Proponiamo, di seguito, una sintesi del question time discusso in aula
Trento – Si aumentino i controlli sugli spari in prossimità dei centri abitati. A seguito di alcune segnalazioni da parte di abitanti della Val dei Mocheni che lamentano, in particolare di notte, frequenti colpi di fucile, vicini alle abitazioni, da parte di cacciatori, nonostante il calendario venatorio in questo periodo lo vieti, una consigliera di minoranza ha interrogato la Giunta per sapere se intenda sollecitare una implementazione dei controlli, in modo da scongiurare il ripetersi di simili episodi, in periodi in cui la caccia non è ammessa e vicino ai centri abitati, considerato il rischio di proiettili vaganti che potrebbero colpire anche le persone.
La risposta: L’assessore competente ha risposto dicendo che i comportamenti segnalati sono passibili di sanzione secondo la legge 24 del 1991. Il fenomeno segnalato, ha aggiunto, come altre condotte rilevanti dal punto di vista sanzionatorio, è costantemente monitorato in tutto il Trentino e non solo in val dei Mocheni: quando si accerta una segnalazione si irroga una sanzione. L’attenzione del corpo forestale c’è ed è maniacale, ha assicurato l’assessore: c’è una questione di sicurezza che è la cosa prioritaria.
Minori stranieri non accompagnati: quali progettualità? Una consigliera di minoranza ha ricordato che a causa della situazione non più sostenibile che si era venuta a creare, nell’aprile 2024 un gruppo di minori stranieri non accompagnati sono stati spostati dalla residenza ex San Patrignano a San Vito di Pergine in container in Lungadige San Nicolò. Ha parlato di una situazione semplicemente spostata su Trento in un contesto addirittura più pericoloso che non può che peggiorare. Ha quindi interrogato la Giunta per sapere quale è la situazione dei minori non accompagnati in Trentino e quali progettualità si intendono mettere in atto nel caso specifico per offrire a questi ragazzi opportunità di crescita e di integrazione.
La risposta: L’assessore competente ha ricordato le cifre dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati: 17 sono i ragazzi accolti nel progetto Sai, 8 persone sono al Centro pronta accoglienza, 9 presso la Casa di San Giovanni in prossimo imminente trasferimento e 37 in comunità socio educative (di cui 4 fuori provincia). I minori stranieri non accompagnati trasferiti a Casa San Giovanni sono in imminente trasferimento verso la residenza San Nicolò messa a disposizione dall’arcidiocesi di Trento, ha detto, nelle more di trasferimenti graduali degli stessi in comunità socio-educative in provincia e fuori.
La replica: La consigliera ha parlato di una risposta parziale. Nulla si è detto sui progetti.
Legge sullo sport: quando verranno riaperti i termini per la raccolta delle domande di contributo? Un consigliere di maggioranza ha ricordato che con deliberazione del 21 dicembre 2023 la Giunta provinciale ha sospeso i termini per la raccolta delle domande di contributo a favore delle associazioni e società sportive per la costruzione, ristrutturazione, ampliamento e miglioramento delle strutture sportive di carattere locale, prevista dalla legge sullo sport del 2016. La sospensione era dettata dalla necessità di valutare la possibilità di aggiornare i criteri attuativi al livello di progettazione e dall’opportunità di risolvere il problema relativo al dimensionamento economico dei progetti presentati. Il consigliere ha quindi interrogato la Giunta per sapere a che punto sia il processo di revisione dell’iter amministrativo ricordato e quando verranno riaperti i termini per la raccolta delle domande di contributo.
