"Frutta nelle scuole" è un programma comunitario di educazione alimentare rivolto agli alunni delle scuole primarie e coordinato dal Mipaaf – il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; a gestire la distribuzione di frutta e verdura è Naturitalia, raggruppamento di aziende agricole, mentre le misure di accompagnamento sul territorio sono affidate ad Alimos. La terza annualità, che coinvolge quest’anno in Trentino ben 5.279 alunni di 49 plessi scolastici, è stata presentata, presso la Sala Verde di Trentino Marketing a Trento, con la partecipazione di: Marta Dalmaso, assessore provinciale all’istruzione e sport; Tiziano Mellarini, assessore provinciale all’agricoltura; Augusto Renella, direttore marketing di Naturitalia; Massimo Brusaporci, direttore di Alimos; Ennio Magnani, presidente di APOT.
"Frutta nelle scuole" è un programma promosso dall’Unione europea per incentivare l’adozione di abitudini alimentari sane ed equilibrate attraverso la distribuzione gratuita di frutta e verdura ai bambini tra i 6 e gli 11 anni. A livello nazionale coinvolge circa 950.000 alunni di 8.500 scuole primarie, con uno stanziamento complessivo pari a 31 milioni di euro, mentre a livello locale riguarda 5.279 alunni distribuiti su 49 plessi scolastici, a fronte di un contingente assegnato di 7.844 alunni che nella nostra provincia potenzialmente avrebbero potuto usufruirne.
"In questo progetto, di grande valenza culturale ed educativa, la scuola ha un ruolo fondamentale – sono state le parole dell’assessore provinciale Marta Dalmaso -. Si sa che troppo spesso verso la frutta e la verdura i bambini non sono attenti e le famiglie hanno difficoltà a coinvolgerli, per questo veicolare una nuova cultura del cibo attraverso il mondo scolastico è davvero importante; tra l’altro, nel corso degli anni siamo riusciti ad affinare gli strumenti con cui avvicinarci alle classi con risultati eccellenti".
Il programma prevede la distribuzione, durante l’intervallo di metà mattina, di frutta e verdura di qualità (proveniente da produzione integrata, DOP, IGP e biologica) oltre all’attuazione di misure accompagnatorie aventi come scopo la promozione della cultura legata alla sana alimentazione e alla conoscenza dei prodotti ortofrutticoli e alle modalità produttive, anche attraverso le visite a fattorie didattiche. In Trentino sono coinvolte le realtà di Sant’Orsola di Pergine, Mondomelinda di Taio e Maso Corradini di Molina di Fiemme.
Il progetto è stato adattato alle esigenze locali, in particolare si è ottenuto l’impiego delle mele trentine grazie ad APOT, l’associazione dei produttori ortofrutticoli trentini che fa parte di “Naturitalia” e che ha potuto così assicurare la fornitura del prodotto locale: su 33 somministrazioni previste dal programma, ben 6 sono costituite da mele DOP della Val di Non, confezionate a Taio, tagliate ma con la buccia, conservate in una confezione biodegradabile della durata di due settimane grazie all’aggiunta di solo acido ascorbico. Rispetto allo scorso anno vi è una maggior attenzione alla tutela dell’ambiente grazie alla riduzione e alla biodegradabilità degli imballaggi, inoltre sono stati ottimizzati i trasporti con la consegna di una doppia fornitura di prodotto per coprire due somministrazioni.
"Questa iniziativa mette ulteriormente in vetrina il valore della produzione agroalimentare trentina – ha commentato quindi l’assessore provinciale Tiziano Mellarini – in particolare per quello che è il prodotto simbolo della produzione trentina, la mela. Circa il 68% dell’intera produzione nazionale di mele avviene infatti all’interno del territorio regionale del Trentino – Alto Adige. Inoltre cercare di aumentare il consumo di frutta e verdura nell’ambito scolastico è un’azione preventiva, di contrasto all’obesità e al sovrappeso, un fenomeno preoccupante in continuo aumento in tutta Europa, non solo in Italia, anche se sappiamo che in Trentino i dati sono fortunatamente inferiori alla media nazionale. Secondo un recente report del progetto ‘okkio alla salute’, che ha interessato 42.155 alunni delle scuole primarie italiane, il 23% dei bambini è in sovrappeso e l’11% obesi, in Trentino invece l’incidenza di bambini sovrappeso è del 17,2% ed i bimbi obesi incidono per il 3,5%, ma bisogna comunque prestare attenzione".
