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Scuola: Riforma e polemiche

Mentre in tutto il Triveneto proseguono le proteste della scuola per la nuova riforma del Governo, nel Bellunese si convoca una riunione d'urgenza. Da Belluno, l'assessore provinciale all'istruzione, Claudia Bettiol, ha convocato d'urgenza tutti i sindaci bellunesi per affrontare insieme con loro il problema dei tagli alle scuole di montagna.

La lettera di convocazione è partita giovedì mattina. La riunione è in programma mercoledì 29 ottobre 20o8, alle 17.30 in sala Affreschi di palazzo Piloni.
"Alla luce delle varie informazioni, anche contraddittorie, che si stanno susseguendo sulla prossima riforma della scuola – scrive Bettiol – e alla luce del D.L. n. 154 del 7.10.2008, ma in particolare dell'art. 3, si ritiene indispensabile e urgente un confronto con tutti i Comuni della provincia di Belluno per concordare una posizione
comune che garantisca il permanere dei plessi scolastici sul territorio bellunese".

La Provincia di Belluno raccoglie così la sollecitazione espressa nei
giorni scorsi da molti sindaci.

La situazione in Trentino

La protesta contro i tagli e i blocchi delle assunzioni all'Universita' di Trento parte dalla facolta' di Sociologia. Dopo una prima lezione all'aperto, tenuta mercoledì  mattina in piazza Venezia, sotto il monumento ad Alcide Degasperi, in queste ore si preparano le prossime proteste.

Si sta progettando anche una grande manifestazione per martedi' 28 ottobre davanti al Rettorato, in coincidenza con la riunione del Cda dell'Universita'.  Per tagli alle spese e blocco delle assunzioni, sono a rischio 75 posti di lavoro. La situazione preoccupa in particolare gli insegnanti di madrelingua.

Altri incontri in Veneto e Friuli

Un ''incontro aperto'' al quale potranno partecipare anche dirigenti scolastici e insegnanti e' stato organizzato dalla Facolta' di Scienze della Formazione dell'Universita' di Trieste per venerdì, per analizzare la riforma Gelmini.

L'obiettivo dell'incontro – spiega l'ateneo triestino – e' riflettere sia sulle problematiche emerse dopo la promulgazione dei decreti ministeriali, sia ''sul ruolo che la scuola e l'universita' pubbliche dovrebbero avere all'interno di uno Stato moderno fondato sui principi democratici sanciti dalla Costituzione di cui ricorrono proprio quest'anno i 60 anni dalla promulgazione''.

Categories: NordEst
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