La risposta: L’assessora ha risposto che l’assessorato è consapevole della rilevanza del finanziamento e del ruolo essenziale svolto quotidianamente dal mondo del volontariato sportivo, ma non solo. La maggior parte degli interventi, ha detto, è effettuata su impianti di proprietà comunale dalle società sportive. Ha confermato l’impegno a garantire un adeguato sostegno finanziario al settore e ricordato che la sospensione dei termini per la raccolta delle domande di contributo è stata una decisione molto ponderata e approfondita, dettata dalla necessità di compiere un’analisi attenta sugli strumenti di finanziamento per valutare se queste misure di intervento rispondono ancora alle esigenze del settore sportivo e se sono in linea con un quadro mutato. Dall’esperienza, ha proseguito, emergono certamente benefici in termini di semplificazione delle forme e di discrezionalità dell’iniziativa, ma emergono anche i limiti dell’attuale impostazione. Tra gli elementi di criticità ha collocato limiti di precisione nella definizione delle spese dettati dalla possibilità di presentare le istanze sulla base di semplici progetti preliminari, cosa non più possibile, limiti in dimensioni di spesa e tempistiche. L’assessora ha ricordato che i rischi gravano prevalentemente sui presidenti delle associazioni e mettono in difficoltà i Comuni proprietari degli impianti. Ulteriori elementi di criticità, ha aggiunto, sono emerse nelle procedure di acquisizione Cig e Cup previsti dalla normativa della tracciabilità dei flussi finanziari. Il mutato quadro normativo, ha aggiunto, rende necessario valutare se eventuali incrementi del limite massimo del contributo per alcuni tipi di interventi siano compatibili con le procedure previste dal nuovo codice dei contratti pubblici. Infine la riforma dello sport pone la necessità di ulteriori adeguamenti, ha detto. Oggi si sta lavorando all’individuazione e alla definizione delle migliori modalità di adeguamento dello strumento per renderlo efficace, ha dichiarato l’assessora e si è detta ottimista di riuscire a breve a indicare una data certa per la ripresa del contributo seppure con modalità rinnovate.
La replica: Benvenga l’approfondimento, l’invito rimane quello di fare presto, ha risposto il consigliere.
Pronta disponibilità attiva presso il Laboratorio dell’ospedale di Cles Il laboratorio dell’ospedale di Cles, ha ricordato una consigliera di minoranza, dispone di una dotazione organica di 10 tecnici di laboratorio più altro personale. L’attuale organizzazione prevede il lavoro su due turni di servizio diurni e per l’orario notturno e dei sabati e festivi, sono previste delle reperibilità. L’attuale organizzazione del lavoro, ha detto, costringe a frequenti nottate lavorative con grande impatto sul benessere dei lavoratori poiché agli stessi manca la possibilità di recupero nel giorno successivo, una situazione da ritenersi insostenibile. Ha quindi interrogato la Giunta per sapere se sia intenzione trasformare il turno notturno, festivo e del sabato da pronta disponibilità a guardia attiva.
La risposta: L’assessore competente ha detto di aver sentito in merito l’Azienda sanitaria: l’intenzione della direzione è quella di trasformare i turni di lavoro notturni e i giornalieri di sabato e domenica ora effettuati in regime di pronta disponibilità in turni di servizio in presenza attiva. L’Apss sta attivando le procedure per assumere nuovi tecnici sanitari da inserire nei servizi compreso il laboratorio biomedico dell’ospedale di Cles. Con questa modalità gestionale, si è detto convinto l’assessore, il personale coinvolto avrà modo di avere il recupero nella giornata successiva al giorno di turno per un migliore riposo psicofisico.
La replica: Soddisfatta la consigliera perché ha detto si rivedono il modello organizzativo e le risorse.
Predazzo, si può sospendere la vendita di Casa dei cento camini e prevedere un progetto di housing sociale. Considerata la crescente difficoltà a reperire in Fiemme alloggi per la residenza, una consigliera di maggioranza ha interrogato interroga l’assessore competente per sapere se vi è la disponibilità da parte di Patrimonio del Trentino, proprietaria dell’immobile, a sospendere l’operazione di vendita di Casa dei cento camini a Predazzo, al fine di valutare la percorribilità di un intervento di ristrutturazione integrale volto a ricavare alloggi da destinare a finalità di housing sociale e/o foresteria.
La risposta: L’assessore competente ha ricordato che Patrimonio Trentino Spa opera in autonomia per la parte gestionale degli immobili ma che la scelta decisoria finale è in capo all’amministrazione provinciale. L’assessore ha affermato che la società effettua sondaggi di mercato per la collocazione finale di immobili dismessi. Sulla Casa dei cento camini ha dichiarato che era stata inserita nel piano di cessioni senza addivenire alla vendita, anzi, negli anni erano emersi altri progetti per ricavare alloggi per il cohousing o come foresteria per i quali si rende necessario il reperimento di risorse pubbliche. Al momento, ha specificato, l’amministrazione non ha avallato la vendita e non è preclusa alcuna soluzione; qualora perdurasse la difficoltà di reperimento di risorse non può essere esclusa nemmeno la vendita soprattutto per la tutela del bene stesso, pur facendo attenzione a non aggravare la carenza di alloggi a Predazzo.
