Presidente Veneto: “vogliamo l’Istria con noi come membro effettivo”
Trieste – “Il nostro obbiettivo prossimo è chiudere la partita per l’ingresso nel Gect dell’Istria. In questo senso va un’iniziativa che abbiamo approvato proprio oggi, per una serie di attività da mettere in atto come Veneto, Friuli Venezia Giulia e Carinzia volta a sostenere l’entrata dell’Istria, che non vogliamo più solo come uditore ma come membro a tutti gli effetti, e per chiedere al Governo Croato che la autorizzi”
Lo ha detto il Governatore del Veneto al termine dell’ottava Assemblea del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) “Euregio Senza Confini”, da lui attualmente presieduto, che si è tenuta oggi a Trieste.
Con il Presidente del Veneto erano presenti il Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e quello del Land Carinzia.
Al centro della discussione, oltre all’approvazione del bilancio 2015, e alla nomina dei revisori dei conti (per il Veneto Lorenzo Monesi, membro effettivo, e Paola Tombolato, membro supplente), c’è stato anche il programma di lavoro annuale e alcuni eventi proposti.
Nel corso della 7^ Assemblea, tenutasi lo scorso 23 dicembre, era stato approvato il programma di lavoro per l’anno 2016 e sono stati convocati alcuni dei competenti tavoli tecnici del GECT al fine di approfondire e strutturare le proposte progettuali.
Eventi proposti:
– organizzazione di un’esercitazione comune transfrontaliera con focus sul rischio sismico
(in programmazione per la settimana dal 12 al 17 settembre 2016 per la ricorrenza del 40° anniversario del terremoto del Friuli Venezia Giulia);
– evento di coordinamento sinergico tra la Macrostrategia Alpina EUSALP e la Macro strategia Adriatico-Ionica EUSAIR.
– accordo attraverso il quale mettere in rete le istituzioni culturali.
– costituzione della rete delle CCIAA delle tre Regioni.
L’Assemblea ha anche valutato la situazione e le prospettive futura in alcuni importanti ambiti di cooperazione, che si riassumono di seguito:
Ambito trasporti:
in questi anni, la maggior parte delle iniziative comunitarie promosse nell’ambito della cooperazione europea cui hanno partecipato le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia si sono concentrati sullo sviluppo delle reti logistiche ed il potenziamento del trasporto combinato ferroviario, soprattutto nelle relazioni balcaniche. Su questi temi le due Regioni (assieme all’Emilia Romagna) hanno acquisito sull’asse trasporti un ruolo significativo nel contesto europeo e questa esperienza, maturata soprattutto negli ultimi 5 anni, vorrebbe ora trasferirsi in ambito GECT svolgendo il “gran passo” verso la progettazione degli interventi completi e l’attuazione di un pacchetto di politiche innovative sui trasporti. Sono state condivise alcune linee strategiche come la maggiore integrazione dei servizi di trasporto pubblico locale in ambito sovra regionale, favorendo una migliore integrazione sia dei sistemi tariffari che dell’esercizio;
– favorire interventi su infrastrutture strategiche per il potenziamento economico delle aree a rischio crisi o intasate da cicli negativi;
– creare le condizioni per favorire l’efficienza delle infrastrutture esistenti;
– studiare e predisporre scenari per l’applicazione di formule finanziarie per garantire la sostenibilità degli investimenti.
Sulla logistica si intende:
– favorire la realizzazione di una rete di “freight corridors ferroviari”, corridoi dove le merci scorrono velocemente e senza ostacoli burocratici, per rendere integrati i porti, e rendere ancora più forti i legami con le piastre logistiche dotate di terminal intermodali;
– sviluppare interventi sulle specifiche filiere logistiche (ad esempio la filiera dell’alimentare);
– azzerare i punti neri burocratici per le Aziende certificate attraverso un programma condiviso con le rispettive Autorità Doganali.
Nel settore sociale avanza la proposta per la sottoscrizione di un Accordo per promuovere:
– l’impresa sociale;
– i partenariati innovativi;
– il rafforzamento di inclusione lavorativa in risposta ai nuovi bisogni;
– l’abitare possibile e la domiciliarità innovativa;
– l’accessibilità, l’autonomia e la promozione della vita indipendente per le persone con disabilità;
– l’invecchiamento attivo nei suoi aspetti più sociali.
In ambito socio-sanitario ci si concentrerà su due filoni:
– progetto SMART HEALTH – Percorsi di cura e assistenza integrata socio-sanitaria a domicilio attraverso il supporto di soluzioni ICT;
– progetto BIO-CRIME per ridurre il rischio zoonosico correlato al traffico illegale di animali.
Confermata infine la volontà di intensificare partecipazione ai programmi della Cooperazione Territoriale Europea: Transfrontaliera Italia Austria, Transnazionale Alpine Space e Central Europe.