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Gli iscritti – San Martino, gli iscritti sono 87. Ben dieci le Wrc e le Super 2000 in lizza, ma molto agguerrito anche lo schieramento in Gruppo N e nei trofei Clio R3 e Abarth. Per l’assoluta il solito duello Pedersoli-Re
che stavolta avranno in Porro e De Tisi i principali avversari. Giovedì le ricognizioni e poi tutti a cena i concorrenti con ospite d’onore il "drago" Munari. Venerdì verifiche, shake-down e crono spettacolo. Sabato quattro prove speciali da ripetere due volte,

87 iscritti sono un primo bilancio estremamente positivo – in tempi di grande crisi – per il 30° Rallye Internazionale San Martino di Castrozza e Primiero che entra nella sua settimana decisiva. In tempi conclamati di crisi, i piatti forti di 10 Wrc e 10 Super 2000, oltre al contorno di Clio R3 e Abarth 500 dei Trofei, con spruzzata di Peugeot e Suzuki Cup, fanno un menù delizioso per gli appassionati. Forse è merito del Manghen, la prova speciale del
mito rispolverata dagli archivi. Oppure è il fascino dei luoghi e l’ospitalità trentina.

Giovedì sera, al termine delle ricognizioni, tutti i concorrenti saranno alla cena offerta dalla San Martino Corse a Malga Ces, con invitato speciale il "drago" Sandro Munari, cinque vittorie come pilota e una (la prima, nel 1964) come navigatore del "ciabatta" (intesa come forma di pane, l’ha inventata lui) Arnaldo Cavallari. L’importante è che Luca Pedersoli (Ford Focus) e Felice Re (Citroen Xsara) , attori principali del Trofeo Rally Asfalto, trovino qualcuno di scomodo tra le ruote. Giusto per rendere più avvincente il finale di stagione. Paolo Porro con la sua Focus e Giorgio De Tisi pure al volante di una Xsara possono lottare per il podio, mentre il trio su Peugeot 206 composto da Sandro Giacomelli, Alessandro Taddei e il redivivo Gianni Fiora, dovrà giocare di rimessa, sfruttando eventuali occasioni.

Ruolo di outsider per Pio Nicolini (Skoda Fabia) e Alessandro Petrocco (Subaru Impreza). Si comincia venerdì sera con il crono spettacolo di "San Martino" sul piazzale Rosalpina (start ore 20.11) e poi sabato quattro prove speciali da ripetere due volte: "Manghen", "Val Malene", "Gobbera" e "Sagron". In totale faranno 120,14 km cronometrati. Per le posizioni di vertice possono proporsi le Super 2000, in particolare le Peugeot 207 di Alessio Pisi (34 punti) e Alfonso Di Benedetto (20), primo e secondo nella generale della Coppa Csai, e quelle a disposizione di Alessandro Perico e Claudio De Cecco, rivali temibili. Gruppo N con il leader di campionato Gianluca Vita (Mitsubishi Lancer EvoIX) che deve guardarsi dal tenace Roberto Sordi, al volante però di una Renault Clio Rs e già impegnato di suo nel confronto serrato tra le 2 ruote motrici. Nel folto gruppo delle Clio R3 si mescolano le ambizioni di Andrea Mezzogori e Davide Storace con un nugolo di avversari, tra cui gli esperti Fabrizio Martinis e Fabio Gianfico.

La pattuglia Abarth ha invece in Roberto Vescovi il suo riferimento assoluto, mentre nella Suzuki Cup, girone Est, Gianluigi Zilocchi deve guardarsi dall’estremo tentativo di rimonta di Andrea Lussana.

E’ tutto pronto ai piedi delle Pale – Cristian Marin presidente della scuderia San Martino corse e soci hanno lavorato con impegno e passione per preparare al meglio l’edizione del trentennale, in primo luogo tracciando cinque diverse prove speciali che rendono il percorso 2010 molto vario e articolato, decisamente selettivo. Poi è stato stilato un programma di massima per una settimana di festa rallystica a San Martino con una serie di iniziative a corollario della gara. 

