La presentazione al Polo universitario delle professioni sanitarie con il presidente della Provincia Fugatti, l’assessore Segnana e il dg Ferro
Trento – Il direttore generale Antonio Ferro ha presentato i sette nuovi direttori di unità operativa dell’Apss. Alla conferenza hanno preso parte il presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti, l’assessore alla salute Stefania Segnana, il direttore sanitario dell’Apss Giuliano Mariotti e, per l’Università di Trento, il direttore del Cismed Olivier Jousson.
Le nomine sono il frutto di una selezione che ha tenuto conto dei percorsi curricolari, delle esperienze professionali maturate e di altri requisiti quali l’attività didattica e la produzione scientifica. In particolare, Alberto Crestani, Monica Bonenti e Carmela Scozzafava hanno ricevuto l’incarico di direttore medico di Struttura complessa per l’organizzazione delle Unità operative e l’organizzazione dei servizi sanitari di base rispettivamente del Distretto est, del Distretto nord e del Distretto sud,
Paola Boccagni l’incarico di direttore medico dell’Unità operativa multizonale di immunoematologia e trasfusionale, Cristina Contu dell’Unità operativa di medicina interna dell’ospedale di Cles, Federica Portolan dell’Unità operativa di medicina interna dell’ospedale di Arco e Vito Racanelli dell’Unità operativa di medicina interna dell’ospedale di Trento.
L’ingresso di sette nuove figure apicali di così elevato profilo professionale rappresenta un passo importante nella strategia diretta al completamento e al consolidamento dell’assetto organizzativo dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, con inevitabili ricadute positive sotto l’aspetto dell’efficienza delle singole Unità operative e, di riflesso, della tempestività nell’erogazione di servizi e prestazioni per i cittadini. In particolare la nomina dei direttori per l’organizzazione delle Unità operative e dei servizi sanitari di base è un tassello fondamentale della nuova organizzazione distrettuale che si pone anche a nuovo modello territoriale secondo quanto previsto dal d.m. n.77 del 2022 in materia di assistenza territoriale. Tali figure avranno un ruolo fondamentale anche per la riorganizzazione della medicina e pediatria di famiglia e nella costruzione delle reti professionali locali. L’operazione peraltro è un positivo ritorno d’immagine per la capacità dell’Azienda di saper attirare, accogliere e valorizzare profili di elevato livello specialistico e professionale. Occorre sottolineare infine come due dei sette direttori di Unità operativa andranno a ricoprire il loro incarico in ospedali di valli, in ottemperanza ai principi dell’ospedale diffuso e della prossimità delle cure e della presa in carico dei pazienti.
«Oggi è per noi una giornata importante perché presentiamo sette nuovi direttori di Unità complessa e tutti sanno quanto siano determinanti le risorse umane per far funzionare il nostro sistema. La nomina dei tre primari è strategica soprattutto per un’azienda territoriale che crede nella prossimità delle cure – ha affermato il direttore generale dell’Apss Antonio Ferro – La nomina delle strutture complesse distrettuali infatti è essenziale per dare completezza alla nostra riforma, un modello innovativo fondato su dipartimenti transmurali che gestiscano le esigenze e l’assistenza nella maniera più prossimale e possibile. Con queste tre nomine si sviluppa quindi la medicina territoriale con un altro importante obiettivo che è quello dell’integrazione socio sanitaria e dei rapporti da creare con i comuni, per seguire casi specifici dove predomina l’aspetto sociale. Altro tema importante di questa conferenza stampa è quello della riorganizzazione delle medicine interne, in particolare per quanto riguarda Trento e il percorso di rafforzamento della Scuola di medicina. In accordo con l’Università è stato fatto un bando di concorso per un posto di professore ordinario che assumerà allo stesso tempo anche la direzione della struttura complessa. Con l’università è in atto un grande rapporto di collaborazione per la realizzazione di una Scuola di medicina che sviluppi in pari tempo e in modo equilibrato la parte universitaria e la parte dei nostri operatori. Il quid in più è dato proprio dall’unione di ricerca e di innovazione, che ci renderà e più appetibili in termini di risorse umane verso l’esterno».
