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REPORTAGE/Rio. Silenzi e lacrime per Luigi, Gianni e Rino (IL VIAGGIO)

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Saudade do Zortea, Emozioni trentine a Rio dos Cedros (FOTO)

Trentini con orgoglio e con coraggio (FOTO)

Madre Paulina, La Santa dei trentini (FOTO)

Da Piraquara a Rio de Janeiro per salutare il Brasile (FOTO)

Zortea incontra Zortéa

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Ricordando Luigi, Gianni e Rino – Il sole è ormai basso sulla spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro, quando i trentini partiti dal Vanoi, fanno visita al monumento dedicato alle vittime del volo AF447. Siamo nel parco di Leblon, un luogo unico per la sua bellezza e il silenzio è rotto solo dalle lacrime. Il ricordo è per le vittime del volo AF447 e in particolare per i trentini Luigi Zortea, Giovanni Battista Lenzi e Rino Zandonai. 

Nel gruppo – costituito da 24 persone che rappresentano enti, categorie e associazioni – ci sono anche il fratello Rino e la moglie di Luigi Zortea con la figlia Annalisa. L’emozione è dirompente e con un gesto simbolico l’acqua portata dal Vanoi si unisce alla grandezza dell’oceano, nel quale sono scomparsi gli amici trentini e tutte le altre persone provenienti da tutto il mondo.

E’ l’ultima tappa del viaggio partito lo scorso 10 marzo da Canal San Bovo,  che termina domenica 21 marzo con il rientro a Milano. Zortea incontra Zortea il titolo dell’iniziativa organizzata dal Comune di Canal San Bovo con il sostegno della Provincia, Trentini nel Mondo e fortemente sostenuta anche dal nostro giornale che l’ha seguita giorno dopo giorno fin da ottobre.

Un monumento per ricordare – Il monumento, è situato a Mirante do Leblon Belvedere che si affaccia sul mare. Una piccola stele accoglie i visitatori nel parco. La seconda stele è posizionata sulla costa. Il monumento principale è costituito da un pannello di vetro di diversi metri, su cui sono incise 228 rondini, a simboleggiare le 228 vittime. Rondini che sembrano volare sopra l’oceano.

Rio de Janeiro
Rio de Janeiro - Bandiera
   
Rio de Janeiro - Stemma
       
Panorama di Rio de Janeiro
 
Stato: bandiera Brasile
Stato federato: Bandeira Estado RiodeJaneiro Brasil2.svg Rio de Janeiro
Mesoregione: Metropolitana do Rio de Janeiro
Microregione: Rio de Janeiro
Area metropolitana: Regione Metropolitana di Rio de Janeiro
   
Coordinate: 22°54′30″S 43°10′40″W? / -22.90833, -43.17778Coordinate: 22°54′30″S 43°10′40″W? / -22.90833, -43.17778
Altitudine: da 0 a 380 m s.l.m.
Superficie: 1.264,3 km²
Abitanti : 6.136.652  (2006)
Densità: 5.190,5 ab./km²
Prefisso tel: +5521
Targa: RJ
Nome abitanti: cariocas
Sindaco: Eduardo Paes
Rio de Janeiro (Brasile)

La visita al Cristo redentore – Venerdì mattina il gruppo trentino ha visitato il Cristo che domina dall’alto Rio de Janeiro: dalle favelas  alla grande città. La salita sulla cremagliera dal centro, è un vero spettacolo. Nonostante il restauro iniziato da pochi giorni al Cristo, da lassù lo sguardo si perde nell’infinito.

Il Cristo Redentore (in portoghese: Cristo Redentor) è una statua rappresentante Gesù Cristo. La statua trova collocazione sulla cima della montagna del Corcovado, che si erge a 710 m s.l.m. a picco sulla città e sulla baia di Rio de Janeiro, è alta circa 38 metri ed è uno dei monumenti più conosciuti al mondo.

Ormai la statua è un simbolo della città e del Brasile e rappresenta il calore del popolo brasiliano che accoglie a braccia aperte i visitatori.

Sabaro mattina è prevista la visita finale al Pain de Sucre, la più famosa montagna di Rio de Janeiro e domenica il rientro in Italia. Da lunedì il materiale del viaggio sarà consultabile online con nuovi approfondimenti e una nuova storia da raccontare.

Rio, una città da scoprire – Rio de Janeiro (che significa Fiume di Gennaio in portoghese) è una città del Brasile. La città è famosa per le sue spiagge turistiche (Copacabana e Ipanema) su cui si affacciano file di alberghi, per la gigantesca statua di Gesù, nota come Cristo Redentore ("Cristo Redentor") sul monte Corcovado, e per il suo annuale carnevale. Rio de Janeiro contiene anche la più grande foresta all’interno di un’area urbana. L’attuale sindaco è Eduardo Paes dal 1° gennaio 2009.

La città ha una popolazione di circa 6.150.000 abitanti (al 2006), e occupa una superficie di 1.256 km². La popolazione compresa l’area metropolitana è circa 12 milioni. Rio è la seconda città del Brasile dopo San Paolo e fu la capitale della nazione fino al 1960, quando Brasilia ne prese il posto. Nel 2016, ospiterà i Giochi della XXXI Olimpiade.

La città occupa il margine occidentale della Baía de Guanabara e alcune delle sue isole, quali la Governador e Paquetá, e si sviluppa su strette pianure alluvionali schiacciate tra le montagne e le colline circostanti.

