Se dovesse essere accolto, il Consiglio provinciale verrebbe sciolto e, nel giro di tre mesi, si dovrebbe tornare alle urne. Nel vicino Veneto il voto è previsto per il prossimo fine settimana.
In Consiglio di Stato la discussione si sarebbe dovuta tenere lo scorso 10 novembre ma è stata rinviata al 23 marzo a causa del trasferimento del consigliere relatore della causa.
Secondo il legale della Fiamma, l’aspetto più curioso è che per un mese "andavamo tutti i giorni a chiedere chi fosse il consigliere relatore e ci rispondevano sempre che non lo sapevano. Finché, un bel giorno, ci comunicarono che proprio il consigliere relatore era stato trasferito".