La minoranza di Fiera di Primiero agita gli amministratori dell’Alto Primiero. Tanto che a poche ore dal deposito della mozione si annuncia l’incontro tra le Giunte dell’Alto Primiero
Primiero (Trento) – L’annuncio dell’incontro delle Giunte di Primiero arriva online da Transacqua – non sul sito ufficiale del nuovo Comune che dopo il referendum pro fusione sembra abbandonato a sè stesso – ma viene pubblicato soprattutto dopo il deposito della mozione della minoranza di Fiera di Primiero.
Le Giunte si incontrano
“Nelle prossime settimane – si legge – dopo l’attesa risoluzione dell’Unione Alto Primiero anche da parte del Consiglio Comunale di Siror, si svolgerà un incontro plenario tra le Giunte dei Comuni di Fiera di Primiero, Tonadico, Transacqua e Siror per la costituzione degli ultimi gruppi di lavoro al fine di ultimare la fase di organizzazione del nascituro Comune di Primiero San Martino di Castrozza.
La Mozione di Fiera di Primiero
>La Mozione firmata depositata a Fiera di Primiero (pdf)
La minoranza di Fiera di Primiero guidata da Paolo Simion, ha scelto il primo giorno d’autunno per richiamare all’appello i colleghi amministratori di Primiero. E con l’autunno arriva anche il tempo delle scelte.
Nella mozione presentata – particolarmente dettagliata – si chiede conto del futuro dei Comuni che hanno scelto di dire si ad un percorso comune. Ma nelle prossime settimane si attende anche un altro importante passaggio a Siror – previsto per fine mese – che dovrebbe decretare la fine dell’Unione dell’Alto Primiero dal prossimo 31 dicembre.
Infine – ma non ultimo o di secondo piano – si attendono notizie dai Comuni del fondovalle (Imèr, Mezzano ma anche del Vanoi con Canal San Bovo) sulla probabile gestione associata dei servizi locali, se non si farà sentire più forte la voce favorevole ad un nuovo Comune di Mezzano – Imèr, sfruttando i nuovi incentivi alle fusioni, rilanciati in queste settimane dalla Provincia.
Il testo integrale del documento di Fiera
“Il 4 agosto u.s. è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Trentino Alto Adige la L.R. dd. 24.07.2015 n. 16 avente ad oggetto l’istituzione del nuovo Comune di Fiera di Primiero San Martino di Castrozza mediante la fusione dei Comuni di Fiera di Primiero, Siror, Tonadico e Transacqua.
Il Legislatore ha stabilito che “i Comuni che hanno dato avvio al procedimento di fusione possono, prima dell’istituzione del nuovo Comune di Primiero San Martino di Castrozza, mediante approvazione di testo conforma da parte di tutti i consigli comunali, definire lo statuto che entrerà in vigore con l’istituzione del nuovo Comune e rimarrà vigente fino alle modifiche dello stesso da parte degli organi del nuovo Comune di Primiero San Martino di Castrozza” (art. 10, co. 2°). La stessa norma prevede che, in assenza di uno statuto, gli organi del nuovo Comune, entro sei mesi dalla loro elezione, dovranno approvare lo statuto comunale e il regolamento sul funzionamento del consiglio comunale, rinviando – nel periodo intermedio – alle disposizioni statutarie ed ai regolamentari vigenti del Comune di Fiera di Primiero, per quanto applicabili (co. 3° e 4°).
La L.R. n. 16 è entrata in vigore il 5.08.2015 e l’istituzione del nuovo Comune decorre a far data del 1° gennaio 2016.
A tutt’oggi non risulta essere stata presa, da parte dei Comuni interessati alla fusione, una formale iniziativa per definire un testo statutario da portare all’approvazione dai rispettivi consigli comunali.
A parere di chi scrive, è necessario affrontare senza indugio il tema, nella consapevolezza che l’intervallo di circa 100 giorni, da qui alla data del 1° gennaio, potrebbe risultare esiguo.
Il preventivo accordo dei 4 consigli comunali in scadenza sarebbe un segnale positivo per il futuro del Comune di Primiero San Martino di Castrozza ed anche una garanzia per i c.d. ‘soci fondatori’. Se ne avvantaggerebbero anche i futuri prossimi amministratori, i quali – nella delicata fase di start up del nuovo Comune – trarrebbero beneficio da un lavoro già fatto, senza peraltro abdicare alla facoltà di, eventualmente, emendare il testo approvato.
Sempre a parere di chi scrive, la formulazione del nuovo statuto prima dell’istituzione del Comune di Primiero San Martino di Castrozza e delle prossime elezioni della primavera 2016 costituirebbe anche l’occasione per fissare in anticipo alcune regole la cui mancanza nel vigente statuto del Comune di Fiera di Primiero potrebbe perpetrare le odierne distorsioni sulla corretta applicazione dei principi fondanti della democrazia partecipativa. Ci riferiamo alla deprecabile prassi dei doppi e tripli incarichi in capo agli stessi Amministratori.