L’area su cui sorge Rio de Janeiro venne raggiunta da esploratori portoghesi nel corso di una spedizione guidata dall’italiano Amerigo Vespucci nel gennaio del 1501. Poiché gli europei inizialmente credettero che la Baia di Guanabara fosse la foce di un fiume, la chiamarono di fatto "Rio de Janeiro" (ossia "fiume di gennaio" in portoghese).

La zona dove oggi sorge la città venne inizialmente esplorata da coloni francesi, i quali fondarono la colonia chiamata Francia Antartica, in violazione del trattato di Tordesillas. La città venne fondata il 1 marzo 1565 dal cavaliere portoghese Estácio de Sá dopo la sconfitta e la seguente espulsione dei francesi dal territorio coloniale brasiliano, che la chiamò São Sebastião do Rio de Janeiro, in onore del santo (ancor oggi patrono della città) del quale portava il nome il suo sovrano, re Sebastiano I del Portogallo. Per secoli l’insediamento fu comunemente chiamato São Sebastião, invece che con l’attualmente più popolare seconda parte del nome. Veniva spesso attaccata dai pirati, in particolare da quelli nemici del Portogallo, come olandesi e francesi.

Alla fine del XVI secolo, la corona portoghese iniziò a considerare la località come un luogo strategico per il transito atlantico delle navi che viaggiavano tra Brasile, colonie africane ed Europa. Vennero costruite delle fortezze e costituita un’alleanza con le tribù native, per difendere l’insediamento dagli invasori – la vicina Niterói, ad esempio, venne fondata da un capo indigeno, Arariboia, per aiutarne la difesa.

Il punto esatto dove venne fondata Rio si trova ai piedi del famoso monte Pan di zucchero (Pão-de-Açúcar). Più tardi, l’intera città venne spostata entro una palizzata in cima ad un colle, imitando la strategia medioevale europea di difesa dei castelli fortificati – il luogo venne da allora chiamato Morro do Castelo (Collina del Castello). Quindi la città si sviluppò dall’attuale centro in direzione sud e ovest, un movimento urbano riscontrabile ancor oggi.

Fino all’inizio del XVIII secolo, la città fu minacciata o invasa da diversi pirati e bucanieri, soprattutto francesi come Jean-François Duclerc, René Duguay-Trouin, e Nicolas Durand de Villegagnon. Dopo il 1720, quando i portoghesi trovarono l’oro nel vicino capitanato di Minas Gerais, Rio de Janeiro divenne un utile porto per imbarcare le ricchezze, piuttosto di Salvador, più distante dalle miniere. Nel 1763, l’amministrazione coloniale dell’America portoghese venne spostata a Rio.

La città rimase essenzialmente una capitale coloniale fino al 1808, quando la famiglia reale portoghese e gran parte dei nobili di Lisbona, fuggendo dall’invasione napoleonica del Portogallo, vi si trasferirono. La capitale del regno venne trasferita a Rio, che divenne quindi l’unica capitale europea al di fuori dell’Europa. Siccome non c’era spazio né strutture urbane per accomodare centinaia di nobili, molti abitanti vennero semplicemente sfrattati dalle loro abitazioni.

Quando il principe Pedro dichiarò l’indipendenza del Brasile nel 1822, decise di tenere Rio de Janeiro come capitale del suo nuovo impero, sebbene la regione della città stava perdendo importanza – economica e politica – nei confronti di San Paolo.

Rio venne mantenuta come capitale brasiliana dopo che i militari rovesciarono la monarchia e imposero la repubblica nel 1889. Comunque, i piani per spostare la capitale al centro del territorio nazionale vennero presi in considerazione fin quando il presidente Juscelino Kubitschek venne eletto nel 1955 e si insediò nel 1956, con la promessa di costruire la nuova capitale. Anche se molti pensarono che fosse una campagna retorica, Kubitschek riuscì a far costruire Brasília, con grandi costi, entro il 1960. Il 21 aprile di quell’anno la capitale del Brasile venne spostata da Rio a Brasilia.

Tra il 1960 e il 1975, Rio fu una città-stato (come ad esempio Amburgo in Germania) col nome di Stato di Guanabara (dal nome della baia su cui si affaccia). Ma per motivi amministrativi e politici, un decreto presidenziale noto come A Fusão (La Fusione) rimosse lo status federale della città e la fuse con lo stato di Rio de Janeiro. Ancora oggi alcuni carioca sostengono il ritorno dell’autonomia municipale.

L’economia di Rio – Anche se il suo peso economico è inferiore a quello di São Paulo, la città di Rio è la seconda più grande città del Brasile ed il secondo centro economico del paese. A pochi chilometri dalla città si concentrano alcune tra le maggiori riserve di petrolio del paese, e la città è specializzata nei settori della metallurgia, dell’acciaio, della meccanica, della chimica, degli alimentari, della carta, dell’estrazione dei minerali e della cantieristica.

Rio de Janeiro è inoltre la principale destinazione turistica del paese, attraendo sia turisti stranieri che brasiliani, e quindi il settore turistico è molto più sviluppato che in qualsiasi altra città brasiliana.

Infine è da sottolineare che Rio è la sede di alcuni dei maggiori network televisivi e società di produzione cinematografica e musicale, tra cui il più grande gruppo mediatico del paese (Rede Globo), quindi la maggior parte delle produzioni televisive del paese si concentrano nella città di Rio.

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