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“Primiero San Martino di Castrozza” l’assessore di Siror, Piergiovanni Partel spiega il suo No

“In riferimento alla richiesta di partecipazione all’incontro di venerdì 5 giugno 2015, inerente un dibattito sulla Fusione dei Comuni di Fiera di Primiero, Tonadico, Transacqua e Siror, pervenutami ieri sera (3 giugno), comunico che a causa di precedenti impegni assunti non potrò partecipare”. Ecco la nota integrale, spazio alle repliche

>“Primiero San Martino di Castrozza”, dopo l’ex sindaco di Transacqua Pietro Pradel anche Giacomo Simion declina l’invito del Comitato referendario

Siror (Trento) – Con una nota diffusa alla stampa, l’assessore comunale di Siror Piergiovanni Partel (nella foto) precisa le sue motivazioni:”Devo rilevare, come le modalità di organizzazione di tale evento appaiano del tutto inappropriate sia relativamente alla lettera di invito (pervenutami successivamente alla sua pubblicazione sul Web), sia in merito alle locandine dell’evento (non concordate e tendenziose nella grafica), che evidenziano non tanto la necessità di confronto, ma bensì la volontà di occupare gli spazi dal punto di vista mediatico e di andare allo scontro a tutti i costi. Questo apparirebbe ancora più grave qualora tale attività venisse condotta con denaro pubblico, destinato ad una informazione imparziale.

A questo riguardo va evidenziato che mentre le ragioni del SI sono prevalentemente pubblicizzate con risorse pubbliche, quelle del NO, invece, esclusivamente da parte di privati cittadini, e questo è un fatto. Ritengo, inoltre, che se effettivamente ci fosse stata la volontà di confronto tra posizioni diverse, si sarebbero potute trovare tempistiche e modalità condivise (anche in considerazione del rapporto diretto con qualcuno di voi). Relativamente alla questione della Fusione la mia posizione è ormai nota, in quanto ho espresso la stessa in Consiglio Comunale, intervento ripreso integralmente su Siror Notizie e consultabile sul sito del Comune. Inoltre, nell’ambito degli incontri informativi realizzati dalla Amministrazione di Siror (6 incontri di cui 3 a Siror e 3 a San Martino di Castrozza) ho ribadito tale pensiero.

Riassumo, tuttavia – continua la nota di Partel –  le considerazioni che mi portano ad essere contrario alla Fusione tra i Comuni di Fiera di Primiero, Tonadico, Transacqua e Siror, che per vari motivi, non ultimo la recente normativa provinciale, ha avuto una innaturale accelerazione. A mio parere questo iter, per la delicatezza dell’oggetto di cui tratta, la Fusione appunto, dovrebbe essere ben più approfondito al fine di dare la possibilità di valutare con attenzione, per quanto possibile, tutti gli aspetti della questione, positivi e negativi, che sono tanti e spesso di complessa interpretazione e comparazione.

Le principali criticità alla base della mia preoccupazione sono le seguenti:

– la Fusione in oggetto può rivelarsi un fattore di forte instabilità nello scenario politico di Valle, che potrebbe innescare forti tensioni con gli altri Comuni, di cui peraltro si avvertono già le avvisaglie;

– l’assenza di un progetto di Fusione vero che ci faccia capire dove arriveremo;

– con la Fusione esiste la possibilità concreta che alcuni Comuni abbiano una Rappresentanza consigliare incerta;

– l’irreversibilità della Fusione, in quanto tale scelta non permette di ritornare alla situazione antecedente;

– la difficoltà di gestire un Comune territorialmente così esteso e con problematiche complesse e diversificate;

– la macchinosità della riorganizzazione amministrativa dei 4 Comuni che andranno ad indire la Fusione;

– l’elevato grado di incertezza sull’esito che la stessa riorganizzazione avrà in termini di risparmio economico complessivo e di miglioramento dei servizi al cittadino;

– le incognite relative all’effettiva possibilità che il patto di stabilità venga allentato e con quali modalità, anche alla luce della recente nota del dott. Alessandro Ceschi, Direttore Generale del Consorzio dei Comuni Trentini, che evidenzia come le regole per la gestione del patto stesso, per l’anno 2016, saranno stabilite solo nell’ottobre prossimo.

Per questi motivi – conclude la nota dell’assessore di Siror Partel – , che evidenziano un elevato rischio intrinseco in questo progetto di Fusione, io percorrerei invece la strada delle gestioni associate, che attualmente risultano essere l’unico obbligo di Legge previsto; soluzione che comunque potrebbe essere un punto di partenza oggettivo per la realizzazione di eventuali progetti di Fusione maggiormente ponderati.

