Via libera a Imèr alla mozione sul nuovo Comune
Imèr (Trento) – Lunedì 29 dicembre il Consiglio comunale di Imèr ha dato il via libera con 10 voti a favore (un contrario Antonio Loss e un astenuto Mariangela Brentaro) alla mozione presentata dai consiglieri Christian Tomas ed Eleonora Brugnolo.
Nella mozione si legge senza alcun dubbio la posizione favorevole del Comune di Imèr in merito al Progetto di fusione dei Comuni di Primiero. Dopo un vivace dibattito in sala, il messaggio, ribadito da quasi tutti i consiglieri, è stato chiaro: “Imèr c’è ed intende esserci”. Il documento verrà trasmesso a tutti gli altri Comuni della Comunità di Primiero.
La mozione approvata a Imèr
Gruppi consigliari: Vivimèr • Uniti per Imèr • Alternativa Imèr
Proposta di Mozione sul Progetto di fusione dei Comuni di Primiero
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso e riconosciuto che:
1. Già il programma elettorale del 2010 del Sindaco e della lista Vivimèr indicava una chiara propensione
verso forme più strette di collaborazione sovracomunale nell’ambito territoriale di riferimento e la
volontà di esprimere un impegno fattivo verso la costituzione del “Comune Unico” di Primiero.
2. Gli approcci fatti ad inizio legislatura dalla Giunta comunale di Imèr verso quella del comune di
Mezzano nella previsione di un’evoluzione della “Gestione associata” verso la fusione dei due comuni si
infrangevano sulla netta indisponibilità dei rappresentanti del comune contermine ad intavolare
discussioni che non coinvolgessero un ambito più grande.
3. Le ipotesi di “metamorfosi” della Comunità di Primiero in “Comune Unico” attraverso gli strumenti
normativi già disponibili dalla sua costituzione si sono ben presto rivelate inattuabili a seguito della
crescente conflittualità generatasi e agitatasi tra le amministrazioni comunali e la Comunità stessa.
Anche le previsioni di integrazione di alcuni servizi comunali presso la Comunità sono rimaste disattese.
4. Nella primavera dell’anno corrente un Comitato spontaneo ha raccolto 1.500 firme di cittadini (di cui
alcune centinaia ad Imèr), chiedendo ad essi l’impegno a sostenere, alle prossime elezioni comunali,
quei candidati sindaci che avrebbero deliberato di attivare il referendum per la fusione di tutti i comuni
di Primiero.
5. Nell’agosto/settembre 2014 il Servizio Statistica della Provincia Autonoma di Trento ha realizzato
un’indagine di opinione su un campione rappresentativo di cittadini sottoponendo loro alcuni quesiti in
ordine al favore verso il processo di fusione dei Comuni di Primiero, in varie configurazioni. L’85% degli
intervistati ha risposto positivamente, in modo sostanzialmente uniforme in tutti gli 8 comuni (con
diversa distribuzione delle preferenze a Canal San Bovo).
I dati ponderati espressi in valore assoluto riferiti alla preferenza sulla “soluzione migliore” indicata dai
984 cittadini elettori di Imèr sono i seguenti: 336 per “fondere in un unico comune tutti gli attuali 8
comuni della valle”, 141 per “fondere in un unico comune i 7 Comuni del Primiero e lasciare a sé il
Vanoi”, 308 per “fondere i comuni in tre gruppi, uno nel Soprapieve, un secondo nel Sottopieve e il
terzo Canal San Bovo”, 22 “è favorevole ad un processo di fusione, ma diverso dalle tre proposte”, 153
“non è favorevole al progetto di fusione”, 24 “Non sa, non risponde”.
6. Le recentissime riforme provinciale (delle Comunità di valle) e regionale (degli Enti locali) hanno
consentito una forte accelerazione dei processi di fusione tra comuni, prevedendo l’obbligo di gestione
associata di tutti i servizi per ambiti ottimali di 5.000 abitanti, il transito delle risorse per investimenti
presso la Comunità di Valle (togliendone la gestione diretta ai comuni), norme più favorevoli di accesso
al referendum popolare (anche attraverso la semplice raccolta di firme) ed abbassamento del quorum
per ritenerlo valido. I Comuni dove fosse formalizzato un progetto di fusione entro il 10 marzo 2014
vedrebbero prorogati i propri organi rappresentativi fino al 31 dicembre per consentire lo svolgimento
della consultazione.
7. Nella discussione del Consiglio comunale del 30/10/2014 è emersa la volontà condivisa di partecipare al
“gruppo di lavoro per la fusione dei Comuni di Primiero e Vanoi” costituito inizialmente dai soli comuni
di Tonadico, Fiera di Primiero e Transacqua, dando mandato al Sindaco e ad un rappresentante delle
minoranze di sostenere un progetto di fusione inclusivo e rispettoso delle espressioni popolari
chiaramente emerse nell’ultimo periodo.
