Il servizio civile vuole far crescere nei giovani la percezione del valore sociale del proprio lavoro e del proprio stare “in società”
Trento – È passato un anno esatto dall’approvazione dei criteri per la gestione del servizio civile universale provinciale. Criteri che hanno concluso l’iter di progettazione del nuovo servizio civile universale provinciale (SCUP) e hanno dato il via all’attivazione vera e propria. L’obiettivo del nuovo servizio civile era quello di allargare la partecipazione, semplificare le procedure, facilitare lo svolgimento del servizio civile, inteso non come teorico diritto ma come effettiva opportunità offerta a tutti i giovani di età compresa tra 18 e 28 anni. Il SCUP liberalizza infatti la possibilità per le organizzazioni di presentare progetti nell’arco dell’anno e prevede che entro 4 mesi ogni progetto presentato e valutato positivamente venga attuato. Anche la gestione per le organizzazioni è stata semplificata, limitando a due le figure indispensabili: quella del progettista e quella del tutor. L’allargamento della partecipazione è stato realizzato prevedendo diverse finestre di accesso per i giovani che nel 2015 sono state 7. La durata del progetto è stata liberalizzata, da 3 a 12 mesi, per aderire alle esigenze progettuali e anche per venire incontro alle tempistiche di vita dei giovani.
Attraverso il lavoro retribuito il servizio civile vuole far crescere i giovani al valore sociale del proprio lavoro e del proprio stare “in società” da adulti. Tale opportunità viene fornita attraverso la proposta di un “progetto” all’interno del quale inserirsi e che vede i giovani quali protagonisti: esso prevede un percorso formativo, l’acquisizione di determinate competenze, la partecipazione alla operatività dell’organizzazione proponente.
L’esperienza di lavoro nel progetto viene affiancata dalla formazione specifica, assicurata dall’organizzazione per almeno 4 ore al mese, e dalla formazione generale, incentrata sulle cosiddette “competenze trasversali” e assicurata dall’ufficio servizio civile per almeno 7 ore mensili. Non da ultimo, va ricordato che dal maggio 2015 il servizio civile è tra le possibili opzioni del programma europeo “Garanzia Giovani” realizzato dalla Provincia autonoma di Trento. Al SCUP continua ad affiancarsi il servizio civile nazionale, la cui gestione compete all’Ufficio servizio civile e che continua a seguire le modalità definite a livello ministeriale. Si pensa già al prossimo anno di lavoro. Nel 2016 saranno 5 i turni di proposizione. Per il 2016 il servizio civile sarà sempre una delle opzioni di garanzia giovani.
“Il servizio civile è a pieno titolo una politica attiva del lavoro – ha concluso l’assessora Ferrari – permette infatti ai nostri giovani di sperimentarsi e di inserirsi nel tessuto sociale. Il 2015 è stato un anno importante, ma non ci fermiamo qui. Ci sono aggiustamenti da fare e nuove sfide da intraprendere. Una di queste è la certificazione delle competenze che attraverso il servizio civile vogliamo sperimentare. Si tratta di un modo per riconoscere e certificare ai nostri giovani quanto hanno maturato e acquisito attraverso il servizio civile in modo che le competenze acquisite possano diventare patrimonio personale spendibile nel mercato del lavoro”.
I numeri
Nel 2015 sono state tre le tipologie di servizio civile attivate: il servizio civile universale provinciale, il servizio civile universale provinciale come opzione del programma europeo Garanzia giovani e il Servizio civile nazionale. Tre proposte attivate attraverso tre canali di finanziamento – provinciale, nazionale ed europeo – che hanno dato la possibilità a 414 giovani nel 2015 di partecipare al servizio civile. Nello specifico 160 giovani hanno aderito al servizio civile di garanzia giovani, 135 allo SCUP provinciale e 119 al servizio civile nazionale. Nel 2013 erano stati in totale 131 i giovani che avevano avuto questa opportunità, 93 nel 2012, 299 nel 2011, 113 nel 2010 e 203 nel 2009.
Il servizio civile di garanzia giovani ha visto l’attivazione di 5 turni di proposizione, ovvero 5 possibili date per gli enti di presentare progetti, 5 turni per i giovani iscritti a garanzia giovani di poter aderire ad uno dei progetti presentati. Il SCUP provinciale ha visto invece due chiamate per i giovani, una a settembre e una dicembre.
Per quanto riguarda il solo SCUP, nel 2015 sono stati presentati dalle organizzazioni di servizio civile 175 progetti, 3 dei quali risultavano a totale autofinanziamento. 19 sono stati valutati come non idonei, mentre altri 6 sono stati presentati fuori termine. Di questi 95 sono stati attivati in ambito dell’assistenza, 67 della cultura, 7 nelle politiche giovanili, 3 in attività comunali, 2 nel settore internazionale e 1 nel marketing.
Sono in tutto 145 le organizzazioni iscritte all’Albo provinciale, di cui 112 provinciali. Di queste attive, ovvero che hanno presentato progetti nel corso dell’anno, sono state 82. Tra le novità del servizio civile la possibilità anche per le aziende di progettare. Nel 2015 sono state già 3 le aziende che hanno proposto progetti di servizio civile. Nel 2015 sono stati 451 i posti disponibili, 319 per SCUP e 132 per il servizio civile nazionale. Ma la richiesta è ancora maggiore. Sono infatti 864 i giovani che nel 2015 hanno chiesto di aderire al servizio civile.