Si assiste nella nostra realtà locale ad una abnorme concentrazione di posizioni di influenza in un numero ristretto di persone, le quali rivestono contemporaneamente più incarichi pubblici o para-pubblici. Ciò determina un detrimento alla terzietà di ciascun singolo ruolo assunto e pregiudica la trasparenza delle scelte operate.
Se i vari livelli di potere e di centri decisionali – i quali, nel loro insieme, danno vita all’azione politica ed amministrativa – si concentrano e si confondono in una platea ristretta di soggetti che rivestono nel contempo il ruolo di controllori e di controllati, il governo della ‘res publica’ non può che soffrirne.
Esempio eclatante è quello dell’A.C.S.M. S.p.A. e delle Società sue controllate (energia prodotta GWh 62,6 – fatturato consolidato nel 2014 di €/mln. 62,3 – patrimonio netto di €/mln. 81).
E’ noto che l’A.C.S.M. SpA ha come azionisti gli otto Comuni di Primiero (85,39% del capitale,di cui ben il 52,28% in capo ai 4 Comuni fusionisti) e alcuni altri Comuni vicini (restante 14,61%).
I nostri Comuni, come ogni altro azionista che si rispetti, sono chiamati a designare gli organi amministrativi e di controllo, scegliendone i singoli componenti tra persone che si ritiene siano adatte all’incarico o, comunque, abbiano il titolo per svolgerlo. Ma cosa succede se i componenti dell’organo amministrativo delle Società controllate o partecipate sono gli stessi Sindaci che – seppure certamente adatti e in possesso di titolo – nella loro qualità di rappresentanti degli Enti pubblici azionisti sono chiamati a controllare e valutare l’operato degli amministratori, cioè di sé stessi?
Di certo sono stati richiesti dei pareri giuridici ‘pro veritate’ che affermino la legittimità di una siffatta commistione di ruoli. E del resto, non è forse d’uso nelle società private che il socio-padrone sia l’amministratore della propria azienda e che gli amministratori di una società capogruppo siedano nei CdA delle società controllate? Non può, tuttavia, sfuggire che qui vertiamo in una ipotesi affatto diversa, non fosse altro perché i soldi dell’azionista sono danari pubblici.
Impregiudicata ogni considerazione in merito al conflitto d’interessi, è sufficiente una valutazione di opportunità per sconsigliare, nel caso de quo, il doppio incarico (Sindaco o Assessore e Amministratore di una Società o di un Consorzio o di un Ente partecipati). L’ovvia obbiezione al divieto del cumulo di ruoli è quella che il coinvolgimento diretto degli Amministratori comunali, specie se Sindaci, rende più forte ed incisiva l’azione del Consorzio, dell’Ente partecipato, della Società a capitale pubblico o misto. E’, forse, per siffatto modo di vedere le cose che, nel corso degli ultimi anni, abbiamo assistito ad una lieta, munifica e via via più penetrante “occupazione” di ruoli, di cariche e di seggiole da parte degli amministratori comunali.
Constatiamo che nel CdA di A.C.S.M SpA su 5 componenti 3 sono Sindaci in carica (Fiera, Tonadico e Mezzano), di cui uno con ruolo di Vice-Presidente; mentre nel CdA della controllata Primiero Energia SpA (partecipata da A.C.S.M. SpA per il 52,94% del capitale), il Presidente è sempre uno dei Sindaci (Sindaco di Fiera, anche Vice-Presidente della Capogruppo, con emolumento annuo di € 32.000), mentre Consigliere è un Assessore del Comune di Siror (con emolumento annuo di € 7.500). In questo contesto è difficile districarsi e distinguere il ruolo politico dell’amministratore comunale scelto dagli elettori da quello tecnico di consigliere di amministrazione designato dai propri colleghi o autodesignatosi.
Questa promiscuità di ruoli e di funzioni non fa bene al sistema. Gli amministratori comunali devono occuparsi del Comune, gli amministratori delle società devono occuparsi della azienda che li stipendia. L’interesse dell’azionista è qualcosa di distinto e spesso contrapposto all’interesse dell’azienda in sé. Lo spiegava bene, ancora cent’anni fa, Rathenau col celebre aforisma sul funzionamento ‘dei battelli sul Reno’, che tutti gli studenti del primo anno di Economia conoscono.
Venendo al nostro tempo, constatiamo che nel corso dell’esercizio 2014 il ‘Fondo per rischi ed oneri’ della A.C.S.M. SpA è stato rettificato in diminuzione a causa dello storno della posizione creditoria di € 1.000.000,00 nei confronti della SAN MARTINO E PRIMIERO DOLOMITI TRASPORTI A FUNE S.r.l. (in concordato). Tale credito, conseguito dall’escussione di una fideiussione prestata da A.C.S.M. SpA alla Cassa Rurale in favore di S.I.A.T.I. (ora SMPDTF), era il frutto di una nota quanto sfortunata incursione della ‘politica’ nella mission tipica dell’azienda.
