Trevisi era stato il primo direttore straniero della National Opera di Pechino, aveva ricevuto nomine e incarichi dal Portogallo a Macao
Treviso – “Con Paolo se ne va un amico, una personalità che incarnava nella maniera più potente la trevigianità e la cultura veneta, in particolare quella dialettale e identitaria”. Così il presidente del Veneto Luca Zaia ricorda l’attore, scenografo, regista e direttore di teatri Paolo Trevisi, scomparso oggi all’età di 74 anni.
“Paolo era stato il primo direttore straniero della National Opera di Pechino, aveva ricevuto nomine e incarichi dal Portogallo a Macao, ma soprattutto era notissimo come regista goldoniano, in particolare del Sior Todero Brontolon, che aveva rappresentato in decine e decine di occasioni nel mondo. Proprio per il capolavoro del Goldoni, ai suoi esordi nel 1963, aveva comprato i costumi con il sostegno economico del vescovo di Treviso Mistrorigo, donandoli alla sua compagnia “I Giovani”. Ricordo quanto Paolo avesse a cuore il teatro comunale di Treviso, che ora porta il nome di quel Del Monaco per cui aveva organizzato un grande concerto commemorativo nel 25° della scomparsa, e che per diversi anni aveva diretto con eccezionale sguardo artistico. E proprio a Villorba, città natale dell’illustre tenore, Paolo Trevisi si era prestato come assessore, per ben 7 anni, offrendo alla comunità il suo enorme patrimonio di cultura e umanità”.
“Non sarebbe inappropriato – conclude il presidente del Veneto – se la città di Treviso ricordasse Paolo Trevisi dedicandogli un evento o un centro culturale, legando così indissolubilmente il suo ricordo all’identità del capoluogo che tanto amava e per cui ha speso l’intera vita artistica”.