Proibite indicazioni fuorvianti come “light” e “a basso contenuto di catrame”, divieto di utilizzare il mentolo
Bruxelles – Il Parlamento europeo approva una modifica della Direttiva Ue Tabacco. Informazioni salutistiche in etichetta più grandi, divieto del mentolo tra cinque anni e di parole come “light”. Zanoni: “Maggiori informazioni sui danni causati dal fumo e tutela per i non fumatori in primis i bambini, anche se avremmo potuto osare di più”
Il Parlamento europeo ha approvato oggi a Strasburgo la relazione di Linda McAvan (eurodeputata britannica e socialista) sulla proposta di Direttiva “sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati”. Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI, Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare per il Parlamento europeo, ha così commentato: “Si tratta di un passo avanti verso misure che informeranno maggiormente i fumatori sui terribili effetti del fumo e proteggeranno i non fumatori, soprattutto le donne incinta e bambini. Tuttavia si sarebbe potuto fare di più adottando una posizione ancora più dura sulle informazioni al consumatore”.
Il Parlamento europeo ha approvato un aumento delle immagini sugli avvertimenti salutistici sul 65 per cento del pacchetto di sigarette (contro l’attuale 30 e 40 per cento sui due lati), anche se la proposta originaria della Commissione europea prevedeva il 75 per cento. Messo al bando l’utilizzo del mentolo, un escamotage che rende le sigarette più attraenti per gli adolescenti, ma con un ritardo di cinque anni rispetto alla proposta. Bocciato invece il divieto delle sigarette slim e della proposta di trattare le sigarette elettroniche come medicinali. Proibite, invece, l’utilizzo di indicazioni fuorvianti come “light” e “a basso contenuto di catrame”.
“700mila morti l’anno a causa del fumo sono un massacro. Per questo abbiamo voluto aumentare le informazioni per i fumatori europei e proteggere maggiormente dal fumo passivo i non fumatori. Purtroppo le statistiche mostrano che a fronte di una diminuzione totale dei fumatori in Europa si sta assistendo a un preoccupante aumento di chi accende la sigaretta tra i 15 e i 25 anni – afferma Zanoni – Per questo avrei preferito una normativa ancora più severa, anche se si tratta comunque di un passo in avanti per una maggiore tutela della salute dei cittadini fumatori e non”.