In Trentino, ha spiegato Zanotelli ci sono 24 branchi stabili di lupi e 5 che si muovono sui confini. Intanto la Lav attacca la Provincia sulla dislocazione delle mangiatoie per i selvatici. Lav contro magiatoie nei boschi
Trento – Provincia al lavoro per: “consentire l’utilizzo dello spray anti orso (attualmente ancora non in uso), a tutta la comunità e non soltanto al Corpo forestale”. Lo riferisce una nota della Provincia sui lavori del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato sul tema dei grandi carnivori presso il Commissariato del Governo di Trento. Hanno partecipato, con il prefetto Filippo Santarelli, i presidenti delle Comunità di Valle, il presidente del Consiglio delle autonomie Paride Gianmoena e la direttrice generale del Comune di Trento Livia Ferrario.
L’assessore Zanotelli nel suo intervento ha condiviso la preoccupazione espressa dai territori e ribadita praticamente all’unisono dai presidenti del Cal e delle Comunità di Valle. In Trentino, ha spiegato, si registra la presenza di 24 branchi stabili di lupi e di 5 che si muovono sui confini. Per quanto riguarda l’orso, è in corso un monitoraggio puntuale per definire un quadro il più realistico possibile, tenuto conto che nel 2022 si sono avute 14 cucciolate.
“Siamo soggetti ad un preciso quadro normativo”, ha detto Zanotelli. Dallo Stato, ha aggiunto l’assessore, abbiamo avuto un’apertura sul tema del trasferimento degli orsi problematici. Si sta lavorando, ha detto inoltre, ad un piano per la gestione del lupo, tema che a livello centrale è più sentito perché si tratta di un problema diffuso su scala nazionale.
Lav contro mangiatoie nei boschi
La LAV attacca la provincia di Trento sulla gestione delle mangiatoie per animali selvatici nei boschi. Secondo gli ambientalisti sono 137 i siti di foraggiamento autorizzati nelle aree normalmente frequentate dagli orsi. “137 strutture suddivise in tre tipologie: mangiatoie; mangiatoie con deposito e casse per alimento concentrato, tutte accomunate dal fatto di fornire cibo in gran quantità a cervi e caprioli – scrive la Lav – a tutto beneficio dei cacciatori che potranno poi ucciderne in maggior numero. Ma il cibo contenuto nelle mangiatoie è estremamente attrattivo anche per gli orsi”.