La replica: La consigliera ha ringraziato l’assessore per l’apertura.
Messa in sicurezza Ss612 a Mosana di Giovo, quali tempi? Un consigliere di maggioranza ha interrogato la Giunta per sapere quale sia lo status dell’opera di messa in sicurezza della Ss612 della val di Cembra in località Mosana di Giovo ed eventualmente quali siano le tempistiche per l’appalto dei lavori.
La risposta: L’assessore ha detto che la struttura competente alla realizzazione delle opere stradali e ciclabili ha dovuto far fronte a numerose priorità, in particolare a opere stanziate con risorse statali o europee per cui le scadenze per la realizzazione sono inderogabili. Perciò alcuni interventi tra cui quello sulla strada in considerazione hanno subito slittamenti temporali nella fase di progettazione. Per dare impulso alle opere programmate nella scorsa legislatura e tutte di recente confermate, la Giunta ha istituito un’apposita Umsa opere stradali minori con il compito di portare alla fase di esecuzione tutti gli interventi che non avevano avuto attuazione nei tempi previsti; ora c’è una persona dedicata. Sulla Ss612 si ritiene, ha concluso l’assessore, di poter avviare la presentazione entro l’estate 2024 per arrivare all’appalto nel corso del 2025.
La replica: Soddisfatto il consigliere che ha ricordato che sulla sicurezza stradale bisogna accelerare le opere indispensabili.
Servizi sanitari e socio-sanitari, l’assessore condividerà l’impostazione con il Primiero? Una consigliera di maggioranza ha interrogato la Giunta per sapere se l’assessore competente intenda, nei prossimi mesi, recarsi in visita nella Comunità del Primiero per condividere con il territorio l’impostazione dell’offerta dei servizi sanitari e socio-sanitari del territorio.
La risposta: L’assessore competente ha ricordato il confronto avuto con la consigliera in seguito a delle visite fatte sul territorio, sia alle strutture di Rsa del Vanoi e del Primiero e per l’inaugurazione del nuovo nucleo alzheimer. Ha affermato che è sicuramente interesse dell’assessore, come già precisato ai sindaci e ai presidenti della Comunità, condividere con il territorio l’offerta dei servizi sanitari e socio-sanitari per garantire la vera prossimità a uno dei territori più lontani da Trento e che merita una particolare sensibilità. Un lavoro è già stato fatto, ha aggiunto, c’è la convinzione di lavorare in questo senso. Se solo si garantirà un percorso di questo tipo, ha concluso, si potranno raggiungere in futuro risultati migliori di quelli garantiti finora anche su temi come calo demografico e invecchiamento della popolazione.
La replica: La consigliera ha ringraziato l’assessore e chiesto in modo accorato attenzione perché serve qualche servizio in più, anche in relazione alla Casa di comunità come ad esempio sullo screening diabetologico, gli elettrocardiogrammi e gli Holter.
Risanamento acquedotti, quanti Comuni hanno concluso la procedura per il Pnrr? Una consigliera di minoranza ha interrogato la Giunta per sapere quanti dei 28 Comuni siano riusciti a concludere la procedura prevista per poter accedere al finanziamento del Pnrr M2C4-I4.2 per il risanamento degli acquedotti.
La risposta: L’assessora ha risposto parlando di buone notizie su un tema di legislatura: la ricognizione ha visto la presentazione di domande per 130 milioni di euro a cura di 23 Comuni; ieri è arrivata la comunicazione dell’adottato decreto direttoriale che ha ammesso e finalizzato 18 progettualità trentine per oltre 100 milioni di euro. Ha confermato a nome della Giunta la soddisfazione per il percorso che consente a 18 progettualità e 27 realità interessate di migliorare profondamente le reti dei sistemi acquedottistici in un contesto che vede il Trentino impegnato per recuperare almeno 10 punti per quanto riguarda la quota di perdite rispetto alla percentuale oggi collocata attorno al 35%. Il tema per la Giunta rimane centrale.