8. Nella riunione del 27/11/2014 di detto “gruppo di lavoro”, convocata solo due giorni prima, con
l’assenza giustificata di uno dei membri di Imèr, in difetto di alcun ordine del giorno in tal senso, veniva
sovvertita la precedente decisione di procedere all’incarico di redazione di una “proposta di progetto di
fusione dei Comuni di Primiero a 6 + 1” al Consorzio dei Comuni Trentini, sulla quale già alcune giunte
esecutive avevano deliberato.
Ritenuto ed asserito che:
1. La valle di Primiero vive da anni un contesto istituzionale bloccato, oltre che dalla non sempre limpida
buona volontà dei suoi oltre 150 amministratori, dalla presenza di troppi livelli decisionali e dalla scarsa
capacità di fare sintesi politica delle istanze del territorio. Esercizi di veto incrociato, rimbalzi di
responsabilità, interessi particolari hanno minato e minano le potenzialità di un ambito che avrebbe
molte risorse di eccellenza da mettere a valore nella sfida al declino economico e sociale che stiamo
tutti sperimentando.
La semplificazione amministrativa che potrebbe portare il “Comune Unico” di Primiero, oltre alla
riduzione dei costi della politica ed alla razionalizzazione delle spese, fornirebbe all’ambito territoriale
uno strumento più efficace ed efficiente degli attuali nella definizione di strategie di sviluppo, nella
gestione dei servizi al cittadino, nelle pratiche di coesione e promozione sociale, nel riequilibrio
territoriale.
Il Comune di Imèr non vuole isolarsi da questo ineluttabile processo nella speranza di incamerare
qualche vantaggio a breve termine; si mette anzi a disposizione degli altri comuni con spirito costruttivo
e buona fede.
2. Il Comune di Imèr deve poter essere considerato con pari dignità e rispetto presso qualsiasi tavolo di
discussione in ordine ai progetti di fusione dei Comuni di Primiero, in ipotesi ed in preparazione, senza
dover subire pressioni indebite volte alla sua esclusione.
3. Il Comune di Imèr intende farsi carico al pari degli altri, secondo le proprie risorse e possibilità, del
destino della valle di Primiero, considerandosi in via prioritaria omogeneo alla stessa e non ad ambiti
più ristretti, artificiosi od obbligati.
4. Il Comune di Imèr ha sempre creduto nel progetto ed ha favorito tra i primi le ipotesi di unificazione dei
comuni della valle di Primiero: di fronte a dichiarazioni di “non maturità” di amministrazioni contermini
non può essere escluso senza motivata, esauriente, trasparente, oggettiva e non pretestuosa
motivazione da parte di altri comuni dell’ambito.
Chi si rendesse interprete di fughe in avanti o altrettanto laceranti frenate strumentali deve assumersi
la responsabilità, innanzi all’intero sistema ed a tutti i cittadini, di chiarire quale ruolo vorrà assumersi
nella nuova configurazione istituzionale “asimmetrica” che si verrà a creare.
5. Ai cittadini di Imèr non deve e non può essere negata la possibilità di esprimersi democraticamente in
ordine ad un progetto di fusione che riguarda, direttamente o indirettamente, tutta la valle di Primiero.
6. In difetto dell’adesione al progetto di fusione (almeno) dei comuni dell’asta del torrente Cismón (n. 6)
attraverso gli intendimenti dei relativi consigli comunali e/o dei rispettivi liberi cittadini, il Comune di
Imèr si riserva, a maggior tutela dell’esito finale ‐ al pari di quello di Siror ‐ di effettuare
preventivamente una verifica delle volontà dei propri cittadini, attraverso una consultazione popolare
da svolgersi nel mese di gennaio 2015, in merito all’adesione al progetto di fusione “con chi ci sta”.
1. Di inoltrare formale richiesta di inclusione del Comune di Imèr nella “proposta di progetto di fusione dei
Comuni di Primiero”, allo studio del Consorzio dei Comuni Trentini, ai comuni di Fiera di Primiero, Siror,
Tonadico e Transacqua, che ne stanno avviando l’iter.
2. Di delegare alla Giunta esecutiva ogni atto opportuno e conseguente utile alla condivisione di un
percorso di fusione con i comuni della valle di Primiero, attendendosi una puntuale restituzione delle
novità in sede di Consiglio comunale, così come un pieno coinvolgimento nelle decisioni a carattere
ultimativo.
3. Di trasmettere per opportuna conoscenza copia della presente anche ai Comuni di Canal San Bovo,
Mezzano e Sagron‐Mis, con l’auspicio che sia di ispirazione per i rispettivi, responsabili, amministratori.
Imèr, martedì 16 dicembre 2014