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Scuole infanzia venete: “Dallo stato tagliati 330 milioni solo nel 2015″

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“Il diritto all’istruzione per i 100 mila bambini veneti e le loro famiglie che hanno scelto la scuola paritaria resta una priorità”

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Venezia – Sia pur lentamente, causa i vincoli di finanza pubblica e la complessità dei percorsi procedurali, i mandati di pagamento alle 1140 scuole d’infanzia e ai 793 nidi del Veneto sono in esecuzione. “La Regione sta pagando e intende mantenere fede a quanto impegnato nei propri bilanci”, assicura l’assessore al Sociale, alla quale spetta la delega anche a infanzia e nidi. “Il diritto all’istruzione per i 100 mila bambini veneti e le loro famiglie che hanno scelto la scuola paritaria resta una priorità, alla quale non intendiamo derogare, nonostante la contrazione del bilancio regionale”.

“Spiace che il senatore De Poli punti il dito nei confronti della Regione Veneto che, nonostante i tagli imposti dal governo, ha scelto di salvaguardare i fondi per le scuole per l’infanzia – replica il vicepresidente della Regione alle affermazioni dell’esponente di Area popolare – Ci saremmo aspettati da un senatore veneto, ex assessore regionale al sociale, un accorato appello alla maggioranza di cui fa parte e all’esecutivo che sostiene perché al Veneto siano garantite le risorse necessarie per la sopravvivenza del modello veneto, dove due bambini su tre nell’età della prima infanzia frequenta la scuola paritaria”.

“Ricordo al senatore De Poli – puntualizza il vicepresidente, che è anche assessore al bilancio – che solo nell’ultimo anno lo Stato ha decurtato di 330 milioni i trasferimenti al Veneto, tagliando 50 milioni a luglio, limando di 240 milioni i finanziamenti del fondo sanitario e infine, a settembre, ponendo a carico del bilancio regionale i 40 milioni necessari per finanziare le funzioni delle Province e della Città metropolitana di Venezia. Se lo Stato si fosse impegnato di più nella spending review dei propri ministeri e avesse penalizzato meno Regioni e Comuni virtuosi – conclude il vicepresidente – il Veneto ora non avrebbe alcun problema di bilancio nel garantire i contributi ad asili e nidi”.

“Mi auguro che il senatore De Poli e tutti i parlamentari eletti in questa regione siano al nostro fianco nella battaglia per l’autonomia del Veneto – conclude l’assessore al sociale – perché solo con certezza di risorse e autonomia di gestione riusciremo ad assicurare la sopravvivenza alle scuole paritarie e a non far arretrare la rete dei servizi alle famiglie. Nonostante i tagli, sinora il Veneto ha investito molto nei nidi e nelle scuole per l’infanzia. Vorremmo continuare a farlo, anzi ci proponiamo di investire di più in nuovi servizi come i nidi famiglia, ma se lo Stato continuerà a limare i trasferimenti e a sforbiciare le risorse delle Regioni, ad essere tradite saranno le speranze e le attese delle scuole e delle famiglie”.

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