«Oggi è un momento importante per l’Azienda sanitaria perché queste nuove sette figure apicali rappresentano la forte capacità di innovazione del nostro sistema sanitario: sotto l’aspetto tecnico, scientifico, e per quanto riguarda la capacità di essere un sistema attrattivo per i professionisti – ha dichiarato il presidente Maurizio Fugatti – e questo nonostante le difficoltà che si incontrano oggi nel reperire personale medico, a livello nazionale ma anche provinciale. Crediamo che con la capacità di impostare la programmazione nel medio periodo, con lungimiranza, si riescano ad affrontare e risolvere oggettive criticità. La presentazione dei nuovi sette professionisti ne è un esempio concreto. La sanità che stiamo realizzando oggi segue l’idea di organizzazione territoriale come l’avevamo impostata a suo tempo, fondata sull’ospedale diffuso che nonostante le difficoltà deve essere mantenuto, come chiedono anche i cittadini e le comunità locali. Un modello di sanità la cui efficacia è testimoniata dai risultati del monitoraggio Lea del Ministero della salute, che anche per l’anno 2021 promuove il sistema sanitario trentino a pieni voti».
«Il nostro impegno è quello di integrare le esigenze dell’azienda sanitaria in termini di organico e quelle dell’Università, sono esigenze complementari che stiamo realizzando molto bene per il momento e credo che ne seguiranno molte altre perché il ritmo di reclutamento è elevatissimo – ha dichiarato il direttore del Cismed Olivier Jousson – Tra l’Azienda provinciale per i servizi sanitari e Università c’è un ottimo rapporto di collaborazione: in particolare l’apporto dell’Università è quello di dare alta formazione per gli studenti in varie discipline, medicina e chirurgia ma presto anche le professioni sanitarie e le scuole di specializzazione, e anche docenti medici per i quali la ricerca diventa una componente molto importante».
«Abbiamo organizzato questa conferenza stampa per informare la comunità trentina e comunicare quanto stiamo realizzando come Assessorato, come Azienda sanitaria e Dipartimento – sono state le parole dell’assessore alla salute Stefania Segnana – ci congratuliamo con i nuovi direttori che avranno un ruolo importante all’interno della riorganizzazione della nostra Azienda sanitaria. Un benvenuto al dottor Vito Racanelli con l’augurio che si possa trovare bene in Trentino». L’assessore ha quindi evidenziato anche «l’importanza di riconoscere l’impegno e il legame con il Trentino di tutti gli altri direttori di Unità operativa», oltre al fatto che «sono cresciuti professionalmente, fin dall’inizio, nel nostro sistema sanitario provinciale e, al contempo, lo abbiano fatto crescere con le loro professionalità»,. Nelle sue conclusioni Segnana ha posto in luce come «oggi presentiamo una squadra di professionisti, e solo attraverso un lavoro di squadra si possono affrontare e superare le difficili sfide che la sanità deve affrontare, per costruire insieme il nostro futuro e il futuro della sanità trentina».
Paola Baccagni
Paola Boccagni si laurea nel 1988 in medicina e chirurgia all’Università degli studi di Verona e consegue la specializzazione in allergologia e immunologia clinica a Firenze nel 1991 e in Medicina Trasfusionale a Strasburgo nel 1995. Lavora inizialmente come assistente medico a Verona al servizio di immunologia clinica e ricopre il ruolo di professore a contratto per il corso di immunologia nelle scuole di specializzazione di igiene e medicina preventiva e di pediatria, annesse alla Facoltà di medicina e chirurgia dell’università di Verona. Da marzo 1993 lavora nel Servizio di immunoematologia e trasfusione dell’Apss, dove ricopre l’incarico di alta professionalità in immunologia clinica e di laboratorio e dal 2014 quello di responsabile della Struttura semplice di diagnostica immunoematologica. Da un anno è direttore facente funzioni della Struttura complessa multizonale e referente della struttura provinciale di coordinamento per i servizi trasfusionali.
Alberto Crestani
Alberto Crestani si laurea in medicina e chirurgia all’Università degli studi di Bologna nel 1996 e si specializza in igiene e medicina preventiva. Inizia la professione al Dipartimento di prevenzione di Bassano del Grappa, e da maggio 2001 entra nell’Apss al Servizio di igiene e sanità pubblica nel territorio Valsugana e Primiero. Dopo un periodo al Dipartimento di prevenzione dell’ azienda Ulss di Asolo, nel 2003 rientra nell’Apss al Servizio igiene pubblica per Valsugana e Primiero. Dal 2006 al 2019 è responsabile dell’Unità operativa assistenza territoriale Primiero, rinominata in seguito cure primarie Primiero. Dal 2020 al 2023 è direttore facente funzioni dell’Unità operativa cure primarie Valsugana, Tesino e Primiero.
