su internet all’indirizzo www.provincia.bz.it/pollini, e da oltre 10 anni è stata creata una newsletter inviata settimanalmente a più di 3mila persone, che negli ultimi due anni è stata implementata con un servizio web.
Il campionamento viene effettuato secondo lo standard europeo con tre stazioni di rilevamento a Bolzano, Silandro e Brunico. “I pollini presenti nell’aria – ha spiegato Edith Bucher del Laboratorio biologico – sono aspirati, raccolti su una striscia adesiva, identificati e contati. Un’analisi che richiede molto tempo, ma solo in questo modo il servizio può offrire informazioni sempre aggiornate e previsioni attendibili”. L’inizio della fioritura dei diversi alberi e arbusti, infatti, può spostarsi anche di alcune settimane secondo l’andamento delle temperature, e per questo movito è essenziale il monitoraggio annuale continuo.
In Alto Adige, circa il 15% delle persone soffre delle cosiddette allergie da fieno, una patologia che se non trattata in maniera corretta può condurre ad asma bronchiale e compromettere seriamente la salute. “Chi sa a quali pollini è allergico – ha aggiunto Alberta Stenico, direttrice del Laboratorio biologico – può ridurre al minimo il contatto e rendere più sopportabile il periodo di sofferenza”. Per quanto riguarda la situazione attuale, il tempo caldo e ventoso degli ultimi giorni ha già fatto irrompere l’alta stagione dei pollini, in maniera particolare carpino nero, betulla, quercia, orniello e frassino comune. Già presenti nell’aria, infine, urticacee e graminacee, forti allergeni che caratterizzano il mese di maggio.