Oltre 5.000 alunni di quasi 50 scuole di primo grado: è questa dunque la platea a cui si rivolge il programma comunitario “Frutta nelle Scuole” nel territorio della provincia autonoma di Trento. Promosso dall’Unione Europea e gestito in Italia dal Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il progetto, giunto alla terza annualità, si propone di incentivare l’adozione di abitudini alimentari sane ed equilibrate attraverso la distribuzione gratuita di frutta e verdura fresca a bambini tra i 6 e gli 11 anni. Ognuno di questi “giovani consumatori” riceve fino al termine dell’anno scolastico prodotti ortofrutticoli freschi, interi o tagliati e pronti all’uso, in confezioni studiate con particolare riguardo per ridurre al massimo l’impatto ambientale tramite l’utilizzo di materiali riciclabili. Nel corso del corrente anno scolastico verranno effettuate 33 distribuzioni di frutta e verdura nelle scuole primarie del Trentino, all’incirca una alla settimana e secondo il ciclo delle stagioni. La distribuzione è affidata a Naturitalia, moderno sistema integrato di aziende agricole specializzate nella produzione di ortofrutta. La società è capofila di un raggruppamento temporaneo di imprese che garantisce l’ampiezza della gamma di tipologie offerte, l’attenzione alla stagionalità e la qualità certificata dei prodotti.
"Grazie ad una presenza ramificata nelle aree più vocate del territorio nazionale – ha dichiarato Augusto Renella, direttore marketing di Naturitalia – siamo in grado di offrire ai bambini delle scuole aderenti al progetto un ampio assortimento di prodotti ortofrutticoli italiani di eccellenza tra cui la Mela DOP della Val di Non e la Mela Alto Adige IGP (Südtiroler Apfel), le Pere IGP dell’Emilia Romagna, le Arance dalla Sicilia e le Clementine IGP della Calabria: tutte produzioni di grande qualità realizzate nel pieno rispetto dell’ambiente e con le tecniche di coltivazione a lotta integrata o da agricoltura biologica". Oltre a Naturitalia, infatti, il raggruppamento comprende le principali organizzazioni di produttori italiane: Alegra, Apofruit Italia, Apo Conerpo, OP Nordest, Orogel Fresco, VOG Products e APOT, ovvero l’Associazione dei Produttori di Ortofrutta del Trentino, i cui soci sono le organizzazioni di produttori dei consorzi Melinda, La Trentina e Sant’Orsola.
APOT rappresenta direttamente queste tre organizzazioni e indirettamente altre 21 cooperative e circa 8 mila produttori con una base associativa costituita da circa il 90% dei produttori del territorio.
Seppur decisamente importante, la sola distribuzione di frutta e verdura non si traduce automaticamente in un consumo regolare e consapevole e per questo il Programma comunitario prevede le cosiddette “misure d’accompagnamento”, vale a dire una serie di attività e strumenti specifici in grado di aumentare l’efficacia del messaggio veicolato. Il raggruppamento temporaneo di imprese ha affidato la realizzazione di queste attività alla cooperativa Alimos. "Quest’anno – ha evidenziato Massimo Brusaporci, direttore di Alimos – in provincia di Trento è prevista la realizzazione di giornate a tema, numerose visite in fattorie didattiche e stabilimenti, orti scolastici oltre a strumenti ludico-didattici destinati ad ognuno degli alunni coinvolti". Tutti gli strumenti messi a disposizione dei giovani studenti e le iniziative organizzate nell’ambito del progetto “Frutta nelle Scuole” sono offerti gratuitamente dalle aziende del raggruppamento di imprese.
Il presidente di APOT, Ennio Magnani, ha infine sottolineato l’importanza del progetto, che deve essere visto come iniziativa educativa verso l’ortofrutta come fattore di benessere e salute, ma anche come strumento di aggregazione dei produttori e quindi base di lavoro per nuove iniziative di collaborazione orientate ad aumentare la competitività del sistema del’ortofrutta: "Stiamo portando frutta salubre e di stagione nelle scuole – sono state le sue parole – e speriamo che questo progetto contribuisca a diffondere la cultura del rispetto del lavoro agricolo".