Manovra anticrisi in Trentino da 850 milioni di euro per il 2009. E' stata approvata venerdì dalla Giunta della provincia autonoma di Trento. L'impatto e' previsto in un miglioramento del pil del 2%, come sottolineato dal presidente della provincia, Lorenzo Dellai. Il meccanismo, oltre ad aiuti diretti e contingenti a famiglie e imprese, intende privilegiare investimenti tali da produrre a loro volta ricchezza o lavoro.
La manovra nel dettaglio
Sono pari a 4.465 milioni di euro le entrate della finanza provinciale per l'esercizio 2009 (+0,8% rispetto al 2008), presentato oggi dalla Giunta alle parti economiche e sociali. La vera novità di quest'anno è il corposo pacchetto anticrisi messo in campo dall'amministrazione provinciale, per una cifra complessiva di 850 milioni di euro, pari a oltre il 5% del Pil.
Di questi, 92 milioni vanno alle fasce sociali in difficoltà e 141 ad interventi per il sostegno delle imprese. Previsti anche investimenti straordinari per 482 milioni di euro. Fra le novità che la manovra introduce il reddito minimo di garanzia, per una spesa complessiva di 18 milioni di euro. Previsto anche il congelamento delle tariffe dei servizi pubblici per tutto il 2009.
È un intervento articolato e complesso quello messo a punto dall'amministrazione provinciale per fronteggiare la crisi economica, che farà sentire i suoi effetti per tutto il 2009 e parte del 2010. Le entrate disponibili per l'esercizio 2009 sono quantificate in 4.465 milioni di euro, in crescita dello 0,8% rispetto al 2008, livello comunque compatibile con i vincoli fissati dal patto di stabilità interno 2009 (riduzione della spesa dello 0,6% rispetto al 2008), in quanto sono previste componenti di spesa (in prevalenza sanità e concessione di crediti) non rilevanti ai fini del rispetto della predetta disciplina.
La parte più interessante del Bilancio 2009 è rappresentata dalla manovra anticongiunturale, pari a 850 milioni di euro. In totale la manovra "vale" oltre il 5% del Pil provinciale; quella dell'Unione europea è pari all'1,5%, quella dello Stato italiano allo 0,3-0,4%. Bastano queste percentuali per fare capire qual è la portata dell'intervento, che può essere confrontato (fatte ovviamente le debite proporzioni) solo con quello del Usa, che a loro volta stanziano per la manovra anticrisi di quest'anno il 5% del Pil.
Com'è noto fra settembre e dicembre 2008 la Provincia aveva già varato una serie di misure di emergenza, comprendenti gli aiuti alle famiglie più in difficoltà e il sostegno all'accesso al credito da parte delle imprese. Con la strategia di bilancio 2009 la Giunta Dellai propone ora un vero e proprio Piano provinciale di sostegno all'occupazione e per la ripresa economica. Esso si articola in:
a) interventi di sostegno al reddito, misure di contrasto alla povertà e per promuovere l'occupazione;
b) interventi a sostegno delle imprese;
c) azioni strutturali per la produttività e la competitività del sistema;
d) una manovra straordinaria sugli investimenti a sostegno della domanda interna con elevate ricadute sul territorio.
Come abbiamo detto, la spesa in favore delle fasce sociali in difficoltà ammonta a 92 milioni di euro. Di questi, 18 vanno al reddito minimo di garanzia, introducendo di fatto una nuova concezione di welfare, vicina a quella del Nord Europa: in pratica la Provincia garantirà il raggiungimento della soglia minima – fissata in 6.500 euro annui per il singolo (che diventano 13.000-13.500 circa per una coppia con figlio minore, conformemente al metodo di calcolo adottato) – a tutti gli aventi diritto, ovvero cittadini residenti da almeno 3 anni e che abbiano avuto entrate da attività lavorative negli ultimi anni (per i nuclei con persone in età da lavoro).
Le condizioni economiche – calcolate con riferimento al nucleo familiare in base alla scala di equivalenza – saranno valutate attraverso l'Icef e gli indicatori di consumo per particolari situazioni di reddito nullo o marginale.
