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Trento, arrestato a Mori insospettabile corriere della droga: scendeva dal treno con oltre 4 chili di hashish (FOTO)

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Il cane antidroga “Apiol”della Guardia di Finanza lo individua tra i numerosi passeggeri

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Trento – Nell’ambito di un piano di interventi disposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trento e volto alla repressione del traffico di sostanze stupefacenti, che ha già portato, in questa prima parte dell’anno, a 6 arresti, 12 denunce ed al sequestro di 11 kg tra hashish e marijuana nonché di diverse dosi di cocaina ed eroina, sabato scorso le Fiamme Gialle Trentine hanno arrestato presso la stazione ferroviaria di Mori (TN) un corriere di origine maghrebina, che trasportava oltre 4 kg di hashish.

La sostanza stupefacente era occultata in uno zaino scolastico portato a spalla da un insospettabile ragazzo 23enne, dall’aspetto di un normale studente universitario, ed era confezionata in 300 ovuli da 10 grammi e dieci “panetti” di hashish di poco più di un etto l’uno, per un valore al dettaglio di circa 50.000 euro.

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L’arrestato

gdf2L’arrestato, A.Z. residente a Rovereto (TN), è stato fermato da una pattuglia in borghese delle fiamme gialle che, nell’ambito del piano, stava effettuando controlli sui principali accessi alle città di Trento e Rovereto, in affiancamento alle unità cinofile, di norma impiegate in ambito cittadino.

Tra i numerosi passeggeri del treno proveniente da Verona, il cane antidroga “Apiol” spingeva subito con forza il suo conduttore nella direzione del nord-africano, che in quel momento si era avvicinato alla scaletta della vettura ferroviaria per scendere.

Alla vista dell’unità cinofila, che aveva fiutato la sostanza stupefacente nonostante il sottovuoto delle confezioni, il giovane ragazzo retrocedeva tra i passeggeri dando segni di forte nervosismo ma veniva immediatamente fermato dai militari in borghese, subito saliti sul treno, in piena sicurezza degli altri passeggeri. Il successivo controllo dello zaino metteva in luce il consistente quantitativo di sostanza stupefacente trasportato.

L’ovulo è un sistema di confezionamento “sottovuoto”

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Viene utilizzato, di norma, per trasportare la droga all’interno del corpo umano, sfuggendo a qualsiasi tipo di controllo, anche se effettuato con l’intervento del cane. Spesso ingeriti anche con l’ausilio di sostanze decontratturanti e sedative della muscolatura dell’esofago, gli ovuli vengono poi espulsi “a destino”, in luoghi ritenuti sicuri, ove solitamente vengono anche nascosti. Solo un esame radiologico è in grado di individuarne la presenza all’interno del corpo umano, quando viene rilevata una ricorrente e, di solito, massiva presenza di forme ecografiche simmetriche ed opache nelle zone dello stomaco e dell’intestino

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