La replica: La consigliera ha ricordato che dei 38 Comuni della lista licenziata nella comunicazione del Mit 19 sono ammessi con finanziamento di 106 milioni. Il dato sorprendente per la consigliera è che rimangono 19 Comuni non ammessi per 73 milioni di fabbisogno. Si parla anche di Comuni grandi, come Pergine, Borgo, Lavis che non hanno raggiunto il finanziamento. Tra i Comuni non ammessi sorge un dubbio su quali altre occasioni di finanziamento potranno accedere.
Case di comunità: perché mancano nelle Giudicarie e in val di Non e Sole sono due “spoke”? Un consigliere di minoranza ha chiesto all’assessore alla Salute di chiarire l’assenza di Case di comunità nelle Giudicare e la presenza delle uniche due spoke (con meno servizi) in due Comunità di valle contigue (in val di Sole e in val di Non).
La risposta: L’assessore ha affermato di non ravvisare incongruenze con il percorso della scorsa legislatura. In ogni caso la programmazione delle Case di comunità potrà essere integrata con ulteriori previsioni, qualora fossero disponibili strutture idonee pubbliche che rispettano gli standard obbligatori, compatibilmente con la fattibilità gestionale e organizzativa e con riferimento alle risorse professionali. In particolare nelle scorse settimane è stato intrapreso un confronto con la comunità valle delle Giudicarie con un primo incontro informale con presidente e sindaco di Tione e Apss in cui si è cercato di capire le esigenze, le richieste e le proposte del territorio. A breve, ha proseguito, sul tema si terrà un ulteriore momento con i sindaci delle Giudicarie per coinvolgere tutto il territorio e capire i passi successivi; se si troverà un interesse e una necessità si faranno le dovute valutazioni e approfondimenti, una volta terminato l’incontro programmato.
La replica: Il consigliere ha ricordato che non è stata programmata e ora si torna indietro. Ha detto che non si è risposta sulla parte delle case “spoke”, sembra che la progettazione dell’alternanza con gli “hub” si sia sorteggiata.
Lavori alla Trentino Music Arena, quali procedure e che tempi? Una consigliera della minoranza consiliare ha ricordato che nei giorni scorsi il Centro servizi culturali Santa Chiara ha formalizzato la stagione musicale estiva che si svolgerà nella Trentino Music Arena e che di recente la Giunta ha stanziato 700.000 euro per lavori di sistemazione dell’area. Ha quindi interrogato la Giunta per conoscere le procedure di assegnazione di tali lavori ad eventuali ditte esterne oppure al contesto della pubblica amministrazione, l’attuale stato dei lavori di messa a regime dell’area e i tempi degli stessi.
La risposta: L’assessore ha detto che il budget messo a disposizione con delibera 421 del 28 marzo 2024 non si riferisce ai lavori di sistemazione dell’area ma ad acquisti e noleggi di allestimenti funzionali integrativi rispetto alle dotazioni attuali da collocare a San Vincenzo per garantire la migliore fruibilità dell’area anche in relazione a quanto programmato dal Centro Santa Chiara. Si tratta in particolare, ha specificato, di noleggio tribune, palchi, wc chimici e altri noleggi per i quali l’amministrazione farà ricorso a ditte esterne con tempistiche idonee a garantire il regolare svolgimento degli eventi messi in calendario.
La replica: La consigliera ha ringraziato per la risposta, ma si è riservata di indagare ulteriormente su lavori di sistemazione dell’area.
Collegamenti ferroviari transfrontalieri: la provincia di Trento è esclusa? Una consigliera di minoranza ha interrogato la Giunta per sapere se i nuovi convogli Railjet ÖBB facciano tappa anche a Trento e/o Rovereto e quali siano.
La risposta: L’assessore ha detto che per il collegamento transfrontaliero ci sono 5 coppie di corse giornaliere che attraverso il Brennero collegano Monaco di Baviera e Verona e fermano a Trento e Rovereto. Ha aggiunto che è previsto come da notizie di stampa un uso sulle tratte di materiale rotabile di ultima generazione, il nuovo treno sostituirà gradualmente i treni attuali Eurocity ÖBB. I treni di nuova generazione in direzione sud fermano a Trento alle 18.04 e alle 20.04 e a Rovereto alle 18.17 e alle 20.17 e in direzione nord fermano a Rovereto alle 9.43 e alle 11.43 e a Trento alle 9.59 e 11.59.
