NordEst

Transacqua, via libera alla lottizzazione di Viale Piave con il voto di Cerqueni e Zortea

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Via libera al Piano – Riflettori puntati su viale Piave in consiglio comunale a Transacqua. Dopo le accese discussioni dei mesi scorsi, la maggioranza del Comune ha la strada spianata nell’adozione del documento che più preoccupava la Giunta guidata dal sindaco Marino Simoni.

Al punto 4 dell’ordine del giorno, vi era proprio la "Procedura di adozione del Piano di lottizzazione convenzionata in Viale Piave nel Comune di Transacqua. 1^ adozione, a seguito dell’annullamento della deliberazione del Consiglio comunale n. 37 del 22.06.2010 avvenuto con sentenza del T.R.G.A. di Trento n. 226/2012".

Il documento del gruppo misto –
Approvazione senza alcun problema al provvedimento già nella serata di lunedì grazie al voto favorevole di Flavio Zortea e Liliana Cerqueni (Gruppo misto), di recente usciti con forza dal gruppo che guida il Comune. Una posizione così favorevole al primo voto, fa discutere il paese, dopo la loro recente uscita dal gruppo di maggioranza con toni molto accesi. 

Minoranze divise –
Completamente contrari a questa posizione gli altri membri della minoranza con posizioni molto ferme. "La nostra minoranza – spiega Roberto Pradel – , come sempre fedele a quanto già detto più volte e in linea con il suo modo di porsi ha espresso voto contrario, facendo notare che il gran pasticcio, doveva essere sanato dalla sola maggioranza, vera ed unica responsabile di tutto ciò. Purtroppo il principio di responsabilità etico e politico non sembra essere più nel DNA della nostra democrazia italiana. Le vicende a livello nazionale sono a testimoniarlo. La nostra minoranza con la solita determinazione ha ribadito quanto detto al tempo della adozione in consiglio comunale, ovvero:

1 – il risultato estetico di inserimento urbanistico nell’area non ci sembra adeguato – in sostanza corriamo il rischio che diventi una brutta cosa di 30.000 metri cubi;
2 – vi sono delle palesi irregolarità urbanistiche, formali e sostanziali all’interno della concessione stessa (il contenzioso legale aperto ne è la testimonianza);
3 Memori della vicenda della Cooperativa di Transacqua – i punti 1 e 2 potrebbero concorre a mettere in difficoltà il richiedente (società privata) in quanto potrebbe essere un boomerang mediatico, portare a ritardi nei tempi, con potenziale venir meno di quella funzione sociale per cui il progetto ci è stato presentato, ovvero una funzione sociale per una miglior offerta al consumatore – in sintesi migliori prezzi".

?Sulla questione il dibattito è aperto sul sito di TransacquaLibera

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