Questo il comunicato diffuso, che pubblichiamo integralmente, dopo l’acceso dibattito di queste ore a livello nazionale. Nei prossimi giorni il ministro Locatelli incontrerà la famiglia per fare chiarezza. A questo link social, la prima denuncia della madre ripresa da La Repubblica
San Martino di Castrozza (Trento) – La struttura turistica, aveva chiesto alla mamma di cenare in uno spazio riservato con il figlio e non insieme agli altri ospiti. La titolare si era scusata subito dopo la partenza, via mail, con la famiglia e ora fornisce la sua versione.
L’Hotel Colbricon si dice: «Estremamente rammaricato per quanto accaduto», sottolineando al contempo che «nulla è stato compiuto in malafede o con intento discriminatorio». Alcuni clienti, riferiscono i titolari dell’hotel: «Si sono rivolti ai gestori per chiedere una maggiore tranquillità, a causa delle urla nella sala da pranzo». E dato che «come struttura che opera nel settore alberghiero da oltre 40 anni, l’Hotel Colbricon Beauty & Relax ha la priorità di garantire il benessere di tutti i suoi ospiti», la proprietaria ha proposto a Cecilia e Remo di spostarsi.
Dove? «In una saletta intima, raccolta, in cui spicca come elemento decorativo un mosaico di vetro. Non, come è stato scritto, un vetro oscurato o una stanza in cui isolare Tommaso; al contrario, un luogo nel quale a Tommaso venissero garantite la massima discrezione e la possibilità di esprimersi liberamente».
Nella nota si legge ancora: «La proprietaria dell’hotel si scusa per il gesto fraintendibile. Non era suo intento offendere la sensibilità di nessuno, motivo per il quale ha subito tentato di aprire un dialogo con le persone coinvolte, per ora senza risultati. Sono moltissime le telefonate e le e-mail, anche da parte di testate giornalistiche, che l’hotel ha ricevuto in questi giorni, ma la titolare della struttura non è ancora riuscita a contattare la Repubblica, il cui articolo ha dato inizio alla vicenda senza dare possibilità ai proprietari dell’hotel di spiegare la propria versione dei fatti».
In chiusura: «L’intero staff dell’Hotel Colbricon rinnovano le proprie scuse alla famiglia di Tommaso e i propri ringraziamenti agli ospiti, ai colleghi e agli amici che li hanno sostenuti in queste ore difficili, in cui sono stati travolti da un’autentica tempesta mediatica e critiche spesso infondate in quanto provenienti da persone estranee ai fatti».
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Diciamo al sig Barbieri di andare in questo albergo!,,,,,,,,,4 stelle......????????????????????????? Mai andrei in questo albergo
L'italiano è fatto cosi. Lanciano peluche allo staff del Governo, per i migranti morti, portano il proprio cane al ristorante, poi si infastidiscono se mentre banchettano c'è un ragazzo disabile fra i commensali! Schifo è dir poco!