Un nuovo contratto, della durata di nove anni, dal valore di 180,4 milioni di euro. Due le tratte coinvolte: la ferrovia della Valsugana e la linea del Brennero tra Verona Porta Nuova e Bolzano
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Trento – Un minor corrispettivo annuo di 9 milioni di euro. A partire da settembre 6 nuovi treni e più attenzione al trasporto bici. Sono questi i numeri del nuovo contratto sottoscritto oggi tra la Provincia autonoma di Trento e Trenitalia. “Il rinnovo ci permette di risparmiare e di investire per migliorare la qualità dei nostri trasporti”. Cosi l’assessore provinciale alle infrastrutture e all’ambiente Mauro Gilmozzi ha commentato il nuovo contratto, a valere da questo 2016 ma con benefici economici già da gennaio 2015, fra la Provincia autonoma di Trento e Trenitalia per il servizio ferroviario regionale.
“Grazie a questa operazione – ha spiegato l’assessore Gilmozzi – riusciamo ad ottenere alcune cose importanti, come l’acquisto di sei nuovi treni e la copertura finanziaria per migliorare, senza aumentare le tariffe, i trasporti pubblici, sia quelli in house che quelli privati”. Trenitalia si è infatti impegnata a rinnovare il parco treni in servizio sulla linea del Brennero.
“Con i nuovi treni – ha aggiunto l’assessore Gilmozzi – più del 70% delle corse sul fondovalle lungo la linea del Brennero avverranno con mezzi nuovi e considerato che Bolzano sta facendo un’operazione analoga, entro 5 anni contiamo di avere il 100% di nuovi treni per servire questa tratta”.
Barbara Morgante, amministratrice delegata di Trenitalia, presente alla sottoscrizione del contratto, ha evidenziato come “proprio grazie ad accordi come quello firmato oggi, di durata sufficientemente ampia e con corrispettivi e relativi incassi certi, tali da consentire adeguati investimenti, possiamo rinnovare la flotta e assicurare così più comfort e servizi migliori ai nostri clienti. Con questo contratto – ha concluso Morgante – la Provincia autonoma di Trento vanterà un primato di tutto rispetto, la flotta di treni più nuova di tutta Italia, passando da un’età media di 15 anni a un’età media ben inferiore ai sei anni”.
Presenti alla firma il presidente Ugo Rossi, il direttore della divisione regionale di Trenitalia Orazio Iacono, il dirigente del servizio trasporti pubblici Roberto Andreatta e il direttore di Alstom Marco Barale.
Il sistema ferroviario in Trentino
La rete ferroviaria in Trentino ha uno sviluppo totale di 196 km, dato dalla somma della lunghezza delle due tratte RFI (Rete ferroviaria italiana) a scartamento ordinario di 131 km (67 km sulla linea del Brennero a doppio binario elettrificato tra Mezzocorona e Borghetto e 64 km sulla linea della Valsugana a binario singolo tra Trento e Tezze di Grigno) e i 65,152 km della linea a scartamento metrico Trento-Malé-Marilleva 900 in capo a Trentino Trasporti spa.
I passeggeri sono in aumento in particolare sulla tratta Trento-Verona, che si connette perfettamente con la tratta Bolzano-Trento nell’ambito di un comune cadenzamento regionale e per la quale la Provincia ha acquistato due treni Flirt elettrici svizzeri della Stadler, che sono stati inseriti nel turno dei materiali politensione a disposizione di Trentitalia per coprire anche le tratte transfrontaliere.
Nel 2007 sulla tratta Trento-Verona erano 6.400 i passeggeri al giorno e 1.920.000 all’anno. Nel 2014 i passeggeri al giorno sono stati mediamente 11.623, a marzo 2015 14.740 e a novembre 2015 15.309. La ragione del raddoppio è dovuta all’implementazione del servizio e all’intensificazione delle frequenze. Sia la tratta della Valsugana che quella del Brennero sono state oggetto nel 2006 di cadenzamento degli orari.
Anche sulla tratta Trento-Malé-Marilleva è stato registrato un incremento costante del numero dei passeggeri: dai 1.618.188 del 2005 ai 1.855.835 del 2014. Infine sulla ferrovia della Valsugana nel 2009 i passeggeri tra Trento e Bassano erano poco più di 5.000 e a novembre 2015 quasi 7.000.
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