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Tonadico ricorda don Albino Turra

Chi era don Albino Turra –  Albino Turra nacque a Tonadico di Primiero (TN) il 24 dicembre 1926 da Giovanni Battista Turra e Albina Dellapiazza (Ori). Fu battezzato dal curato Don Guido Polo, che sarà poi il suo primo maestro nell’arte musicale, ed ebbe come padrini Domenico Longo (segretario comunale di Tonadico) e Lina Tavernaro. Albino è il secondo figlio di Battista e Albina che si unirono in matrimonio nella Chiesa di Tonadico il 28 giugno 1921.

Fin dai primi anni della sua infanzia ebbe modo di immergersi nel mondo della musica sacra in quanto seguiva il padre che in quegli anni dirigeva il coro parrocchiale di Tonadico. Don Albino fu avviato allo studio dell’harmonium e dell’organo da Don Guido Polo fin da piccolissimo. Egli ricordava con commozione che il padre gli aveva costruito appositamente uno sgabello su misura per poter arrivare alla tastiera dell’organo e accompagnare i canti alle varie funzioni sacre (gli vennero costruite appositamente anche una un paio di scarpe per poter arrivare alla pedaliera).

La sua prima infanzia fu dunque un’immersione nella musica da chiesa, che continuò con maggior intensità dopo il suo ingresso nel seminario diocesano di Trento, avvenuto nell’ottobre del 1938, dove le celebrazioni erano ancor più frequenti e curate in tutte le sue parti musicali e alle quali lui non poteva mancare in quanto fu scelto subito quale accompagnatore allo strumento. In seminario potè continuare gli studi musicali e proseguirli anche dopo l’ordinazione sacerdole, e in ciò fu sempre bene assecondato dai suoi superiori. Fu ordinato sacerdote nel 1951 e celebro la sua prima Messa a Trento il 29 giugno 1951 e a Tonadico il 1 luglio 1951. Subito mons.Celestino Eccher lo volle al suo fianco come insegnante nella Scuola Diocesana di Musica Sacra nell’anno scolastico 1951/52.

Il suo compito era quello di guidare i giovani alla conoscenza e alla pratica dell’organo, compito che tante volte continuò anche fuori dall’ambito scolastico, dando una mano a tutti quei giovani che dimostravano buona volontà nell’imparare. Nel 1954 si diplomò in pianoforte presso il Conservatorio “C.Monteverdi” di Bolzano (fu allievo di Bruno Mezzana) e nel 1957 in organo e composizione organistica sotto la guida di Luigi Ferdinando Tagliavini. Seguivano gli studi di specializzazione nel 1957-1959 sempre con lo stesso Tagliavini. Dal 1958 fu organista del Duomo di Trento, dove succedeva a don Attilio Bormiolli e, dal marzo dello stesso anno, insegnante d’organo presso il Civico liceo musicale pareggiato.

E’ stato pure insegnante di organo e composizione organistica presso i conservatori “C.Monteverdi” di Bolzano e “F.Dall’Abaco” di Verona. Il contatto con Tagliavini gli permise di affinare non solo le sue capacità tecniche, ma anche di approfondire la conoscenza dell’organo meccanico e di porsi sulla scia di un’altro illustre organologo trentino, Renato Lunelli, per continuarne l’opera con passione, fermezza e competenza. La sua attività concertistica fu molto intensa, come pure i suoi interventi per il recupero e la conservazione degli organi storici del Trentino. Egli fece parte, fin dalla sua nascita (1969), della “Commissione provinciale per la tutela degli organi storici”, con l’arch.Giacomo Nonens e il prof.Gustavo Tait.

Fu anche uno dei propugnatori del ritorno dell’organo meccanico e numerosi sono i suoi progetti di organi. Negli ultimi anni aveva formato, per primo in Italia, un duo concertistico per organo e clavicembalo, con la clavicembalista Emilia Fadini, per il quale si serviva di un organo positivo del 1600 che aveva fatto restaurare a proprie spese dall’organaro Bartolomeo Formentelli di Verona. Proprio nel momento quando la sua fama cominciava ad uscire dai confini nazionali, fu stroncato da un infarto il 3 marzo 1970 presso l’Ospedale di Feltre, dove era stato ricoverato a seguito di un malore che aveva avuto mentre da Trento si recava a casa dei suoi genitori a Tonadico. Aveva soli quarantatre anni.

Don Albino è sempre stato una persona retta, modesta e riservata; alla più autentica semplicità e bontà univa il fervore dell’apostolo, in uno slancio battagliero, senza compromessi, nella difesa della “buona musica” e dell’organo meccanico, in un periodo difficile nel quale dovevano trovare la loro operatività le nuove norme conciliari sulla musica sacra. Era sempre disponibile per un concerto, per la visita o catalogazione di un organo…. era legato al mondo che crede nella concretezza delle cose, conquistate con pazienza, tenacia e sacrificio. Lottò sempre a viso aperto per le sue idee; incontrò cattiverie e ostilità non solo da vivo ma anche da morto. La sua dura presa di posizione sul settimanale “Vita Trentina” non era tanto contro la riforma della musica sacra, che lui accettava, quanto per una forma di monopolizzazione nell’interpretazione delle norme conciliari, per la facilità con cui venivano risolti certi problemi senza interpellare nessuno e per una chiusura delle Autorità competenti.

  • Le iniziative locali:
Sabato 26 giugno 2010

ore 21 – Chiesa Parrocchiale di Tonadico
Concerto commemorativo con la partecipazione del Coro e Schola Gregoriana della Polifonica Friulana “J:Tomadini”. Pagine organistiche saranno alternate al canto gregoriano e a musiche corali di Andrea e Giovanni Gabrieli e Antonio Vivaldi.

Domenica 27 giungo 2010
♦ ore 9.15 Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale
ore 10.30 presso l’Oratorio Parrocchiale (Scuola Materna)

Dedica della sala polivalente dell’Oratorio Parrocchiale a don Albino con benedizione della targa. Presentazione della persona e dell’opera di don Albino, con i ricordi di chi lo ha conosciuto. Al termine della cerimonia momento conviviale con un rinfresco.

Categories: NordEst
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