La società: “Sempre corretti”. Crollo a Genova, 39 morti. L’esperto: “Possibile difetto di progettazione”. Gli altri ponti di Morandi. Il piccolo Samuele, ‘la Ely’ e i fidanzati: chi erano le vittime. La storia di Marius ed Edy. “C’è rischio di dover abbattere le case”. L’autista del camion: “Ho inchiodato, era l’inferno”
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Genova (Adnkronos) – Si continua a scavare alla ricerca di eventuali ulteriori vittime tra le macerie del ponte Morandi crollato due giorni fa a Genova, ma per ora non sono stati né individuati né recuperati altri corpi. Al momento sono 38 i morti accertati. I feriti sono 15 di cui 9 in codice rosso. Vertice in Procura, il Procuratore capo Cozzi fa sapere che ‘ci potrebbero essere ancora 10-20 persone disperse’. A Parigi aperta un’inchiesta per omicidi colposi.
“Ci potrebbero essere ancora 10-20 persone disperse”. Lo ha detto il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi oggi in procura facendo il punto sulle indagini per il crollo del ponte Morandi.
“Di fronte a una tragedia del genere non voglio sentir parlare di limiti di spesa o di norma”. Ha affermato Cozzi che coordina le indagini per il crollo del ponte Morandi per il quale sono stati ipotizzati i reati di omicidio colposo plurimo, disastro colposo conseguente a crollo di costruzione e attentato colposo alla sicurezza dei trasporti.
Tra le ipotesi di reato allo studio della procura di Genova che sta indagando sul crollo di ponte Morandi c’è anche omicidio colposo stradale anche se “e’ prematuro perche’ dipende tutto dalle possibili configurazioni di scenario”. Così il procuratore capo Cozzi. “E prematuro anticiparlo perché significherebbe inquadrare in un certo modo le possibili cause e ipotecare un qualcosa che ancora si deve conoscere”. I reati ipotizzati sono attentato colposo alla sicurezza dei trasporti e disastro colposo conseguente al crollo di costruzione con omicidio colposo plurimo. “Al momento le ipotesi di reato sono tutte a carico di ignoti perché bisogna individuare prima le possibili cause”, ha sottolineato il procuratore capo.
La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per “omicidi colposi”in relazione al crollo del ponte Morandi a Genova, in cui sono rimasti uccisi 4 ragazzi francesi. La procura di Parigi ha annunciato l’apertura di un’inchiesta per “lesioni involontarie” e “omicidi colposi”. Le indagini sono state affidate alla Direzione della gendarmeria nazionale. Sfollati, 45 alloggi subito, 300 entro 2 mesi.
La polemica sulla concessione
Revoca della concessione ad Autostrade senza aspettare l’esito dell’inchiesta sulla tragedia del ponte Morandi. “Non possiamo attendere i tempi della giustizia penale” ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri, organizzato presso la sede della prefettura, dopo la tragedia del crollo del viadotto, confermando il via libera alla procedura.
“Abbiamo l’obbligo di far viaggiare tutti i cittadini in sicurezza e disporremo la revoca della concessione ad Autostrade, a cui incombeva l’onere, l’obbligo e il vincolo di curare le manutenzioni di questo viadotto e assicurare agli utenti di poter viaggiare in sicurezza”.
“Proclameremo una giornata di lutto nazionale, che cercheremo di far coincidere con le cerimonie funebri” ha detto Conte. I funerali di Stato dovrebbero tenersi sabato mattina. Dalla prefettura del capoluogo ligure sottolineano, però, che le notizie sono ancora in via di aggiornamento e si dovranno attendere le prossime ore per una conferma ufficiale.
Salvini: “Molto alta probabilità di altre vittime”
Il premier Conte ha annunciato, poi, la delibera dello stato d’emergenza e lo stanziamento di cinque milioni di euro per i primi interventi. “Abbiamo deliberato di accogliere la richiesta del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e decretare lo stato di emergenza per 12 mesi in conseguenza degli eventi di ieri mattina, a causa del crollo del viadotto noto come Ponte Morandi e stanziato per primi interventi 5 milioni sul fondo delle emergenze nazionali“.
Di Maio: “Familiari dei morti non possono aspettare”
“La contabilità dei morti aumenta mano a mano che passano le ore, non possiamo che esprimere la nostra vicinanza a loro, le loro famiglie e al personale sanitario che sta lavorando. Abbiamo visitato feriti in condizioni gravi – aggiunge – e raccolto le loro testimonianze. A tutti i feriti e le persone che versano in gravi condizioni auguriamo una ponta guarigione”.”Sono tragedie inaccettabili, in una società moderna non devono accadere. Questo governo farà di tutto perché non si verifichino più” assicura Conte rivolgendo un “sincero applauso alla macchina dei soccorsi” e chiarendo di aver ricevuto “garanzie dalla procura per la rimozione delle macerie”. Il premier ha ribadito anche l’intenzione di far partire al più presto un piano di monitoraggio delle infrastrutture italiane “per garantire massima serenità e sicurezza alla popolazione”.
LA REPLICA DI AUTOSTRADE -“In relazione all’annuncio dell’avvio della procedura di revoca della concessione, Autostrade per l’Italia si dichiara fiduciosa di poter dimostrare di aver sempre correttamente adempiuto ai propri obblighi di concessionario, nell’ambito del contraddittorio previsto dalle regole contrattuali che si svolgerà nei prossimi mesi – scrivono in una nota -. E’ una fiducia che si fonda sulle attività di monitoraggio e manutenzione svolte sulla base dei migliori standard internazionali. Peraltro non è possibile in questa fase formulare alcuna ipotesi attendibile sulle cause del crollo”. “Autostrade per l’Italia sta lavorando alacremente alla definizione del progetto di ricostruzione del viadotto – aggiungono -, che completerebbe in cinque mesi dalla piena disponibilità delle aree. La società continuerà a collaborare con le istituzioni locali per ridurre il più possibile i disagi causati dal crollo”.
Autostrade: “Ponte Morandi era monitorato”
TONINELLI – “Desecreteremo integralmente tutti i contratti in essere con i concessionari Autostrade e li pubblicheremo sul sito del @mitgov – twitta il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Danilo Toninelli -. Inoltre con il Governo del cambiamento non ci saranno più convenzioni che avvantaggiano i gestori privati a discapito dello Stato. #maipiù #Genova”.