Devo infine rilevare che se ci allontaniamo un attimo dall’ambito locale, molti sono stati gli interventi critici alle Fusioni dei Comuni apparsi sulla stampa a firma di soggetti che non si possono sicuramente definire conservatori, (Franco De Battaglia e Paola Matonti solo per citarne alcuni), non ultimo l’intervento apparso a firma del Presidente del Consiglio Regionale del Trentino Alto Adige, che mette in guardia sulla eccessiva fretta nella realizzazione delle Fusioni. Convinto che ognuno abbia il diritto di esprimere le proprie opinioni senza essere additato con epiteti e denigrazioni, il mio auspicio è che, indipendentemente dall’esito che avrà il Referendum, il giorno successivo allo stesso si sia in grado di intraprendere un percorso comune a beneficio dell’intera Valle di Primiero”.

 

Piergiovanni Partel

Assessore Comune di Siror

Categories: Primiero Vanoi
Redazione:

View Comments (6)

  • san Martino è la gallina dalle uova d'oro e nessuno vuole abbandonarla e si
    preferisce tenere sindaci e consiglieri, con quello che costano, per quattro gatti di abitanti.

  • Certo,caro Marco,anche in quel di Transacqua ha sempre comandato la gente che è stata votata,ma poi viene messa in discussione la gestione politica.Allora viene da chiedersi se sono fusi gli elettori o se in fondo a tante chiacchere ci siano solo degli interessi. Io personalmente sono convinta CHE I SOGNI MUOIANO ALL'ALBA.Ciao!!!

  • Sui 'caregoni' ci andrà la gente che voteremo noi, cara Maria di Tonadico.

  • mmmh...chissà chi c'era,chi c'è,chi ci sarà sui 'caregoni' per i prossimi anni!!!!!

  • Come molti altri cittadini ho partecipato a quasi tutti gli incontri pubblici, ma fin da subito ho capito che il fronte del no si muoveva su piani diversi.
    I piani erano quelli della disinformazione, della menzogna e della poca trasparenza.
    Quindi avevo colto con grande aspettativa questo confronto diretto .
    Posso capire che così "sottodata" ci si trovi nell'impossibilità di partecipare ma mi sarei aspettato una presa di posizione contro il volantino (lo stile dell'anonimato di solito è proprio di culture molto diverse dalla nostra).
    Invece leggo che il problema del fronte del no è la mancanza di risorse "pubbliche" per poter fare una campagna.
    In realtà il problema del fronte del no è la completa mancanza di argomenti oggettivi a parte il concetto di irreversibilità ed il concetto delle tradizioni.
    Ma come si fa da amministratore ad affermare che la fusione porterà instabilita, dopo 10 anni di completa confusione politica, di politica sovracomunale quasi assente , di mancanza totale di programmazione .
    Come si fa a dire che le gestioni associate rappresentano una soluzione quando si traducono nel dover fare le stesse cose con meno personale e tirati per la giacca da quattro amministrazioni diverse.
    Come si fa a dire che il processo è affrettato e che non vi è un progetto ben definito quando per questa valle un progetto ben definito non c'è da almeno 20 anni e sicuramente una delle cause è la presenza di troppe teste , troppi "caregoni" (inteso come cariche pubbliche che percepiscono emolumenti). Sappiamo benissimo che la definizione del "progetto chiamiamolo esecutivo" è giusto che sia definita dalla amministrazione entrante .
    Come possiamo continuare a parlare di rischio di rappresentanza di paese all'interno della futura amministrazione quando ormai tutti abbiamo residenze diverse dai luoghi che riteniamo essere il nostro paese. Nella attuale giunta di Siror, solo per portare un esempio, un solo consigliere è residente a Siror e vota a Siror, ma secondo voi i vostri figli che magari risiedono a Mezzano penseranno di essere di Siror per ancora 100 anni!!!!
    Non mi dilungo oltre anche perchè tutti sappiamo che le tesi del no sono smontabili una ad una.
    Comunque ho molto apprezzato il comitato del SI , ragazzi intelligenti motivati , disposti a mollare il "caregone" per il bene comune (e qui particolare plauso all'aministrazione di Transacqua) come ho apprezzato la veemenza e le motivazioni di quella parte di amministratori che si sono battuti per la causa della fusione.
    Per quello che posso aver visto e capito è il primo passo concreto per fare uscire la Valle dalla pesante crisi economica e sociale.

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