Alla riscoperta di Miramare e del suo territorio: archeologia a Trieste nell’Ottocento è il titolo della conferenza che l’archeologa Maria Elena Masano terrà lunedì 19 settembre, alle ore 20.30, nella sala della Rosa dei venti del Museo storico del Castello di Miramare.
Con la consapevolezza che l’archeologia e lo studio dell’antichità siano discipline sempre attuali e rappresentino, non solo un insegnamento, ma anche un monito per le generazioni future, si ricostruirà il percorso che l’
archeologia ha compiuto a
Trieste nell’
Ottocento, quando, da occupazione dilettantistica per eruditi – seppur animanti da un amore incondizionato per la propria patria-, si apprestava a diventare un campo di studi sistematico, fatto di metodologie e indagini precise e rigorose.
Nel percorso storico emergeranno le figure di alcuni dei protagonisti della storia triestina, comePietro Kandler e Alberto Puschi, artefici della valorizzazione del patrimonio culturale della città, allo scopo di diffonderne sempre più la coscienza storica. Si partirà dalla costruzione del Castello di Miramare, periodo in cui si è avviata un’importante stagione di ricerche archeologiche sul territorio, che hanno avuto, come esito fortunato, la scoperta di una villa marittima romana ricca di ornamenti e di mosaici, localizzata nel territorio di Barcola.
L’ingresso è gratuito per coloro che assistono alla presentazione; a pagamento per coloro che desiderano visitare le mostre e il Museo che rimarrà aperto sino alle ore 22.30 (chiusura biglietteria ore 22.00)
Nella foto: pavimento a mosaico bianco e nero con motivo a rosone proveniente dalla villa romana di Barcola (I secolo d.C.). Oggi è conservato nel Lapidario Tergestino situato nei sotterranei del Castello di San Giusto.