La replica: La consigliera ha chiesto una maggiore informazione sul servizio da parte della Provincia.
Il rilascio della cartella clinica sia gratuito. La Corte di Giustizia Europea ha stabilito nell’ottobre scorso che i pazienti hanno il diritto di ottenere gratuitamente la prima copia della loro cartella clinica, un diritto che include informazioni dettagliate come diagnosi, risultati di esami e pareri medici. Nonostante ciò, risulta che negli ospedali trentini venga tuttora richiesto un pagamento di 20 euro a cartella clinica. Tutto ciò premesso la Giunta provinciale è interrogata da un consigliere del gruppo misto per sapere quali azioni intende intraprendere per conformarsi alla sentenza della Corte di Giustizia Europea e se è previsto un meccanismo di rimborso per i pazienti.
La risposta: La Giunta ha affermato che la legge del 2017 dispone che la visione sia gratuita ma i costi richiesti sono quindi quelli delle riproduzioni delle copie. Soldi che però possono essere rimborsati. L’Azienda ha chiesto un parere legale per capire se si può dare una diretta applicazione della sentenza, quindi di rendere gratuita la consegna delle cartelle cliniche.
Ponte di Caderzone–Strembo: quali azioni di verifica? Nell’agosto del 2017 il ponte della circonvallazione Caderzone-Strembo è collassato con un innalzamento delle sue estremità a causa dello sfilacciamento e cedimento dei tiranti di ancoraggio nella spalla sud, compromettendo di fatto la sicurezza del manufatto. Ora, a sei anni dalla sua riapertura (avvenuta nel 2018), sembra che al centro della campata principale ci sia un abbassamento più accentuato rispetto agli scorsi anni. Una consigliera di maggioranza interroga la Giunta provinciale per sapere quali azioni di verifica ha intrapreso la Pat sul ponte.
La risposta: La Giunta ha risposto che il ponte dalla sua riapertura è stato monitorato per il controllo delle deformazioni. Le misurazioni dimostrano un modesto abbassamento della campata centrale che merita ulteriori approfondimenti, ma non si sono evidenziati rischi strutturali. Il Servizio strade sta mettendo in opera un sistema di monitoraggio per capire le cause dell’abbassamento e a valutare la sicurezza del ponte.
Risanamento laghi di Piné: avviare una consulta che coinvolga tutti. La situazione critica in cui versano da decenni il Lago della Serraia e il sistema idrografico dell’Altopiano di Piné è stata aggravata nel 2023 da intense e prolungate fioriture di cianobatteri tossici che hanno determinato il divieto di balneazione e di pesca. Nel corso della presente legislatura si ritiene importante affrontare il tema per giungere a una risoluzione: un consigliere di maggioranza interroga la Giunta provinciale per sapere se, considerato l’Accordo di programma per il “Progetto di valorizzazione e rilancio del territorio pinetano”, intenda formalizzare la costituzione di una consulta sul tema del risanamento dei laghi dell’Altopiano di Piné che veda il coinvolgimento, oltre la Pat, anche dei Comuni della zona, nonché di soggetti di comprovata competenza in materia (Fem, Muse, Unitn, Comitato Tutela Laghi ecc.).
La risposta: La Giunta ha fatto presente che è stato stipulato un accordo con Unitn attraverso quale sono stati verificati gli impatti sul lago di Serraia evidenziando i problemi legati all’antropizzazione. Tutti i dati scientifici vengono costantemente aggiornati e si stanno ipotizzando le soluzioni. C’è, inoltre, l’accordo di programma Pat-Comune di Baselga che avrà a disposizione 21 milioni di euro che serviranno anche alle bonifiche ambientali. Quindi, non servono altri strumenti di valutazione, visto il lavoro approfondito che è stato fatto negli ultimi anni.
La replica: Il consigliere non si è ritenuto soddisfatto della risposta e ha affermato che il coinvolgimento di un comitato sarebbe importante visti anche i limiti temporali previsti per la spesa dei fondi previsti dall’accordo di programma.