Monica Bonenti
Monica Bonenti si laurea in medicina e chirurgia alla facoltà di medicina e chirurgia dell’Università statale di Milano nel 1993 e si specializza in igiene e medicina preventiva. Sempre nel 1993 si iscrive all’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della Provincia di Trento. Dal 1999 al 2007 lavora nell’ospedale San Camillo di Trento e dal 2008 al 2013 nell’Unità operativa cure primarie del distretto Giudicarie e Rendena dell’Apss. Attualmente è dirigente medico con incarico di alta professionalità nell’Unità operativa di cure primarie del Distretto nord dell’Apss. Si occupa allo stesso tempo del supporto alla medicina penitenziaria nella Casa circondariale di Trento. È professore a contratto all’Università di Verona, e docente alla Scuola di formazione specifica in medicina generale di Trento. È presidente Card (Confederazione associazioni regionali di distretto – Società scientifica delle attività sociosanitarie territoriali) ed è iscritta nel Registro dei medici coordinatori di Rsa della Provincia di Trento.
Cristina Contu
Cristina Contu si laurea in medicina e chirurgia all’università di Padova nel luglio del 1989. Si specializza in medicina interna a Verona nel 1994 e in cardiologia a Padova nel 2012. Dal 1992 lavora nell’Apss dove esercita la professione in varie strutture aziendali ambulatoriali e ospedaliere. Nel 2010 lavora nell’Unità operativa di medicina interna di Trento dove dal 2018 ricopre l’incarico di alta specializzazione in patologie cardiovascolari nel diabetico. Da gennaio 2022 a maggio 2023 è direttore facente funzioni dell’Unità operativa di medicina interna di Trento.
Federica Portolan
Federica Portolan si laurea all’Università degli studi di Verona nel 2001 e si specializza in medicina interna nel 2006. Dal 2007 è in servizio all’Unità operativa di medicina interna e pronto soccorso dell’ospedale Valli del Noce di Cles. Sempre in questa Unità operativa, da settembre 2013 al luglio 2015 ricopre l’incarico di alta professionalità in diabetologia e malattie metaboliche e da agosto 2015 a maggio 2023 quello di responsabile di struttura semplice del Centro diabetologico. Da settembre 2022 a maggio 2023 assume la carica di direttore facente funzioni dell’Unità operativa di medicina interna e pronto soccorso dell’ospedale Valli del Noce di Cles dopo esserne stata anche vicedirettore.
Vito Racanelli
Vito Racanelli si laurea in medicina e chirurgia all’Università degli studi di Bari ‘Aldo Moro’, nel 1996, quattro anni più tardi si specializza in Oncologia nello stesso ateneo. Dal 2001 al 2004 è ricercatore al National Institutes of Health – Bethesda, Usa. Nel 2004 ottiene il dottorato di ricerca in diagnostica biomolecolare in medicina interna e oncologia. Dal 2001 al 2013 è ricercatore universitario di medicina interna nell’Università degli studi di Bari. Da luglio 2019 ad aprile 2022 è direttore della scuola di specializzazione in medicina d’emergenza-urgenza e, da luglio 2022 a maggio 2023, di quella di specializzazione in medicina interna. È stato professore associato di medicina interna nell’università degli studi di Bari e professore ordinario di medicina interna all’Università di Trento al dipartimento di biologia cellulare, computazionale e integrata (Cibio). Per quanto riguarda l’attività clinica dal 2001 al 2003 è medico nell’unità operativa di medicina interna universitaria al Policlinico di Bari. Dal 2004 al 2010 è caporeparto nell’Unità operativa di medicina interna al Policlinico di Bari ‘Michele Bufano’. Dal 2011 al 2023 caporeparto all’Unità operativa di Medicina interna universitaria ‘Guido Baccelli’. Dal 2017 al 2023 è responsabile dell’Unità operativa di “Immuno-epatologia” e, dal giugno 2023, è direttore dell’Unità operativa di medicina interna dell’Ospedale Santa Chiara di Trento.
Carmela Scozzafava
Carmela Scozzafava si laurea in medicina e chirurgia all’Università degli studi Magna Græcia di Catanzaro e nel 2003 si specializza in igiene e medicina preventiva, indirizzo epidemiologia e sanità pubblica. Inizia l’attività professionale nel 2004 nell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento nell’Unità operativa di assistenza territoriale, dapprima nel Distretto di Trento e Valle dei Laghi e successivamente nei Distretti Vallagarina e Alto Garda e Ledro. Dal 2010 è Responsabile dell’Organizzazione dei servizi sanitari di base Alto Garda, Ledro e Giudicarie. Da aprile 2012 a gennaio 2013 ricopre il ruolo di direttore facente funzioni dell’Unità operativa cure primarie del Distretto centro sud. Da aprile 2020 a dicembre 2022 ricopre il ruolo di Direttore facente funzioni dell’Unità operativa cure primarie Alto Garda e Ledro-Giudicarie.