Conferma degli investimenti attivati nella precedente legislatura per il miglioramento dei collegamenti viari e ciclopedonali per un Trentino sempre più interconnesso e che guarda al futuro scommettendo sulle grandi opere infrastrutturali ma anche sulla mobilità “dolce”
Trento – La Giunta provinciale, su proposta del presidente Maurizio Fugatti, ha approvato infatti il Documento di Programmazione degli interventi (DOPI) in materia di infrastrutture stradali e ciclopedonali per la legislatura. Una spesa programmata di oltre 950 milioni di euro per la legislatura che sarà destinata per migliorare i collegamenti del territorio provinciale.
“Anche nei prossimi anni il Trentino è chiamato a scelte importanti e strategiche sui temi della viabilità, delle infrastrutture e delle grandi opere – spiega il presidente Maurizio Fugatti -. Un territorio interconnesso significa migliorare le attuali strutture di collegamento viario, specialmente tra città e valli, zone periferiche e centrali, e consente di valorizzare e dare nuove prospettive ai territori distanti dai principali centri urbani”.
I principali interventi
Tra le opere che si intendono realizzare nei prossimi anni, il documento approvato dalla Giunta conferma gli interventi già deliberati nella scorsa legislatura, tra cui quelli già avviati e in corso di realizzazione, integrandoli delle necessarie eventuali maggiori risorse o rimodulandoli ove necessario.
La somma complessiva prevista dal Documento di programmazione degli interventi approvato è pari a complessivi 891.710.801,84 euro per la sezione strade e 84.376.540,14 per la sezione ciclabili.
Di seguito i principali interventi.
Variante Campitello Canazei, UF1 – Campitello e Canazei (opera S-1021), nuovo svincolo di collegamento tra la tangenziale di Trento e la S.P. 235 dell’Interporto (opera S-339), completamento del collegamento Piazze – Segonzano (2° intervento, nel comune Bedollo, opera S-994), la variante di Cles (opera S-466), la variante Molina Molina di Ledro (opera S-1040), variante di S. Ilario a Rovereto (opera S-1039), allargamento e sistemazione della “Curva del Palloncino” sulla SS 45bis “Gardesana Occidentale”(opera S-951), rettifica ed adeguamento della galleria “Ponte Pià” lungo la S.S. del Caffaro (opera s-174), nuovo ponte di Ravina lungo la S.P. 50 Destra Adige (opera S-944).
Trovano posto nel DOPI anche gli interventi prioritari ed urgenti, per l’avanzamento dei quali già lo scorso febbraio la Giunta aveva dato il via libera al primo stralcio della programmazione provinciale. Rientrano tra questi lo svincolo di Borgo est sulla S.S. 47 della Valsugana (opera S-1022), la variante di Ponte Arche (opera S-478), la sistemazione dei viadotti di Canova a Trento (opera S-55), gli interventi di messa in sicurezza della S.S. 47 della Valsugana e realizzazione di percorsi ciclopedonali lungolago – 1° intervento (opera S-1023), la riorganizzazione e raddoppio della S.S. 47 della Valsugana nel tratto tra Castelnuovo e Grigno (opera S-369), la variante Pinzolo – S.S. 239 di Campiglio (opera S-310), gli interventi di messa sicurezza della S.S. 12 in corrispondenza dello svincolo di Ravina (opera S-1032) e della viabilità del nuovo ospedale (opera s-602).
Tra gli interventi per la mobilità alternativa e il cicloturismo sono previsti infine il completamento del collegamento Trento-Pergine, il potenziamento dell’infrastruttura ciclabile attorno a Rovereto, la realizzazione del collegamento Limarò-Sarche, il completamento della ciclovia di Fiemme e Fassa, la ciclovia del Tesino, il collegamento ciclopedonale Pieve-Molina di Ledro.