Quanto vale l’aspetto economico della cultura per lo sviluppo produttivo del territorio?
Venezia – Il rapporto statistico 2014 della Regione, recentemente presentato, sulla base dei diversi studi che stimano l’impatto economico della cultura arriva ad affermare che il settore in Veneto produce una quota che va dal 5,4% al 6,3% del valore aggiunto totale.
Il patrimonio storico, artistico e culturale è uno dei veicoli di promozione per i prodotti di un territorio. I consumatori acquistano i beni veneti sia perché contraddistinti da design e qualità, sia perché richiamano il buon gusto e il bel vivere italiani che sono veicolati nel mondo proprio dalla cultura. E gli stranieri li richiedono anche tornati in patria. Il rapporto statistico della Regione analizza anche il valore delle esportazioni legate al sistema produttivo culturale: complessivamente il sistema produttivo culturale esporta dal Veneto beni per 5,5 miliardi di euro, pari al 10,5% del valore totale delle esportazioni venete, contribuendo all’8,2% dell’export culturale nazionale. Il peso economico dell’export del sistema culturale veneto è superiore a quello di intere nazioni, risultando molto più competitivo dell’intera Gran Bretagna, della Germania, degli Stati Uniti e del Giappone.
Osservando poi quanto incide la domanda di beni culturali sul totale di merci esportate dal Veneto per ogni area, emerge che sono i territori più lontani ad apprezzare di più il sistema produttivo culturale: il 22,5% di quanto viene acquistato in Medio Oriente dal Veneto è classificato bene culturale-creativo, così come il 19,8% di ciò che è esportato in America settentrionale ed il 17,8% dei beni che vanno in Asia orientale. Ai fini di una completa valutazione dell’impatto economico del “mondo cultura”, il rapporto dà anche qualche indicazione sulle abitudini di spesa del turista: chi è stato in Veneto per una vacanza culturale nel 2013, con almeno un pernottamento in una struttura ricettiva, ha speso mediamente al giorno 129 euro, quindi di più di un turista che effettua un soggiorno prevalentemente balneare o montano. Questa spesa comprende l’alloggio (42%), la ristorazione (23), gli acquisti (18%), il trasposto in loco (10%); il rimanente 7% altri servizi, tra cui musei, spettacoli, escursioni con guida, ecc.