Per fronteggiare l'emergenza occupazionale – con il sostegno al reddito dei lavoratori che perdono l'impiego e il varo di attività formative – sono previsti invece 22 milioni di euro per sussidi e 17 per attività formative, più altri 24 milioni veicolati attraverso progetti dell'Agenzia del lavoro.
Sempre fra le novità introdotte dalla manovra nel campo del welfare abbiamo le misure per favorire l'occupazione femminile, fra cui la messa a disposizione di voucher per l'acquisto di servizi di cura privati per chi non può accedere all'offerta pubblica di servizi, per un totale di 5 milioni di euro.
Ed ancora: la Provincia conferma con la manovra di bilancio l'invarianza per l'anno 2009 delle tariffe per l'accesso ai servizi pubblici (rette delle case di case di riposo, trasporti, mense scolastiche ecc.) assumendo a proprio carico l'onere aggiuntivo per la crescita dei costi di produzione, per oltre 6 milioni di euro.
Veniamo alle misure a sostegno delle imprese, per un totale di 141 milioni di euro. Fra le voci più importanti quella relativa all'accesso al credito, tramite gli enti di garanzia, per un totale di 39 milioni di euro messi a disposizione dalla Provincia nel 2009. Abbiamo poi le agevolazioni a valere sul Fondo unico per nuovi investimenti, progetti di ristrutturazione e integrazione produttiva e così via, per un totale di 90 milioni di euro (+ 22% rispetto al 2008). 45 milioni sono previsti anche per il sostegno alle imprese agricole.
Ed ancora: 88 milioni sono stati previsti per azioni volte a favorire una maggiore produttività e competitività del sistema, con riguardo sia alla parte pubblica sia ai soggetti privati: rientrano in questa definizione le misure per l'accesso alle tecnologie informatiche e alla banda larga e per favorire l'efficienza energetica e la riduzione delle emissioni. A ciò, per avere un quadro completo, vanno aggiunte le risorse per gli investimenti nelle cosiddette "risorse umane", ovvero per il sostegno alla ricerca (63 milioni sul Bilancio provinciale più 30 attraverso Cassa del trentino) e all'istruzione (755 milioni sul Bilancio 2009).
Per il sostegno della domanda interna è programmata inoltre una manovra straordinaria sugli investimenti – per un totale di 482 milioni di euro – con caratteristiche di rapida realizzabilità, efficacia per le imprese del territorio, selettività degli investimenti, (privilegiando quelli che garantiscono un contributo significativo al Pil provinciale) e loro temporaneità. Viene data priorità agli interventi in possesso dei seguenti requisiti:
– al completamento delle opere i cui cantieri sono già aperti;
– ai programmi di messa a norma e manutenzione del patrimonio pubblico;
– ai programmi di riqualificazione e miglioramento funzionale di strutture private (alberghi, strutture zootecniche, opere di miglioramento fondiario, ecc.);
– agli investimenti per la casa e per l'edilizia pubblica;
– ad altre opere ed interventi la cui realizzazione potrà essere avviata con l'apertura dei cantieri ancora nel 2009, con particolare rilievo agli interventi per l'efficienza energetica e per la green economy.
Come verrà finanziata la manovra anticrisi? Le risorse messe direttamente a disposizione della Provincia saranno pari a 617 milioni di euro; quelle della Patrimonio del Trentino spa 20 milioni; quelle dell'Itea spa 40 milioni; quelle a carico di Trentino Sviluppo spa 50 milioni; quelle dei Comuni o di altri soggetti con risorse acquisite da Cassa del Trentino spa 123 milioni di euro.
I tempi di attuazione; entro gennaio la Giunta adotterà i disegni di legge relativi e approverà gli interventi per il sostegno al reddito dei lavoratori coinvolti dall'emergenza occupazionale; entro marzo il Consiglio approverà i provvedimenti legislativi; successivamente (ed entro un mese massimo) la Giunta approverà gli atti di programmazione della spesa, come piani, bandi, delibere di criteri ecc.
Dando infine uno sguardo alla manovra ordinaria di Bilancio, infine, la spesa corrente è pari al 62% del totale (tolti gli interventi anticongiunturali è pari al 60,8%); la spesa in conto capitale è pari al 38%.
I documenti integrali approvati dalla Giunta: