20I fatti risalgono al 15 dicembre scorso. La donna di Primiero viene rimandata a casa dopo l’esame al Santa Chiara, ma muore poco più tardi: la famiglia denuncia
Primiero (Trento) – Una denuncia di omicidio colposo è partita dalla famiglia di una trentina di 78 anni, morta nelle ore dopo essere stata dimessa dall’ospedale Santa Chiara di Trento. L’episodio riguarda una donna di Mezzano, Giuseppina Franceschi, di 77 anni.
Il fatto risale allo scorso 15 dicembre. Per la donna era stata programmata una cardioversione, ovvero una procedura per ripristinare il ritmo sinusale del battito cardiaco in seguito ad un’aritmia.
Effettuata la procedura in pronto soccorso a Trento, era stata dimessa dopo qualche ora e si era sentita male poco dopo essere rincasata. L’intervento dei sanitari con elisoccorso e ambulanza era stato vano.
La denuncia, presentata dall’avvocato Mario Giuliano, evidenzia una documentazione scarna, l’esecuzione in pronto soccorso della procedura, anziché in reparto e un tempo ritenuto troppo breve di permanenza in ospedale prima delle dimissioni. Sul caso era stata presentata anche una interrogazione provinciale.
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In breve
Malaria: mamma Sofia, contagio dopo prelievo a malata – “Il contagio della nostra bambina è avvenuto nello stesso ambulatorio in cui precedentemente era stato fatto un prelievo alla bambina del Burkina Faso ed effettuato dalla stessa infermiera”. Così la mamma di Sofia, la bambina trentina di 4 anni morta per malaria il 4 settembre 2017, riferiva nei giorni scorsi per la prima volta della vicenda, in un’intervista rilasciata ai quotidiani locali. Per la morte della piccola l’inchiesta della Procura di Trento si era chiusa a marzo con un’indagata, un’infermiera dell’ospedale di Trento.