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Si aprono le trattative per la Giunta di Dellai e Pacher

Il nuovo Consiglio provinciale sarà convocato per  aprima volta il prossimo 2 dicembre. Nei prossimi giorni dovrà essere confermato l'esito elettorale. Tra poche ore il presidente si concederà qualche giorno di relax prima di ritornare ufficialmente alle trattative perla costituzione della nuova Giunta.

Dellai replica agli alleati

Il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, nel ribadire che ogni decisione in merito alla nuova Giunta sarà da lui assunta dopo le consultazioni con le forze politiche della coalizione, lancia anche un messaggio che qui riportiamo integralmente.

"Come è forse inevitabile ed in ogni caso prevedibile la stampa locale riporta ogni giorno voci e ipotesi a riguardo della composizione della nuova Giunta provinciale. Desidero ribadire che, in questa fase, qualsiasi ipotesi riportata è frutto di pura fantasia, almeno per quanto riguarda le opinioni del Presidente eletto, al quale, per legge, compete la decisione.
Per quanto mi riguarda intendo riflettere durante i prossimi giorni, in attesa, oltretutto, della proclamazione ufficiale dei risultati e intendo decidere dopo aver doverosamente consultato le forze politiche della coalizione.

Nel frattempo è più che logico che ogni forza politica rifletta sul voto ed anche sulle rispettive legittime attese a riguardo del contributo di ciascuno all'azione di Governo: auspico tuttavia che tale riflessione possa tradursi in momenti ed occasioni di incontro con il Presidente, evitando di rappresentate pubblicamente l'idea di una coalizione in preda all'ansia spartitoria. Abbiamo appena vinto una difficile battaglia elettorale, ricevendo uno straordinario mandato di fiducia da parte della comunità: è bene sempre tenerlo presente, fin dalle prime battute della legislatura, sforzandoci, anche nelle piccole cose, di dimostrare che tale fiducia è stata ben riposta."

La Giunta provinciale in Trentino, dovrebbe nascere entro tre settimane. Intanto però, inizia il balletto delle trattative e della rivendicazioni dei risultati. Oltre a Pacher, gli assessori dovrebbero essere altri due esponenti del Pd. Anche il Patt vorrebbe due assessorati ma sarà molto difficile che possa ottenerli.

I Verdi rivendicano la loro competenza in Giunta e puntano alla riconferma di un posto in Giunta, lo stesso vale per l'Udc che dopo il sostegno esterno a Dellai, con Marcello Carli guarda ad un assessorato esterno.

Guarda l'intervista a Marcello Carli (Udc)

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Dopo i risultati trentini, anche in Alto Adige Luis Durnwalder sembra ormai orientato verso una Giunta composta da Svp e Pd, escludendo Pdl e il partito di Bossi dall'esecutivo. 

Il nuovo Consiglio provinciale trentino

E' un Consiglio provinciale rinnovato certamente solo in parte quello che esce dalla consultazione elettorale del 9 novembre in Trentino. Elezioni che premiano la moderazione e l'esperienza di governo del presidente uscente, contro un Pdl fragile e disorganizzato, una Lega in rimonta ma non nelle aspettative e un Patt che si riconferma espressione del territorio, anche senza nomi illustri.

Il leader dell'Udc trentino Marcello Carli, conferma invece che non ci sarà nessun ricorso post voto da parte del suo partito.

Guarda l'intervista a Carli 

Certo i giovani non sono molti e nemmeno le donne, quelle elette sono già conosciute ai più. Sono 18 i consiglieri riconfermati e 17 quelli nuovi, tra questi segretari di partito, ma anche professionisti e commercianti.

Le nuove leve provinciali Per la prima volta entra in Consiglio (ma in molti lo danno presto vice di Dellai), l'ex sindaco di Trento e segretario del PD Alberto Pacher (15.337 voti), l'ex parlamentare Gianni Kessler (4.780 voti) figlio di un presidente storico della Provincia di Trento Bruno Kessler, il segretario del Patt, Ugo Rossi (3.469), il docente universitario Bruno Firmani (1.079 voti) dell'Italia dei Valori per la prima volta in Consiglio.

Tra i volti nuovi nel Pd ricordiamo Luca Zeni (3.164) e Mattia Civico (2.631), l'ex segretario Cgil Bruno Dorigatti (3.614 ) e il sindaco di Folgaria Alessandro Olivi (3.346). Altro primo cittadino, a Pergine è Renzo Anderle dell'UpT (3.243), negli ultimi anni ha guidato il Consorzio dei Comuni, personaggio fidato di Dellai.

Tra le file del centrodestra a fare opposizione allla staffetta Dellai/Pacher ci saranno: per la Lega Nord Luca Paternoster ( 1.296 voti), Alessandro Savoi (2.475), fondatore del partito in provincia di Trento e presidente oltre che promotore del ricorso contro l'Udc. Nello stesso gruppo anche Franca Penasa (1.593), sindaco di Rabbi ex Patt e Mario Casna (1.342) ex preside delle ITI.

Nel Pdl entrano Rodolfo Borga (3.811) già sindaco di Mezzolombardo e Giorgio Leonardi (2.494), il noto gioielliere roveretano, protagonista nella vicenda orologi che portò ai problemi giudiziari dell'allora esponente del Patt, Franco Tretter. Nuova entrata anche per il professor Claudio Eccher (lista Civica Divina – 1.983 voti), primario all'ospedale Santa Chiara di Trento e suocero del candidato presidente del centrodestra, senatore Sergio Divina.

I politici riconfermati  

Nell'UpT di Dellai sono riconfermati gli ex margheritini Tiziano Mellarini (6.980), Mauro Gilmozzi (4.066), Marco Depaoli ( 3.425), Mario Magnani (3.367), Giorgio Lunelli (3.156). Nelle file del Pd Marta Dalmaso (3.640) e Margherita Cogo (3.193); Franco Panizza (6.170) e Caterina Dominici (3.331) per il Patt; Roberto Bombarda ( 1.964) per i Verdi; Pino Morandini (4.909), Walter Viola (3.961) e Mauro Delladio (2.092) per il Popolo della Libertà.

Viene riconfermato anche l'ex presidente povinciale (ex Forza Italia, oggi di centro) Nerio Giovanazzi. Conferma anche per il ladino Luigi Chiocchetti (1.572). Nella Lega Sergio Divina (che quasi certamente rimarrà a Roma) ed Enzo Erminio Boso (1.381voti, che rimarrà europarlamentare cedendo il posto) e infine il governatore Lorenzo Dellai. Considerando che Fugatti rimarrà a Roma e Boso a Bruxelles, trasloca da palazzo Thun anche Giuseppe Filippin e diventa consigliere provinciale anche il valsuganotto Roberto Paccher.

Esclusi e delusi

Torna in banca l'ex Assessore alla sanità, Remo Andreolli che nonconquista il seggio in Consiglio. Delusi ed esclusi anche la sinistra radicale di Agostino Catalano e Gianfranco Valduga.  Esclusioni di peso anche per gli ex assessori Ottorino Bressanini, Marco Benedetti e Iva Berasi (Verdi) per l'ex leghista, oggi Valli Unite, Dennis Bertolini. Escluso anche Sergio Muraro del Patt, Giorgio Casagranda del Pd e Adelino Amistadi (UpT).  

Tutti gli eletti e gli esclusi che sognavano il Consiglio 

Categories: NordEst
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