Marc Gisin trasferito in Svizzera in elicottero
NordEst – Era stato ricoverato a Bolzano dopo la rovinosa caduta nella discesa libera di coppa del mondo in Val Gardena. E’ in condizioni stabili. Il prossimo bollettino medico è annunciato per domenica pomeriggio.
Su una pista spettacolare ma piena di insidie, una spigolata a quasi 130 all’ora è costata cara al discesista svizzero Marc Gisin nella libera della Val Gardena, appuntamento di cdm maschile in Alto Adige. All’imbocco delle Gobbe del cammello, uno dei passaggi più’ difficili di tracciato che solo da questa stagione ospiterà per la prima volta anche una gara femminile, Gisin è volato via, cadendo in modo rovinoso e fermandosi decine di metri più in avanti, dove è rimasto incosciente.
Soccorso già in pista dai medici, con gara interrotta per oltre mezz’ora, Gisin è stato portato in elicottero all’ospedale di Bolzano, dove è arrivato 32 minuti dopo l’incidente. Nella caduta lo svizzero – trasportato successivamente all’ospedale di Lucerna – ha riportato la frattura di quattro costole, una commozione cerebrale e una lesione al bacino.
Un evento che riapre il tema della sicurezza sulle piste. Gisin non aveva l’airbag, un dispositivo di sicurezza non obbligatorio e adottato finora da circa un terzo degli uomini-jet. Il suo compagno di squadra Beat Feuz, terzo in gara, ha ammesso che non lo indossa, non convinto della reale utilità’. Dopo una lunga e preoccupata attesa, la prima a fornire qualche notizia al parterre è stata Michelle Gisin, sorella dello sciatore e a sua volta atleta della nazionale elvetica: “Marc ha ripreso conoscenza e le sue condizioni sono stabili”.
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In breve
Strage di nobili in un castello Austria, arrestato un conte – Una strage di famiglia, in un castello austriaco, a pochi giorni da Natale. È la vicenda che ha traumatizzato la piccola comunità di Mistelbach e che sta impegnando i tabloid locali, dal momento che a commettere tre omicidi, sterminando i familiari, è stato un conte di 54 anni. Il suo avvocato, però, avanza la richiesta al giudice che dovrà trattare il caso di ritenere il cliente incapace di intendere e di volere. Il conte Anton von Goess, che ha ucciso con un fucile da caccia il padre, il fratello e la matrigna, avrebbe infatti una grave malattia, un tumore con implicazioni al cervello. E questo avrebbe portato l’uomo a reagire molto male alle liti con il padre, descritto dal legale come un uomo dispotico. Vittime della strage avvenuta giovedì scorso nella dimora nobiliare di Bokfliess sono Hans Ulrich von Goess, 92 anni, la moglie Margherita Cassis Faraone di 87, di origini friulane, e il figlio Ernst, 52enne. La strage del castello di Bokfliess ha anche una forte eco in Italia, in Friuli, dove la comunità di Aquileia (Udine) ricorda addolorata Margherita Cassis Faraone, “filantropa di altri tempi” e benefattrice della sua terra di origine, cui era legatissima