Ultima di 14 fratelli, Pia Zortea spegne 100 candeline mercoledì 7 settembre. Una vita di ricordi e di avventure, ma anche di grande dolore per la scomparsa di due suoi figli, in giovane età. Il suo segreto? “Ci davano l’olio di merluzzo a scuola, ma io lo mescolavo sempre con lo zucchero”
di Christian Zurlo
Prade (Canal San Bovo – Trento) – L’emozione non ha voce, ma la rivivi intensamente negli occhi di chi ti parla. Brilla nello sguardo di Pia Zortea, che festeggia i suoi 100 anni di vita, portati con grinta.
La memoria non le manca affatto e nemmeno la voglia di mettere in riga ancora i suoi parenti più stretti.
La incontriamo nella casa “ai Berni”, poco sotto il paese di Prade nel Vanoi, con la figlia Maddalena e la pronipote Gaia.
E’ seduta sul divano, ha un rosario bianco in mano e ‘sgrana’ velocemente una preghiera dietro l’altra. “Ho perso il conto – ci dice sorridendo – di quanti ne dico ogni giorno, perchè bisogna pregare anche per chi non crede”.
Ma Nonna Pia Zortea – 100 anni portati con il peso del tempo e con una forza d’animo davvero unica – ha nel suo cuore quella piccola madonna di “Coladina” nei pressi di Imèr, dove è nata e ha vissuto una vita, con i suoi genitori. Ultima di 14 fratelli, da quattro anni, vive a Prade, con la figlia Maddalena e i parenti, che le dedicano ogni attenzione.
Dalla Francia alla Germania
Staresti ore ad ascoltarla, nonna Pia. Ci sediamo sul divano vicino a lei e quando inizia a raccontare, ci prende la mano, gli occhi diventano lucidi e la voce si fa più roca. Lo capisci dallo sguardo, quanto sta pensando, quanti ricordi riaffiorano rapidamente.
“Avevo 14 anni – racconta Pia – quando mio fratello mi portò al confine con la Francia, per raggiungere mia sorella a Grenoble, dove ho fatto la barista in un locale, per diverso tempo”. Erano gli anni ’30 e in valle c’era poco da fare, si cercava un lavoro all’estero per “campare”.
“Conclusa l’esperienza francese – continua Pia Zortea – ho proseguito in Germania, nei campi con altre persone di Imèr. Si faceva di tutto – aggiunge – ogni tipo di lavoro, andavo anche con i cavalli”.
Rino e la lettera dalla Russia
Ma il suo “Rino”, il marito scomparso 18 anni fa, le è rimasto nel cuore, fin dal primo incontro. Fino a quel momento che lei non dimenticherà mai: “Mi ha scritto una lettera dalla Russia, dicendomi di preparare le carte per il matrimonio! Una felicità immensa: ci siamo abbracciati a Venezia, ma lui era pieno di pidocchi, tornava dalla Campagna italiana di Russia, un’esperienza terribile. Era il 1943, seguirono le ‘nozze’ alla Madonna di Pinè”.
Una vita piena di sacrifici, quella di Pia. Molti i momenti difficili, tra questi la scomparsa di due suoi figli – in giovane età – Martino e Maria, così come è accaduto per altri parenti stretti. Una vita di fatiche e di stenti la sua, lavorando in campagna, nella stalla di “Coladina”, ma sempre con la schiena dritta.
Oggi mangia ancora polenta e formaggio con i crauti e la salsiccia: “Che piatt bon…”, ci dice. E poi ricorda ancora qualche parola di francese.
Ai giovani ripete sempre: “No ste sposarve” (non sposatevi ndr) , Che brut mondo, con tuti ‘sti telefonini e co ‘sto facebook (che mondo brutto con tutti questi telefonini e questo facebook ndr)“. Ma alla fine di una lunga chiacchierata le chiediamo il suo segreto per arrivare così in forma a 100 anni.
Nonna Pia ci pensa un po’ e dopo una pausa, con il sorriso sul volto ammette: “Mi davano sempre l’olio di pesce a scuola. In un solo cucchiaio, che andava bene per tutta la classe. La scuola era quella in centro a Imèr che ha chiuso i battenti da pochi anni, ma la ricordo bene. Per tenermi in forma invece – conclude Pia – su e giù per anni con i contenitori del latte in spalla, da Imèr a “Coladina”, tutta in salita, anche d’inverno e poi quante “carghe de fen…” (sacchi di fieno sulle spalle ndr) .
‘Na volta l’era massa de an vers, ancoi l’e massa de quell’altro’, conclude Nonna Pia, evidenziando come un tempo i sacrifici erano anche troppi, ma oggi a molti giovani, qualche fatica in più farebbe solo bene… un po’ come l’olio di merluzzo a scuola, con lo zucchero ovviamente… Provare per credere!
Tanti Auguri Nonna Pia, 100 di questi giorni, dalle comunità di Prade e Imèr “Coladina”!
L’emozione non ha voce
Santa messa e taglio della torta a Prade mercoledì 7 settembre per i 100 anni di nonna Pia, alla presenza dei parroci don Nicola Belli e don Gianpietro Simion con il sindaco di Imèr, Gianni Bellotto, mentre il collega di Canal San Bovo, Albert Rattin è passato in mattinata per congratularsi con la festeggiata. Molte le persone presenti per abbracciare Nonna Pia. I prossimi saranno 101…