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Salute: Oms, incidenti stradali, Aids e suicidio primi killer adolescenti

La depressione, invece, è in cima alla classifica delle cause di disabilità e malattia

 

NordEst – Si chiamano incidenti stradali, Hiv/Aids e suicidi i primi tre killer degli adolescenti di tutto il mondo, ragazzini dai 10 ai 19 anni. E’ la fotografia che emerge dal Rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) su ‘Health for the world’s adolescents’. Con numeri impressionanti: nel mondo si stima che circa 1,3 milioni di adolescenti siano morti nel 2012.

Il rapporto mette nero su bianco per la prima volta una guida relativa a tutti i problemi di salute degli adolescenti. Dal fumo, all’alcol, all’uso di droghe, fino all’Hiv, agli incidenti, alla salute sessuale, mentale e alimentare, ma anche alla violenza. L’Oms raccomanda singoli interventi chiave per rafforzare la risposta rispetto ai bisogni fisici e mentali degli adolescenti. “Il mondo non ha dimostrato sufficiente attenzione alla salute dei ragazzi e degli adolescenti – dice Flavia Bustreo, assistente direttore generale per la famiglia e la salute delle donne e dei bambini dell’Oms – e speriamo che questo Rapporto serva come ‘trampolino’ per un’azione accelerata sulla salute degli adolescenti”.

Nel rapporto, comunque, non mancano le buone notizie: si è ridotto il tasso di decessi legati a gravidanza e parto, anche se ancora oggi la mortalità materna è la seconda causa di mostre fra le ragazzine di 15-19 anni in alcune parti del mondo. Da non sottovalutare, invece, l’effetto di infezioni come quelle che causano diarrea e malattie delle basse vie respiratorie.

Altra nota dolente, l’attività fisica: meno di un adolescente su quattro fa abbastanza esercizio (per l’Oms almeno un’ora di attività fisica da moderata a vigorosa al giorno), ma d’altra parte oggi i giovanissimi fumano meno (almeno nei Paesi occidentali e in alcuni di quelli a medio e basso reddito).

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