La Cena del trentesimo –
Tra queste, la più significativa è senz’altro la cena di gala offerta a piloti e navigatori a Malga Ces, giovedì 15 luglio al termine delle ricognizioni. Un momento di condivisione, di amicizia e serenità alla vigilia della corsa.

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Il programma – Venerdì 16 luglio, dopo aver esaurito le pratiche burocratiche delle verifiche sportive e tecniche, si entrerà nel vivo con l’ormai tradizionale prova spettacolo “San Martino” (km 1,90) sul piazzale Rosalpina.Sabato 17 la giornata clou con quattro crono da ripetere due volte: “Val Malene” (km 26,41), “Gobbera” (9,07), “Sagron” (8,43) e soprattutto “Manghen” (15,21). Per riproporre la mitica prova del Passo Manghen, il Comitato organizzatore ha mobilitato le istituzioni del territorio e convinto della sua fattibilità ogni voce contraria. Lì si è fatta la storia del San Martino d’antan, l’epopea delle cinque vittorie del “drago” Sandro Munari e una serie infinita di aneddoti del tipo “io c’ero quando…”. Se lo ricorda bene anche Massimo Palmieri, medico-pilota bolognese testimonial ufficiale della campagna Donari gli Organi: una scelta consapevole. “Sul Manghen è nata la mia passione per i rally – spiega – e adesso ci torno portando un messaggio di speranza, perché col cuore si vince”.

La scuderia di Rovereto –
Si è mossa per prima sullo scacchiere delle iscrizioni al 30. Rally San Martino, inviando cinque tagliandi alla segreteria di gara. Ecco dunque già pronto a scaldare il motore Pio Nicolini, che assieme a Franco Fedel porterà in scena una sontuosa Skoda Fabia Wrc preparata dal Colombi Racing Team di Bergamo. Macchina super, ma niente proclami per il pilota trentino: “Primo obiettivo, divertirmi. Secondo, arrivare al traguardo. Non ho mai guidato un’auto di questo livello e il confronto sarà con i professionisti delle world rally car. Mi basterà fare bella figura, nulla di più.

L’importante è essere al via del San Martino, la gara di casa, l’appuntamento a cui non si deve mancare. Dal 2002 ho sempre corso, tranne il 2005 quando comunque ho fatto l’apripista”. Ragionamento analogo per Roberto Pellè, annunciato al via con una Renault Clio RS della Tecnodue di Trento, ma con maggiori ambizioni: “San Martino forever, non vedo l’ora. L’anno scorso mi sono ritirato all’ultima prova, quest’anno voglio vincere la Classe N3”. A leggergli le note il giovanissimo Mattia Folgheraiter. “E’ bravo, ha tanta passione – sostiene Pellé – e in scuderia cerchiamo di farlo crescere, perché c’è carenza di navigatori e bisogna dargli fiducia”. Prima volta al san Martino per Alessio Palazzini (Citroen C2), nonostante i 41 anni compiuti. “Per un lungo periodo ho corso con i kart, poi ho dovuto fermarmi.

L’anno scorso quasi per scommessa mi sono presentato al via della Trento-Bondone e ho fatto qualche ronde. Adesso ci provo con un rally vero – spiega il driver di Lavis – e mi faccio accompagnare da Patrick Eccli, prima volta anche per lui sul sedile di destra”. San Martino irrinunciabile per i piloti della Val di Fiemme, soprattutto quando sentono profumo di Manghen. “La mia Peugeot 106 N2 basta metterla in moto, è già pronta” assicura Marco Longo, da Predazzo dove questo rally ha una seconda casa. Al suo fianco il navigatore Remo Bazzanella. Infine Corrado Ciaghi, roveretano doc, che assieme alla bellunese Luana Tonin vuole prendersi una rivincita sulla sfortuna: “Nel 2009 la nostra Renault Clio Williams di scaduta omologazione si è fermata dopo tre prove a causa della rottura del cambio. Quest’anno vogliamo dare battaglia fino in fondo, a costo di spingerla a piedi”.


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Categories: NordEst
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