Trento – Obiettivo del progetto la realizzazione di una cartografia tematica (online e cartacea) e una App per conoscere meglio il Trentino, come contributo allo sviluppo turistico e culturale.
Martedì scorso, 12 gennaio 2016, al Polo tecnologico della FBK di Povo, il “kick off meeting” con gli studenti coinvolti nel progetto.
Un’opportunità formativa fortemente voluta dal ricercatore FBK Fabio Remondino, responsabile dell’Unità di ricerca 3DOM (3D Optical Metrology) del Centro Materiali e Microsistemi, dalla dirigente e dai docenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico (IIT) “Andrea Pozzo” di Trento. Il progetto denominato “Trento Città Fortezza” si inserisce nel quadro delle arrività di FBK-JUNIOR “La ricerca come mestiere”, impegno con il quale la Fondazione risponde alla missione di favorire la cultura dell’innovazione verso le giovani generazioni, attraverso la collaborazione con gli istituti scolastici.
Gli scienziati e i docenti dell’Istituto si sono coordinati nella stesura del progetto che permetterà a circa 55 studenti di sperimentare strumenti e metodologie innovative, acquisire competenze avanzate di rilievo e modellazione 3D, metrologia e cartografia (Geomatica). Nell’ambito delle proprie attività di ricerca, 3DOM ha infatti identificato il settore dei beni culturali e del territorio un importante contesto per la sperimentazione e lo sviluppo delle proprie metodologie e sistemi applicativi. Ogni studio viene condotto in maniera interdisciplinare cercando di mettere a disposizione le competenze tecniche e scientifiche a favore dell’ambito culturale, umanistico e territoriale. La ricerca dunque scende in campo e lo fa con l’entusiasmo di chi desidera trasferire le proprie conoscenze ed esperienze agli studenti, diffondere la pratica della Geomatica tra i giovani, far crescere in loro la passione per la ricerca applicata e creare prodotti tangibili e utili alla valorizzazione del territorio.
“L’aspetto a mio avviso più significativo di questo progetto” – ha dichiarato la dirigente dell’Istiuto Elina Massimo – “è la possibilità di entrare in contatto con uno dei livelli più sofisticati dell’innovazione e della ricerca, che consentirà ai nostri ragazzi di comprendere appieno che le tecnologie si evolvono rapidamente, che sapersi reinventare è una delle competenze più importanti, che più di ciò che si impara è l’imparare a non temere il nuovo e che i cambiamenti, anche i più radicali, vanno gestiti e, se possibile, anticipati”.
Il progetto coinvolgerà tre classi quarte fino a giugno, che saranno divisi in gruppi e seguiti dai docenti di italiano e storia, progettazione e costruzioni, topografia e matematica dell’ITT, da due assistenti di laboratorio e un tutor ricercatore FBK.
“Questo progetto con l’FBK” – continua Elina Massimo – “risponde ad alcune esigenze strategiche delle nuove frontiere della formazione alle professioni delle giovani generazioni: la centralità dell’alternanza scuola-lavoro nelle strategie per l’apprendimento, portando i nostri studenti a misurarsi con compiti di realtà, a sperimentare in un ambiente reale le competenze acquisite, a confrontarsi con esiti e risultati misurabili negli effetti. Ancora, verificare le molteplici possibilità professionalizzanti che un percorso CAT rinnovato nei contenuti e nelle metodologie può loro offrire, oltre i campi di applicazione tradizionali ora – dobbiamo riconoscerlo – in crisi: dalle nuove applicazioni nel campo della rilevazione e della cartografia al restauro, dall’utilizzo di nuove attrezzature e strumentazioni all’attenzione per nuovi materiali nel rispetto della storia e dell’ambiente”.