AstroSamantha ha preso parte ad un’attività extraveicolare (Eva) insieme al cosmonauta russo Oleg Artemyev, comandante della Expedition 67, la missione attualmente in corso sulla Stazione Spaziale Internazionale
NordEst – Con oltre 50 minuti di ritardo, l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) è uscita per prima dal modulo russo Poisk della Stazione Spaziale, seguita da Artemyev, dell’agenzia spaziale russa Roscosmos.
Dopo essersi assicurata alla Stazione Spaziale, Cristoforetti ha installato una telecamera e quindi, con il collega Artemyev ha iniziato a lavorare alle operazioni per il rilascio dei dieci nanosatelliti. Questo è il primo compito nel lungo programma di lavoro dei due astronauti, in una passeggiata spaziale che dovrebbe durare almeno sei ore e mezzo.
Quella di Cristoforetti e Artemyev è un’attività extra-veicolare pianificata attorno al segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Tutte le attività riguardano infatti strutture che si trovano nella parte russa della Iss: il Braccio Robotico Europeo (Era) al quale oggi i due astronauti dovranno lavorare si trova sul modulo russo Nauka; sono previste inoltre le operazioni nella camera di compensazione del modulo russo Nauka (o Mlm, Multipurpose Laboratory Module), agganciato alla Stazione Spaziale nel luglio 2021 per servire sia come laboratorio sia come punto di attracco delle navette.
Per l’astronauta di origini trentine, Samantha Cristoforetti, si tratta della prima EVA della sua carriera e sarà la prima donna europea a compiere un’attività nello spazio aperto indossando una tuta russa Orlan.
Samantha e Olag lavoreranno, tra le altre cose, al programma ERA (European Robotic Arm) il primo robot in grado di “camminare” attorno al segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale. Leggero e potente, lungo oltre 11 metri, il braccio ha la capacità di ancorarsi a dei punti fissi della Stazione e di muoversi avanti e indietro da solo. Servirà come braccio manipolatore principale nella parte russa della Stazione Spaziale. I suoi sette giunti possono gestire carichi utili di diverse tonnellate, con un’ampia gamma di movimenti per le attività di assemblaggio.
Cristoforetti è in orbita per la missione europea Minerva dallo scorso 27 aprile ed è alla sua seconda missione dopo quella avvenuta a cavallo del 2014 ed il 2015 per la missione FUTURA dell’Agenzia Spaziale Italiana nel corso della quale stabilì il record di permanenza in orbita in una singola missione per una donna totalizzando 199 giorni e 16 ore consecutivi nello spazio. L’equipaggio della Crew-4 a bordo della Stazione Spaziale è parte dell’Expedition 67 e rimarrà in orbita fino alla fine di settembre.