Sicurezza e viabilità nella costruzione del nuovo ponte di Ravina. Oggetto dell’interrogazione le criticità che interessano la realizzazione del nuovo ponte di Ravina, che prevede la chiusura della tangenziale sud di Trento che sposterà gran parte del traffico sulla destra Adige. Un consigliere di minoranza interroga la Giunta per sapere se intenda mettere in sicurezza pedoni e ciclisti, se intenda realizzare una passerella temporanea sull’Adige, se ci sia l’intenzione di aprire il Casello dell’A22 su via Costa con il prolungamento del braccio del casello autostradale di Trento Sud per favorire lo smaltimento del traffico; se sia prevista l’attivazione di un tavolo di lavoro con Trentino Trasporti per assicurare il passaggio dei mezzi di trasporto pubblico e di sportelli circoscrizionali e del servizio anagrafe per agevolare gli abitanti e le imprese durante il periodo dei lavori.
La risposta: La Giunta ha affermato che disagi ci saranno, ma la modifica di mobilità nei pressi del ponte e le simulazioni porteranno, sulla viabilità comunale della zona, un aumento fino a 400 veicoli all’ora, che viene ritenuta sostenibile. Sono previste modifiche per evitare che via Belvedere diventi un bypass. Non sono previste opere particolari per pedoni e ciclisti, la ciclabile rimarrà aperta, e quindi non ci saranno passerelle sull’Adige. L’apertura del casello di via Costa e il potenziamento della rotatoria in corrispondenza del casello di Trento Sud è all’esame delle strutture tecniche di Comune, Provincia e A22 e il coordinamento Pat-Comune sono in essere e per quanto riguarda l’apertura di uno sportello presso la circoscrizione di Ravina si effettueranno verifiche.
Laboratori di lingua seconda, quali le intenzioni della Giunta? La scuola si pone l’obiettivo di realizzare la piena integrazione di tutti gli studenti e le studentesse provenienti da paesi stranieri e lo strumento per eccellenza è certamente l’insegnamento della lingua italiana. In questo contesto i laboratori di italiano L2 (Lingua Seconda) rappresentano uno strumento di integrazione fondamentale. Per garantirne l’efficacia per una consigliera di minoranza è fondamentale che gli insegnanti siano adeguatamente formati anche in interculturalità e gestione della diversità. Interroga la Giunta provinciale per sapere se, con quali modalità e con quali insegnanti intenda proseguire nel garantire a tutti gli studenti di ogni ordine e grado la possibilità di accedere ai Laboratori L2 con docenti preparati e adeguati a svolgere questo delicato e importantissimo compito.
La risposta: Da parte della Giunta si è affermato che sono previste ore di organico per l’L2 in base alla presenza del numero di studenti stranieri e alla complessità della scuola. Ma, per sottolineare l’importanza che l’esecutivo dà a questa attività didattica, per il prossimo anno scolastico è previsto un aumento delle ore da 800 a 900. Recentemente, inoltre, si è attivata una specifica classe di concorso per l’anno scolastico 2026-27 che permetterà alle scuole di avere a disposizione un maggior numero di insegnanti per l’insegnamento dell’italiano.
Gestione di minori stranieri non accompagnati: previsti ulteriori interventi? Una consigliera di maggioranza ha fatto riferimento alla presenza in provincia di oltre 80 minori stranieri non accompagnati e ha interrogato la Giunta per sapere se si intenda porre in essere ulteriori interventi, rispetto a quelli messi in campo fino ad ora per fronteggiare l’emergenza, al fine di valutare la possibilità di potenziamento e/o strutturazione della capacità di accoglienza del Territorio Trentino rispetto ai minori stranieri non accompagnati, con il dovuto coinvolgimento degli enti accreditati dall’amministrazione provinciale per l’erogazione di tali servizi. Ha chiesto inoltre quali siano i percorsi di integrazione che sono loro proposti di norma.
