Feltre (Belluno)/Suore condannate, annunciato ricorso- Colpo di scena, al processo contro le suore dell’asilo Sanguinazzi di Feltre. Il verdetto della Corte d’Appello di Venezia ha ribaltato la sentenza di primo grado che aveva assolto le religiose. Due di loro, suor Fidenzia e suor Umberta, sono state condannate per abuso di mezzi di correzione a sei mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena e tremila euro di risarcimento per ciascuna delle cinque parti civili. La vicenda risale tra l’aprile del ’99 e il giugno del 2003. In quell’arco di tempo, una decina di bambini avrebbero riferito ai genitori di essere stati maltrattati dal personale della scuola. Mamme e papà si rivolsero alla procura di Belluno con un esposto. Secondo i racconti dei figli le religiose avrebbero esagerato con i mezzi di disciplina, strattonando e alzando le mani sui bambini. Ma all’interno della scuola non sarebbero volati solo ceffoni: le cinque religiose – secondo l’accusa – avrebbero punzecchiato le mani dei piccoli con matite appuntite. Metodi educativi giudicati troppo severi e sfociati in un particolare episodio riferito da alcuni genitori e contestato a suor Fidenzia: in occasione di una festa di compleanno, una bimba avrebbe affondato un dito sulla torta facendo infuriare una delle suore che, per punirla, l’avrebbe afferrata per i codini sollevandola da terra. I difensori delle cinque religiose avevano fatto leva su alcune testimonianze che presentavano qualche debolezza.
Come, ad esempio, l’episodio della bambina a cui sarebbe stata strappata una ciocca di capelli per la sua irrequietezza, ma che non ha trovato conferma da una donna delle pulizie, citata come “super-testimone”. La vicenda non è ancora conclusa: gli avvocati delle due suore hanno già annunciato che faranno ricorso in Cassazione. Sono state assolte, invece, suor Yolanda, suor Clotilde e suor Gemma. “Ritenevamo più coerente con la povertà degli elementi raccolti dall’accusa – ha dichiarato, Antonio Prade, che difende le religiose – la sentenza di primo grado. Purtroppo la giurisprudenza è molto severa, un solo schiaffo può costituire abuso di mezzi di correzione, ma non c’è mai stata la volontà di assumere comportamenti vessatori nei confronti dei bambini”.
Trento/Trentino scomparso a Bologna, nessun esito – Sono trascorsi ormai più di dieci giorni dalla scomparsa di Mariano Cologna, lo studente universitario di 28 anni, di origine trentina, scomparso a Bologna il 25 gennaio. Finora le ricerche non hanno dato esito, solo la sua bicicletta è stata ritrovata, giovedì scorso, legata a un palo alla Ponticella di S.Lazzaro di Savena.
Mezzolombardo/Un gruppo di protesta su Facebook – Coirre in rete la protesta degli abitanti di Mezzolombardo, dopo l’improvvisa chiusura per richio crollo. "Vogliamo chiarezza", scrive il Comitato Cittadino Amici del San Giovanni. La speranza è che le promesse di rilancio dei servizi sanitari in Rotaliana non rimangano sulla carta. ISCRIVITI AL GRUPPO SU FACEBOOK
Bolzano/Intossicato nell’incendio – Un meranese è rimasto leggermente intossicato in seguito ad un incendio di una casa a Scena. Il fatto e’ avvenuto mercoledì mattina. Per domare le fiamme sviluppatesi nella casa di tre piani sono accorsi cento pompieri volontari da tutto il circondario. Non sono ancora state appurate le cause del rogo, ingenti i danni.
Bolzano/Riaprono le sale dell’ospedale – Riaprono le sale operatorie dell’ospedale di Bolzano, chiuse nei giorni scorsi a causa di forti esalazioni. Due operatori sanitari e quattro infermiere erano finiti al pronto soccorso con irritazione alle mucose della gola, oltre a nausea, vomito e cefalea. In un primo momento si era pensato che
si potesse trattare di formaldeide. ora, come informa il direttore del comprensorio sanitario, umberto tait, ‘anche gli ultimi controlli effettuati hanno avuto esito negativo’.