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Levico Terme (Trento) – Erano circa un migliaio gli insegnanti delle scuole dell’infanzia provinciali presenti al Palalevico di Levico Terme, per una giornata formativa dal titolo: “Parliamo di noi – La scuola dell’infanzia compie 40 anni”.
L’anniversario ha costituito l’occasione per un’ampia riflessione pedagogica, con la rilettura del percorso compiuto dalla scuola dell’infanzia e le evoluzioni intervenute negli anni. Ha aperto i lavori la dirigente generale del Dipartimento della Conoscenza Livia Ferrario, che nel sottolineare l’importanza della formazione per dare qualità alla scuola, ha portato il saluto del governatore Ugo Rossi, assente per impegni istituzionali.
“Quella di oggi – ha sottolineato il presidente Rossi nel suo messaggio – è una giornata importante perché la vostra presenza numerosa sottolinea l’importanza di un sistema, quello della scuola dell’infanzia, che trae linfa non solo dalla vostra competenza, ma anche dalle energie che quotidianamente investite nel vostro prezioso lavoro di educatori. Grazie per il vostro impegno e per i contributi che attivamente fornite per migliorare sempre più un sistema che ha avuto tenuta nel tempo, nonostante i suoi 40 anni di età. Mi riferisco, naturalmente, al 40esimo anniversario della legge 13.
Al via il nuovo anno
Venerdì 1 settembre inizia il nuovo anno scolastico della scuola dell’infanzia, colgo pertanto l’occasione per augurare a tutti voi insegnanti, ai bambini, alle bambine, al personale della scuola dell’infanzia e alle famiglie un anno scolastico ricco di soddisfazioni e di traguardi. Simbolicamente inaugurerò, come d’abitudine, il nuovo anno in tre scuole dell’infanzia del Trentino. Più precisamente, lunedì 4 settembre sarò dapprima alla Scuola dell’Infanzia Tambosi di Trento, a seguire a S.Michele all’ Adige e infine a Malé”. In occasione del suo augurio, il presidente Rossi ha anche reso noti i dati che caratterizzano l’anno scolastico che sta per cominciare.
La mattinata di lavori è proseguita con gli interventi di Roberto Ceccato, dirigente del Servizio Infanzia e Istruzione del primo grado che, nel sottolineare quanto il Trentino abbia sempre investito in tema di educazione, ha ricordato l’attualità della Legge 13 del 1977, “una legge di prospettiva – ha detto Ceccato – sia per la sua idea di infanzia che di società. Una legge che ha affermato il diritto all’educazione”. Il dirigente, a conclusione del suo intervento, ha poi esortato gli insegnanti presenti a proseguire nelle sfide educative con l’entusiasmo e l’energia che hanno caratterizzato gli ultimi 40 anni.
A seguire, Miriam Pintarelli, direttrice dell’Ufficio Infanzia e Patrizia Fellin, coordinatrice pedagogica, hanno ripercorso gli ultimi 40 anni nelle sue tappe essenziali, quelle che più hanno inciso sull’organizzazione scolastica, sulla definizione del ruolo formativo e sulle idee diventate parte della progettazione, anche sul piano didattico; mentre Marina Santi, Professore dell’Università di Padova, ha ripercorso le finalità, ancora attuali, che la legge attribuisce alla scuola dell’infanzia.
Il pedagogista Francesco Caggio ha illustrato i cambiamenti che sono intervenuti sul piano culturale per poi intercettare le sfide che oggi l’educazione pone, in uno scenario sociale mutato che influenza anche i processi scolastici e le dinamiche di relazione scuola-famiglia-comunità. In chiusura, Camilla Da Vico e Giacomo Anderle hanno portato in scena un testo appositamente preparato utilizzando le testimonianze raccolte fra gli insegnanti: ricordi, aneddoti, poesie, frasi dei bambini, che raccontano quarant’anni di storia nella dimensione del quotidiano che si materializza e si costruisce passo dopo passo.
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In breve
Due concorsi per direttori, domande entro le ore 12.00 del 27 settembre 2017