Gli accertamenti dei militari del Noe di Udine, che si sono serviti di intercettazioni telefoniche, hanno permesso di scoprire l’esistenza di un sodalizio criminale che aveva smaltito circa 600mila chili di rifiuti speciali costituiti da terreno frammisto a rifiuti ospedalieri, sotterrati in una discarica di inerti della provincia di Treviso.
Contemporaneamente i carabinieri hanno accertato anche una illecita gestione di rifiuti provenienti dalla bonifica di un deposito di carburante di Gorizia. Rifiuti di amianto frammisto a terreno sono stati scaricati illecitamente presso un centro di stoccaggio nella provincia di Trento, per essere poi inviati per il definitivo smaltimento presso impianti tedeschi.
Sgominata un’organizzazione a delinquere, che sotterrava medicinali scaduti di ospedali in terreni, è stata sgominata dai carabinieri di Udine. Tra i 13 indagati figurano due funzionari dell’Arpa di Udine. Tre le persone arrestate dai militari. L’accusa è di traffico illecito di rifiuti, falsità documentale e truffa alla pubblica amministrazione.
I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip di Udine Alessio Verni su richiesta del pm Viviana Del Tedesco. L’indagine è iniziata dal rinvenimento di una discarica abusiva di rifiuti speciali ospedalieri in un’area da adibire a parcheggio di pertinenza dell’ospedale civile di Latisana (Udine).