Il caso richiamato basta da solo per far capire come il divieto della pluralità di incarichi, non costituisce una iniziativa polemica ad personam, ma ha basi ben più solide e riguarda il ruolo di salvaguardia che esprime la separazione tra ruoli pubblici elettivi e cariche ricoperte su designazione politica nelle varie società controllate, consorzi e Enti partecipati (B.I.M. Brenta, APT, ACSM, CSAP, etc.). Riteniamo che queste considerazioni riflettano il sentire comune della nostra gente e che, in qualità di amministratori comunali abbiamo il dovere di prevedere sin d’ora nella carta statutaria del Comune di Primiero San Martino di Castrozza il principio della separazione, che non è solo funzionale ad una più trasparente gestione pubblica, ma finisce con l’avere anche natura etica.
Tutto quanto sopra premesso, i sottoscritti Consiglieri comunali
IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
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A promuovere in tempi strettissimi, di concerto con le Amministrazioni comunali di Siror, Tonadico e Transacqua, l’istituzione di un gruppo ristretto di lavoro composto dai rappresentanti dei diversi Consigli comunali per redigere un testo condiviso di Statuto del Comune di Primiero San Martino di Castrozza da portare alla adozione in seduta plenaria dei 4 Consigli comunali interessati dalla fusione.
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Ad assicurare la partecipazione dei rappresentanti delle minoranze consigliari nel costituendo gruppo ristretto di lavoro che dovrà redigere il testo del nuovo Statuto entro termini compatibili con la sua adozione prima dell’istituzione del Comune di Primiero San Martino di Castrozza mediante fusione dei Comuni di Fiera di Primiero, Siror, Tonadico e Transacqua.
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Ad approvare, in sede di adozione del nuovo Statuto, il divieto a carico del Sindaco e degli Assessori del Comune di Primiero e San Martino di Castrozza di doppi incarichi e, in ogni caso, di prevedere l’obbligo di preventiva rinuncia o, in subordine, di conferimento alle casse comunali di qualsivoglia indennità e/o emolumento previsto per lo svolgimento dell’incarico o dei mandati assunti in dipendenza del carica di Sindaco, di Assessore o di Consigliere comunale rivestita.
Paolo Simion
Per il gruppo consiliare
‘Amministrare con impegno’ Fiera di Primiero
Tutte queste belle commissioni, tutto ciò che penseranno di decidere, Provincia permettendo, doveva e sottolineo doveva, essere deciso prima del referendum, prima di decidere un incerto destino comune. Per questo motivo ho votato no al referendum (e ho votato, sia chiaro): la fusione dei Comuni è destino ineluttabile, ma il come non mi convince….spero sempre nel meglio, ovviamente, ma i presupposti non sono chiari ei risultati….!Glueck auf Primiero, di cuore!
Il problema non è quello di coinvolgere le minoranze, ma quello di evitare che gli attuali amministratori, delegittimati in quanto in prorogatio, facciano danni! Meglio attendere il commissario che assieme alla società civile pongano le basi per l’avvio del nuovo comune.
Come sottoscrittore della Mozione non è elegante che io intervenga con un commento.
Ma dopo aver letto quanto apparso oggi sul Blog di Transacqua dal titolo “Incontro tra le Giunte del nuovo Comune di Primiero SMDC” http://www.nuovatransacqua.net/2015/09/incontro-tra-le-giunte-del-nuovo-comune.html
(che impegna il Sindaco e la Maggioranza consiliare di Transacqua), mi sia permesso di dire due cose come semplice cittadino del futuro Comune di Primiero San Martino di Castrozza:
1. Dopo quasi due mesi di apparente immobilità scopriamo che in realtà qualcuno ha pensato per tutta l’estate: il risultato è l’istituzione di 11 piccole “commissioni” per ottimizzare, da qui al 31 dicembre p.v., l’organizzazione del nascituro Comune unico. Non è dato di sapere chi si è assunto l’onere di ‘pensare’, ma deve trattarsi di un gruppo veramente ristretto e riservato se fin ad ieri nulla era trapelato.
2. I componenti delle commissioni non vengono ancora individuati, ma pare di capire che che Sindaci e Giunte lo considerino ‘cosa nostra’, nel senso che il contributo delle minoranze consiliari non è richiesto, nè forse desiderato.
Se questo è l”imprinting’ che qualcuno vuole dare al Comune Unico, c’è da essere preoccupati. Per contro, se l’idea di costituire le 11 (dicasi undici) commissioni è soltanto la gag estemporanea di chi scrive sul Blog… beh, qualcuno lo dovrebbe spiegare a noi poveri lettori, così almeno sappiamo che è come assistere a ‘I soliti ignoti’ di Monicelli…
PS. Peccato soltanto che non si riesce a capire chi interpreta il Cardinale.