Giovedì sera 24 novembre preghiera con vescovo Lauro a San Michele
Trento – Le questioni ecologiche al centro dell’attenzione della Chiesa di Trento. Lo conferma la recente nascita del Consiglio Diocesano per le Questioni Ecologiche (CDQE) e della Rete Diocesana per la Custodia del creato. Il Consiglio è composto da una dozzina di membri, espressione di settori della Chiesa e della società trentina. Si tratta di rappresentanti del laicato attivo e sensibile a tematiche ecologiche (tra gli altri la Comunità Laudato si’ e il Movimento dei Focolari) e di professionisti con varie competenze che stanno portando avanti progetti di studio e di impegno sul fronte della conoscenza e del contenimento dei cambiamenti climatici, dell’uso intelligente delle risorse e più in generale della difesa dell’ambiente.
Oltre a questo organismo, da qualche mese si è formata una Rete diocesana sulla custodia del creato, composta da Azione Cattolica, NOI Oratori, Terziari Francescani, Comunità Laudato Si’, Movimento dei Focolari, Rete interdiocesana Nuovi Stili di Vita. Dopo la presenza all’ultima edizione della fiera Fa’ la cosa giusta, la Rete diocesana per la custodia del creato propone un momento di preghiera alle 18 a San Michele all’Adige, presieduto dall’arcivescovo Lauro; l’obiettivo è quello di proporre analoghi momenti di preghiera con cadenza bimestrale, in luoghi significativi ed evocativi di una custodia del creato realmente pensata e vissuta.
“Le dimensioni e la gravità della questione ambientale chiedono oggi una grande mobilitazione delle intelligenze e delle migliori qualità umane; in assenza di un’ampia e convinta collaborazione, si sta aprendo per l’intera umanità una lunga e triste stagione”, sottolinea a nome del Consiglio e della Rete il coordinatore don Cristiano Bettega, delegato per l’Area Testimonianza e Impegno Sociale della Diocesi. “Nessuno può chiamarsi fuori, né dalla responsabilità di quanto sta avvenendo, né dalle sue conseguenze: anche la Chiesa di Trento, nel suo piccolo – aggiunge don Bettega –, vuole fare la sua parte, dando seguito al magistero di papa Giovanni Paolo II, di papa Benedetto XVI e più recentemente di papa Francesco”.
“Il Consiglio in particolare vuole essere uno strumento al servizio del discernimento ecclesiale, in vista delle difficili scelte che saremo chiamati a fare – precisa il coordinatore – come singoli e come comunità: a tale Consiglio sarà chiesto di dare il proprio competente parere in materia ambientale al vescovo, ai consigli diocesani e parrocchiali, a tutta la comunità cristiana”.
I membri del Consiglio
don Cristiano Bettega, delegato per l’Area Testimonianza e Impegno Sociale della Diocesi;
Alberto Conci, docente IRC al Liceo Da Vinci, docente all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Bolzano, saggista;
Emanuele Curzel, docente di Storia del Cristianesimo e delle Chiese presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia – UniTN
Marco Merler, amministratore delegato di Dolomiti Energia;
Ilaria Pedrini, Movimento dei Focolari, esperta in tematiche ambientali;
Michele Tomasi, docente IRC e coordinatore della Comunità Laudato Si’ del Trentino;
Dal contesto accademico provengono inoltre:
Marco Ciolli, docente di Assestamento forestale e selvicoltura presso il Dipartimento di Ingegneria – UniTN;
Sara Favargiotti, docente di Architettura del paesaggio presso il Dipartimento di Ingegneria Civile – UniTN;
Pier Luigi Novi Inverardi, docente di Statistica presso il Dipartimento di Economia e Management – UniTN;
Roberta Raffaelli, docente di Economia ed estimo rurale presso il dipartimento di Economia e Management, coordinatrice del corso di dottorato Sustainability: Economics, Environment, Management and Society – UniTN;
Marco Ragazzi, professore ordinario di Ingegneria sanitaria-ambientale presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica, delegato del Rettore alla sostenibilità ambientale – UniTN;
Dino Zardi, professore ordinario di Fisica per il sistema terra e il mezzo circumterrestre presso il Dipartimento di Ingegneria, coordinatore del progetto di laurea magistrale in Meteorologia Ambientale – UniTN.
Il Consiglio, in una delle sue prime riunioni, ha incontrato anche l’arcivescovo Lauro e con lui ha discusso di come potrebbe diventare luogo di studio e di promozione di proposte per aiutare la Chiesa di Trento a intraprendere strade di ‘conversione ecologica’. Tra le prime iniziative pensate c’è un ‘appello vocazionale’, con l’intenzione di rendere noti, soprattutto ai giovani, i numerosi percorsi di studio che potrebbero favorire la scelta della propria professione futura collegandola all’impegno per la questione ecologica. Si è poi parlato della predisposizione di un piano di sostenibilità ambientale diocesano e dell’ipotesi di incentivo all’adesione delle parrocchie alle comunità energetiche. Quanto alla preghiera di domani, “la volontà – conclude don Bettega – è quella di unire la contemplazione ‘del’ creato all’azione ‘per’ il creato e soprattutto per la creatura umana: perché crescano attenzione e sensibilità, ma anche scelte di vita e azioni precise”.