La risposta: La Giunta ha affermato che molti sono gli interventi sui percorsi di integrazione, i minori non accompagnati vengono di norma inseriti in progetti di integrazione che si sviluppano su due ambiti principali: il primo è relativo alla formazione e all’apprendimento linguistico, e il secondo riguarda l’inserimento lavorativo. La totalità dei minori viene iscritta a corsi di italiano, sia realizzati e offerti all’interno dell’ente accreditato per l’accoglienza, sia accessibili attraverso i Centri di Educazione per Adulti presenti sul territorio. A seconda del livello di alfabetizzazione del beneficiario, sono previsti più livelli di apprendimento delle competenze linguistiche, e taluni riescono a conseguire il diploma di terza media o certificazioni di formazione professionalizzante. A seconda dell’età, è prevista anche l’iscrizione negli Istituti Comprensivi territoriali per l’adempimento dell’obbligo scolastico. Per quanto concerne i percorsi di integrazione socio-lavorativa, i minori che risultano accolti nell’ambito del Sistema di Accoglienza e Integrazione riescono nella loro totalità ad essere inseriti in tirocini formativi presso aziende sul territorio, specie nel settore turistico, in quello industriale e agricolo. Di norma i percorsi di integrazione sono garantiti in linea con le tempistiche dell’accoglienza dei minori, di norma garantita in comunità fino ai 18 anni (fatta eccezione per il SAI Minori che può prorogare l’accoglienza fino a 6 mesi dopo la maggiore età). Un ambito già molto strutturato, ha detto l’assessore, sul quale si possono valutare degli ulteriori interventi, avendo presente il fatto che un potenziamento potrebbe comportare un effetto richiamo e un conseguente aumento dei minori stranieri non accompagnati.
La replica: La consigliera ha ricordato che pochi sono i minori stranieri problematici.
Piani di sicurezza delle palestre Enaip di Arco, dell’Itgi Riva e Marie Curie Pergine. Un consigliere di minoranza ha chiesto all’esecutivo se intenda provvedere affinché siano aggiornati i piani di sicurezza delle palestre Enaip di Arco, Itcg Floriani di Riva e dell’istituto Marie Curie di Pergine all’uso per eventi sportivi. Il riferimento è stato in particolare alla pratica del basket.
La risposta: La Giunta ha affermato che l’adeguamento delle strutture va sottoposto alla commissione impianti sportivi del Coni nazionale quando è superiore a un milione, per un importo inferiore il parere viene rilasciato dal Coni provinciale. Inoltre, ci sono le disposizioni specifiche delle federazioni. Quindi, anche l’utilizzo delle palestre scolastiche deve rispettare le norme del Coni e quelle di sicurezza antincendio. Comunque, si provvederà di affrontare approfondimenti per verificare le necessità tecniche per le strutture segnalate nell’interrogazione.
Sentiero Busatte-Tempesta: quando la riapertura? Un consigliere dell’opposizione ha interrogato la Giunta per sapere se sono stati valutati, quali sono e per quale ammontare, gli interventi di ripristino del sentiero Busatte-Tempesta, interessato da una frana lo scorso novembre, e quando è prevista la sua riapertura.
La risposta: Da parte della Giunta si è affermato che gli interventi sono in corso di definizione sulla base dei rilevamenti effettuati dal Servizio geologico. Si dovrà consolidare il distacco franoso con attrezzature di contenimento per una lunghezza di 50 metri; verranno realizzati 30 metri di barriera elastica e a completamento delle opere si faranno interventi di disgaggio. Il Servizio foreste poi sistemerà il sentiero. La realizzazione dei lavori è prevista a fine primavera-estate.
La replica: Il consigliere di opposizione ha affermato che va preso atto che il sentiero panoramico non sarà disponibile per l’imminente stagione estiva.
Scadenza grandi concessioni, quale strategia? Un consigliere dell’opposizione ha interrogato la Giunta per sapere quale strategia stia adottando per l’assegnazione della grandi concessioni idroelettriche in scadenza, se stia preparando le gare, se confidi in una proroga in extremis da parte del Governo o stia lavorando sul partenariato.
La risposta: Da parte della Giunta si è risposto affermando che La Pat ha ha proceduto, con la variazione di bilancio di marzo, ad aggiornare la normativa provinciale che contempla tutte le ipotesi di affidamento indicate dall’interrogante, inclusa la disciplina transitoria nel caso in cui, o per effetto di modifiche al quadro nazionale, o per effetto di una lettura dell’articolo 13 dello Statuto o quadro nazionale delle concessioni ex Enel concessione la cadenza del 31 dicembre 2024 dovesse o potesse essere considerata prorogata di diritto. La Giunta ha ribadito l’attenzione su questo tema e l’impegno per poter concretizzare quello che in passato non è stato possibile fare sul versante della partecipazione pubblica compreso l’azionariato popolare.
La replica: Per il consigliere le proroghe servono a poco, invece ci si deve incamminare verso un partenariato pubblico a partire dalla prelazione sulle quote dei privati in Dolomiti Energia.
