Le polemiche sulle chiusure estive dei piccoli uffici postali, interessano l'intero Triveneto, anche se in questi giorni le Poste hanno annunciato nuove assunzioni.
Il presidente della Provincia di Belluno, Sergio Reolon ha scritto nuovamente al ministro dello Sviluppo Economico e al Servizio Clienti di Poste Italiane in merito alla drastica riduzione dei servizi negli uffici postali bellunesi prevista per l'estate.
Nella lettera Reolon chiede un incontro urgente con i responsabili nazionali di Poste Italiane. "Ad una più attenta lettura degli interventi di riduzione dei servizi – scrive Reolon -, emerge che per interi periodi sino al 14 settembre prossimo a Belluno, Feltre oltre che a Ponte nelle Alpi, Sedico e Pieve di Cadore, ossia nel capoluogo e nei maggiori centri della provincia, nessun ufficio effettuerà il turno pomeridiano".
"A quanto risulta – prosegue il presidente -, il solo ufficio postale che non interromperà il turno pomeridiano sarà quello di Cortina d'Ampezzo. Di conseguenza i cittadini, le imprese o le stesse pubbliche amministrazioni che avessero l'urgenza di utilizzare i servizi di poste italiane dovranno necessariamente recarsi fuori
provincia. Tale situazione appare assolutamente intollerabile e ingiustificabile e pertanto si chiede un incontro urgente con il Signor Ministro e con i responsabili nazionali di Poste Italiane S.p.A.".
Sul tema il presidente della Provincia il 16 giugno aveva già scritto al ministro e alle Poste. Va ricordato infatti che le riduzioni di orario e le chiusure, anche parziali, previste dal piano in molti uffici, sono in contrasto con le norme del decreto ministeriale del 22 giugno 2007 sugli standard minimi di servizio degli uffici postali nei periodi estivi che prevede l'impossibilità di riduzioni giornaliere o
orarie nei Comuni a prevalente vocazione turistica.