Ripristino manto bituminoso della Sp Fiorentini. Un consigliere di maggioranza ha interrogato l’assessore competente per sapere se intende intervenire urgentemente per il ripristino del manto bituminoso della Sp 142 Fiorentini che collega il passo del Sommo (Folgaria) con il Comune di Tonezza del Cimone.
La risposta: La Giunta ha affermato che la necessità di intervenire in fretta è stata presa in considerazione dal Servizio provinciale competente che rimane impegnato a realizzare l’intervento con sollecitudine. Peraltro, ha proseguito l’assessore, va considerato che i tempi di avvio dei lavori, in programma entro l’anno corrente, sono condizionati dall’espletamento della procedura per l’affidamento in appalto dei lavori a un’impresa specializzata che deve essere selezionata nel rispetto delle norme sui lavori pubblici.
La replica: Il consigliere ha chiesto il ripristino dell’ottima squadra asfalti della Pat.
Varianti di Cles, Pinzolo e della Vallagarina: quando i lavori? Un consigliere di minoranza ha chiesto quando partiranno i lavori per la variante di Cles, la variante di Pinzolo e la variante di accesso nord della Vallagarina e, in particolare, quale sia la compatibilità della variante in Vallagarina con il nuovo tracciato della ferrovia.
La risposta: Dopo la consegna parziale della Circonvallazione di Cles l’aggiudicatario ha consegnato il progetto esecutivo e ha effettuato i rilievi per le verifiche ambientali disposte dalla conferenza dei servizi. Sono stati attuati incontri con i proprietari di tutti i fondi interessati dall’opera. È in corso la procedura di affidamento per la verifica del progetto esecutivo per partire con i lavori programmati in estate. Per quanto riguarda Pinzolo la progettazione definitiva è stata predisposta, approvata e posta a base di gara dal commissario. Il progetto esecutivo è stato affidato all’impresa vincitrice una volta operate le necessarie verifiche in pendenza del contratto il 7 ottobre 2023. Erano previsti 120 giorni per la sua stesura e, per una proroga concessa, il termine ultimo di consegna rimaneva fissato al 20 marzo 2024. L’appaltatore ad oggi, non ha ancora completato il progetto esecutivo che, si ricorda, deve esser validato e predisposto in modalità BIM, ed è pertanto stato assoggettato alla conseguente penale prevista in capitolato. Il 7 ottobre scorso, con atto separato, si è anche proceduto alla parziale consegna dei lavori limitatamente alla cantierizzazione per guadagnare il tempo. Si attende ora la consegna del progetto esecutivo da parte dell’impresa che dovrà poi essere approvato per poter dar corso a lavori. Nel frattempo è in fase conclusiva la procedura espropriativa e l’affidamento tramite gara europea dei Servizi di Direzione lavori e sicurezza. Ipotizzando la consegna dell’esecutivo entro il corrente mese di maggio si prevede di procedere all’approvazione entro giugno e dare quindi corso all’opera principale. Sulla variante di accesso nord della Vallagarina, la Giunta ha precisato che quanto predisposto non è un progetto, bensì uno studio sulla mobilità sostenibile dell’Alta Vallagarina, che ha come obiettivo, tra gli altri, anche l’individuazione delle migliori infrastrutture viabilistiche per alleggerire il traffico dalla attuale SS12 nei pressi di alcuni nodi come quello di di S. Ilario, gli abitati di Volano e Calliano. Relativamente a queste infrastrutture ad oggi è finanziato e programmato esclusivamente l’intervento della variante di S.Ilario a Rovereto per 30 milioni di euro. Nelle scorse settimane si sono svolte riunioni tecniche alla presenza dei sindaci dove si è trovato un accordo di massima per il tratto Rovereto-Volano, comprensivo anche della Variante di Volano. Tale opera ha un costo circa di 60 milioni. In quella sede il Presidente, a fronte della conferma del progetto da parte delle amministrazioni interessate, si è impegnato a finanziare tale opera per dare il prima possibile seguito all’avvio della progettazione. Infine, si è svolta una riunione degli amministratori per la variante di Volano per la quale è previsto un intervento di 60 milioni.
La replica: Il consigliere ha affermato che una cosa è annunciare le opere come ormai fatte e altra è realizzarle davvero.